Ebbene sì, non ho proprio resistito alla tentazione. Dopo aver saputo del rinnovo di Pose ho atteso con ansia il suo ritorno per poterla recensire settimanalmente, e finalmente ci siamo! Benvenuti alla recensione di Pose 2×01.
Questa serie tv è arrivata su Netflix a fine gennaio 2019, con la sua prima stagione. Forse in pochi sanno, però, che è una produzione FX, e che aveva cominciato ad andare in onda un anno fa, in questo stesso periodo.
Già dalla sua prima uscita ha ottenuto un grandissimo successo, con somma gioia sia nostra che di Ryan Murphy, ideatore e produttore esecutivo. Detto questo, direi che siamo pronti per lanciarci nel mondo di Pose 2×01.
Se ancora non conoscete questa perla televisiva, oltre a consigliarvi di recuperarla immediatamente, vi lascio qui un nostro articolo in cui parliamo della prima puntata della scorsa stagione.
Da dove ripartiamo? Tecnicamente da dove ci eravamo fermati con la scorsa stagione. Dagli anni ’80 passiamo direttamente al 1990, e si sente benissimo come le cose stiano cambiando: esce ufficialmente Vogue, singolo di Madonna.
Questo implica una rivoluzione, soprattutto agli occhi di Blanca: ora che una delle cantanti più famose del mondo sta parlando di questo stile, la strada per le persone queer può essere solo in discesa. Noi tristemente sappiamo che non è così, ma la nostra Mother Evangelista non lo sa.
Credo che questo potrebbe essere uno snodo importante, per il resto della stagione. Le aspettative vengono spesso infrante, e non sarei sorpresa se a Blanca capitasse. Anche se, lo anticipo già, potrei starci più male di lei.
Dopotutto, Pose 2×01 ci mette di fronte a tutti i temi che saranno l’anima pulsante di questa nuova stagione. La diffusione dell’AIDS, la nascita dell’Act Up e delle lotte per richiamare l’attenzione sulla pandemia, il mondo della moda.
Se dovessimo riassumere le vicende salienti di questa puntata, potremmo cominciare da Blanca, che vede l’avanzare della sua patologia. Non vuole comunque arrendersi, e fa il possibile perché i suoi figli abbiano tutto. È grazie a lei, dunque, se Angel riuscirà a fare le selezioni per i volti nuovi di una rivista di moda.
Regina indiscussa delle runway nella ball, Angel non crede di potercela fare davvero: al di là della sua bellezza mozzafiato si nasconde comunque un uomo. Questo però non la ferma, e riesce a fare colpo su miss Ford. Ciò che accade con il fotografo, invece, non ha bisogno di molti commenti.
Ammetto che la scena in sé mi ha ricordato molto Fame, il film degli anni ’80. C’è una scena identica che coinvolge uno dei personaggi, che deve mostrare il suo corpo per fare carriera. La sensazione di disgusto, di sporco e di imbarazzo è la stessa che lo spettatore sente in questo caso con Angel, quando togliendosi la biancheria intima rivela tutto.
Non che la cosa non si risolva entro la fine della puntata, ma è forte e straziante assistere a tutto quanto. Ci sentiamo feriti e senza vita, come Angel Evangelista, e piangiamo con lei nel momento in cui rivela tutto a Blanca e Papi.
Figura forte e di grande spicco, in Pose 2×01, resta quella di Pray Tell. Io lo anticipo subito: l’interpretazione di Billy Porter è da Emmy!
La scena iniziale al fianco di Blanca (MJ Rodriguez) nel luogo in cui vengono mandati a morire i malati di AIDS è qualcosa che toglie il respiro. Noi stessi cominciamo a sentire il peso della malattia come una condanna, e la puntata è appena cominciata.
L’avvicinarsi di Pray Tell all’Act Up avviene in maniera repentina, ma allo stesso tempo graduale. A livello scenico in effetti non passano molti minuti prima che lui sia pienamente convinto dell’importanza del movimento, ma è come se ci volesse un momento, quel briciolo di tempo in più perché la convinzione si trasformi in azione.
La protesta all’interno della chiesa è un altro dei momenti salienti di Pose 2×01. Ho apprezzato moltissimo il montaggio tra scene di finzione e filmati d’epoca per un evento realmente accaduto: la protesta “Stop the church”, da parte dello stesso movimento Act Up.
Vedere persone manifestare per i loro diritti, farlo in un modo forse plateale ma d’effetto, mi ha riportato immediatamente al presente, e a tutti quei diritti di uguaglianza che la nostra società sta negando. Le minoranze sono tante, e tutte meritano di essere ascoltate, nessuna esclusa.
Tornando all’episodio, c’è un ulteriore momento in cui Billy Porter dà il meglio di sé, ed è nel momento in cui si confronta con Elektra Abundance Evangelista, in piena ball. L’assenza della donna alla protesta è stata un pessimo modo di dimostrare di appartenere alla comunità.
Il monologo di Pray Tell è coinvolgente, forte, ti fa sentire parte della comunità e ti rendi conto che non c’è nulla di più importante del far valere i propri diritti, specie di fronte alle avversità. Per me solo quella scena in sé meriterebbe un Emmy!
Ciò che mi lascia dubbiosa è chiaramente l’atteggiamento di Elektra. Non tanto forse per il suo menefreghismo, quanto per il suo essere così schiva. La sua presenza nell’episodio ha comunque brillato, specie nel finale, con il suo ritorno nella House of Ferocity.
Ci sono stati altre piccole chicche, come il riferimento di Elektra alla regina dei concorsi di bellezza Crystal Labeija o la presenza di Jose Xtravaganza, ma, considerato tutto, direi che siamo solo all’inizio.
Pose 2×01 si chiude così, con una gran voglia di farci sapere di più, molto di più, su ciò che accadrà. Questa nuova stagione si preannuncia coraggiosa, forte, ricca di temi caldi e, soprattutto, per la mia immensa gioia, ricca di vogue!
Alla prossima recensione!