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I luoghi di Poldark: la storia vera della “Wheal Leisure”

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Fans di “Poldark“, venite a me! Visto che per la quarta stagione ci sarà ancora da attendere qualche mese, consoliamoci immergendoci nel magico mondo di “Poldark“, il period drama della BBC, e scopriamo la vera storia di uno dei suoi luoghi simboli, la miniera di Wheal Leisure.

Prima di tutto ricapitoliamo un po’ la storia.

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Quando il Capitano Ross Poldark torna dalla guerra, è convinto di poter riavere la sua vita ritrovando tutto ciò che aveva lasciato: una bellissima ragazza come fidanzata, un padre complicato ma amato da tutti e, soprattutto, un gran bel patrimonio. Nulla di più sbagliato: la fidanzata è promessa al cugino, il padre è morto sommerso dai debiti e il patrimonio si riduce a una vecchia tenuta, qualche campo da coltivare e una miniera in rovina, la Wheal Leisure.

Nonostante la crisi economica che colpisce minatori e proprietari, Ross non rinuncia ai suoi principi e si sacrifica come tutti coloro che lavorano per lui: non cerca denaro e ricchezze ma combatte per assicurare il lavoro e la dignità alla sua intera comunità. “COPPER..WE NEED COPPER!!!” è questo il mantra che Ross si ripete: la ricerca del rame è continua, incessante e nervosa perchè solo il rame può risollevare le sorti della sua famiglia.

Ma chi segue “Poldark” sa che nulla sfugge all’occhio del banchiere George Warleggan. Il “banchiere che tutto vuole e tutto ottiene” riesce a comprare la Wheal Leisure pensando di riuscire a ridurre Ross sul lastrico. Ross Poldark, però, non si arrende e, insieme al cugino Francis, rimette in funzione la Wheal Grace (una miniera ormai in disuso di proprietà della famiglia) che rappresenta la loro rinascita. Ovviamente ragazzi il momento “MAI ‘NA GIOIA” è dietro l’angolo: il caro Francis, che sembrava finalmente felice, muore miseramente, proprio nella miniera. Quella che doveva essere fonte di sostentamento di tante famiglie diventa, invece, fonte di dolore e morte.

Ma torniamo alla realtà. L’accuratezza storica della Serie Tv (eccovi una recensione), e ancor prima dei libri di Winston Graham, ci regala uno spaccato veritiero della vita inglese tra il XVIII e il XIX secolo. Il valore delle miniere, infatti, non è un’invenzione di Graham e neanche degli sceneggiatori di “Poldark“: buona parte dell’economia inglese si basava, all’epoca, sul lavoro nelle miniere; interi centri abitati sono nati, e si sono sviluppati, attorno a esse.

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La Cornovaglia, nei primi anni del XIX secolo, produceva ben due terzi dell’intera produzione mondiale di rame grazie anche alle innovazioni di Richard Trevithick, figura fondamentale per l’economia inglese. Trevithick, figlio di un minatore, iniziò a lavorare col padre nella miniera di Wheal Treasury e si rese ben presto conto della necessità di migliorare le condizioni di lavoro e i metodi utilizzati per estrarre il rame e lo stagno. Divenuto ingegnere minerario, si dedicò alle invenzioni, progettando la prima locomotiva a vapore funzionante e utilizzando questo suo brevetto nella creazione di un motore a vapore che permise la perforazione più profonda nelle miniere aumentandone, così, la produzione.

Purtroppo la concorrenza di altri Paesi (Cile, Australia e Malesia) dimezzò il lavoro minerario inglese e costrinse molti minatori e proprietari di miniera a trasferirsi e vendere i loro possedimenti.

La storia di “Poldark” si inserisce nel periodo precedente a questa grande crisi e ci racconta le difficili condizioni lavorative della gente di Cornovaglia che aveva nelle miniere la propria unica fonte di guadagno.

Ma la miniera di Wheal Leisure è esistita davvero? Ebbene sì! Le riprese esterne della Serie Tv sono state effettuate in quello che dal 2006 è un sito patrimonio dell’Unesco, “Il paesaggio minerario della Cornovaglia e del Devon occidentale”. Siamo nella punta sud-occidentale della Cornovaglia, nell’area conosciuta come Botallack Mine. Si sviluppano, in quest’area, una serie di miniere e tra loro c’è la Wheal Owles, la vera Wheal Leisure.

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Attiva nel XIX secolo, la Wheal Owles vive i suoi anni migliori nel decennio tra il 1860 e il 1870 ma è una di quelle miniere che più ha soffre del decentramento della produzione inglese.

Nonostante gli alti e bassi, però, Wheal Owles è famosa per essere stata teatro di uno dei più gravi disastri minerari della Cornovaglia.

Il 10 gennaio del 1893, quaranta uomini rimasero intrappolati a causa di un allagamento: quello che dalle cronache locali dell’epoca venne definito “torrent” arrivò da una miniera vicina e irruppe nella Wheal Owles provocando l’effetto di uno tsunami. La pressione provocata dall’enorme quantità di acqua che entrava lasciò i poveri minatori nel buio più assoluto e non diede scampo a venti di loro. L’incidente fu così grave da sconvolgere, comprensibilmente, la vita dell’intera comunità. Addirittura il ragazzo che corse in aiuto dei compaesani, James Hall (conosciuto come “Farmer” Hall), che salvò i restanti venti che si trovavano nella parte allagata della cava, divenne ben presto un eroe e i proprietari delle miniere vicine contribuirono, per anni, al sostentamento delle famiglie delle vittime.

Insomma, neanche la vera Wheal Leisure è stata molto fortunata!

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Se dovesse capitarvi, inoltre, di trovarvi da quelle parti, non esitate a visitare questo sito Unesco. Le meravigliose scogliere che sovrastano l’oceano regalano gli stessi panorami mozzafiato che troviamo in “Poldark” e sono sicura che vedere le mura della Wheal Leisure da vicino vi farà sicuramente tremare il cuore!

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