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Dovete assolutamente guardare La concierge Pokémon, una piccola chicca in stop-motion

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Il 27 febbraio 2023 durante il Pokémon day è stato fatto un annuncio molto particolare. L’annuncio della produzione di una serie animata sui Pokémon in stop-motion, in collaborazione con Netflix, era davvero inaspettato. Parliamo di La concierge Pokémon. La stop-motion è una tecnica amatissima da tanti appassionati di animazione e immaginarla applicata ai Pokémon era molto interessante.
Negli ultimi anni il brand Pokémon è alla ricerca di un rilancio che sta faticando ad attecchire. Se il mercato delle carte è sempre fiorente, al contrario la controparte videoludica ha ricevuto aspre critiche per l’ultimo capitolo uscito, al netto di alti numeri di vendita. Sul fronte animazione dopo oltre 20 anni, come molti sapranno, Ash non è più protagonista della serie storica. Il saluto dello storico protagonista non ha soddisfatto particolarmente gli appassionati e i nuovi episodi andati in onda in Giappone non hanno convinto del tutto. Proprio nel febbraio 2024 la nuova serie farà il suo debutto in Italia, per cui rimaniamo in attesa di poterla vedere ed esprimerci a riguardo.

In un universo che fatica a rilanciarsi, sia a livello videoludico sia sul fronte animazione con la serie storica, La concierge Pokémon è un gioiello inaspettato che speriamo di rivedere in futuro con nuovi episodi

La concierge Pokémon (640x360)
Una scena di La concierge Pokémon

Il debutto di La concierge Pokémon è purtroppo passato un po’ in sordina all’interno delle uscite dell’ultima settimana del mese di dicembre. Al di fuori degli appassionati, la serie non sembra essere stata in grado di attirare molti spettatori. In effetti, guardando a chi vi ha lavorato, non emergono nomi particolarmente noti. Tra i doppiatori spicca Fairouz Ai, voce di Power nella ben nota Chainsaw Man, ma a fianco a lei non ci sono altre voci di spicco. Il Dwarf Studios è uno studio di animazione giapponese piuttosto piccolo che ha lavorato a pochi altri progetti in passato.

Non è però il primo lavoro in stop-motion che realizzano, avendo già avuto esperienza con questa difficile tecnica molto impegnativa da realizzare. A tal riguardo vi consigliamo caldamente di guardare i video riguardanti la realizzazione della stop-motion della serie. Sono davvero interessanti e mostrano tutta la passione dello studio che è stata riversata nel progetto.
In compenso al concept del resort che fa da sfondo alla serie ha però lavorato un nome di grande rilievo, ovvero Tadahiro Uesugi, il quale ha lavorato anche alle scenografie di Coraline e la porta magica, Big Hero 6 e Luca.

Come dichiarato dai Dwarf Studios, per creare una protagonista particolarmente espressiva e credibile, sono riusciti a distinguere ben 30 espressioni facciali diverse. È inoltre davvero sensazionale il lavoro che è stato fatto sui singoli Pokémon. Dimensioni, tecniche, movimento: tutto quanto è stato realizzato con grande cura per ogni singolo Pokémon. Hanno seguito in modo pedissequo le indicazioni e le descrizioni di ognuno, cercando inoltre di inserirli in un habitat appropriato (naturalmente trattandosi di un resort, e non di un ambiente di grandi dimensioni, questo non avviene sempre).

La Concierge Pokémon, oltre alle bellissime ambientazioni, mostra il meglio nel racconto. La tranquillità del resort pervade lo spettatore, rendendo la serie perfetta per rilassarsi e sentirsi bene

La concierge Pokémon (640x360)
Una scena di La concierge Pokémon

La concierge Pokémon è una serie davvero breve. 4 episodi della durata di 20 minuti ciascuno si esauriscono in poco più di un’oretta. Purtroppo la stop-motion è una tecnica difficile da realizzare e piuttosto costosa; un numero più alto di episodi avrebbe rappresentato un rischio non di poco conto. È vero che c’è di mezzo il nome del brand Pokémon però si tratta, a tutti gli effetti, di una storia singolare per questo mondo. Siamo ben lontani dalle atmosfere della serie animata, del manga o dei videogiochi. Qui non si parla affatto di lottare, conquistare medaglie, vincere alla Lega Pokémon, sconfiggere il team o il leggendario di turno, né l’obbiettivo è quello di trionfare alle gare di bellezza. Di tutti questi prodotti rimane soltanto il lato più intimista, quello maggiormente legato ai sentimenti e ai legami con i mostriciattoli tascabili.

La trama, come forse potete immaginare alla luce della brevità della serie, è davvero semplice.

Haru è una ragazza che fatica a trovare il proprio posto nel mondo e ha subito alcune forti delusioni. Non ha trovato un buon lavoro e il fidanzato, dopo una lunga relazione, ha deciso di lasciarla. Vediamo come si impegni continuamente e, come tanti giapponesi, voglia lavorare duramente senza fermarsi mai, pur di dimostrare che vale qualcosa. Questo atteggiamento però non è appropriato nel nuovo luogo di lavoro in cui approda. Ottiene il posto come concierge nel Pokémon Resort, un luogo decisamente tranquillo e placido dove risiedono molti Pokémon. La signora Watanabe cerca subito di farle da mentore, facendole capire con tanta serenità che quello è un luogo diverso, dove può ritrovare sé stessa.

Haru viene inizialmente sopraffatta dai Pokémon, dalla loro vivacità e dalle loro stranezze. Pian piano, aiutata anche dai colleghi, riuscirà però a cambiare i propri ritmi, abbandonando la frenesia dei luoghi di lavoro tradizionali (in particolare quelli giapponesi) e abbracciando l’atmosfera del Pokémon Resort. Il tutto, come dicevamo prima, in un’ambientazione davvero paradisiaca, nella quale ogni parte del resort sembra studiata perfettamente. La stop-motion rende il tutto ancora più magico, con personaggi e ambientazioni magnifiche, al punto che sembra di essere immersi in una grande casa di bambole. La concierge Pokémon ha solo un difetto, ovvero quello di avere un numero davvero esiguo di episodi. Speriamo di vederne altri in futuro perché si tratta di un gioiellino che potrebbe avere molto altro da raccontare.

Occorre inoltre una menzione d’onore per Psyduck, grande co-protagonista della serie!

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Una scena di La concierge Pokémon

Va fatta una grande menzione d’onore per il co-protagonista della serie. Psyduck è stato un vero e proprio mattatore, confermando che si tratta di un Pokémon che, da qualche anno, è sempre più amato dal pubblico. I suoi frequenti attacchi di emicrania non intaccano la natura dolce e affettuosa. È un compagno simpatico, buffo e talvolta pasticcione, eppure è impossibile non affezionarsi a lui. Nonostante il parterre composto da tanti altri Pokémon esteticamente più carini, e apparentemente più portati a essere mascotte, Psyduck e il suo sguardo perso nel vuoto hanno conquistato tutti. L’amicizia con la giovane Haru è destinata a durare a lungo ed è grazie a lui, in primis, se la ragazza riesce ad aprirsi e a trovare il suo posto all’interno del resort. La protagonista, pur aiutando tutti, prende a cuore alcune creature in particolare, come avverrà anche con un Pikachu e la sua storia singolare.

Psyduck, esattamente come lei, serba un grande potenziale ma non ha capito come sfruttarlo, né ha trovato chi lo sappia davvero apprezzare. Assieme troveranno il proprio posto nel mondo e nel resort, e Psyduck in particolare scoprirà l’efficacia dei suoi poteri psichici. Insomma, siamo ben lontani dai resort di The White Lotus e dell’ipocrisia che questi rappresentano, come abbiamo parlato qui.

La concierge Pokémon (640x360)
Una scena di La concierge Pokémon

Non possiamo, in conclusione, fare altro che consigliarvi caldamente la visione di La concierge Pokémon.

Tutti possono apprezzare la serie, dai più esperti che potranno cogliere anche dettagli molto intelligenti, a coloro che non conoscono questo mondo, o ricordano solamente qualche episodio della prima serie animata visto durante l’infanzia. La tecnica utilizzata dona agli episodi molte marce in più. L’atmosfera che pervade ogni minuto trascorso al Pokémon Resort è preziosa e irresistibile. Se anche aveste ancora dei dubbi, come dicevamo, si tratta solamente di 4 episodi della durata di 20 minuti. Dare una chance a questa serie costa davvero poco. Fateci un pensierino e non ne rimarrete delusi! E siccome siamo appunto nostalgici, noi vi lasciamo con un ricordo di quanto fosse bella la prima serie de I Pokémon.