Appuntamento fisso, ormai lo sapete. Eccoci qui oggi con Pose 2×03. Una puntata che forse a tratti mi ha lasciata perplessa, ma che ammetto di aver amato, esattamente come le altre.
Ormai l’abbiamo capito, questa serie tv ci abitua a temi forti, ed è facile rendersi conto quando determinati standard non vengono rispettati. Fortunatamente, per tutto c’è una spiegazione, anche per ciò che non ci quadra.
Quest’oggi Pose 2×03 si pone su due fronti: amore e difficoltà. In alcuni casi i due aspetti possono andare a braccetto, in altri semplicemente coesistono, separatamente, nello stesso Universo.
Potete trovare qui la recensione della scorsa puntata.
Oggi partiamo dalla parte più leggera, ovvero da ciò che riguarda l’amore: la storia di Angel e Lil Papi.
Bene o male ci eravamo arrivati dall’inizio, che i due dovessero stare insieme probabilmente era telefonato fin dalla prima puntata. Ma quello che a noi interessa non è neanche lo svilupparsi della storia, quanto più il dramma che si porta dietro.
Si dice che l’amore non è bello se non è litigarello, ma qui i problemi cominciano prima ancora della storia stessa. C’è una buona notizia: la carriera di Angel finalmente sta decollando.
Dopo un inizio di puntata traballante, in cui vediamo la nostra regina della runway accanirsi contro sua madre Blanca intimandole anche di farsi i fatti suoi, verso la fine arriva la svolta: una pubblicità di cosmetici. Un sogno che si realizza per la nostra Angel!
A supportarla però nel momento di crisi, dopo essere stata scartata dalla signora Ford, non poteva esserci che Lil Papi. E dopo un primo tenero bacio tra i due siamo già in aria di primo appuntamento. Quest’ultimo, purtroppo, si risolve in un nulla di fatto.
Bloccata al suo primo servizio fotografico, Angel si trova a dare buca al povero ragazzo. Per carità, si trattava comunque di una buona causa, e Papi lo capisce anche. Ma, come è valido per ogni essere umano, la tristezza rimane. E forse anche un pizzico di delusione.
Assistiamo comunque a una delle dichiarazioni d’amore più belle e dolci che si siano mai viste. Un esempio di come l’amore non conosca età, né sesso, né altro. L’amore è soltanto amore. Sempre.
La seconda parte della puntata, forse più pesante in assoluto, riguarda le difficoltà della vita, e come queste debbano essere affrontate, con ogni mezzo possibile. La protagonista della vicenda, stavolta, è Elektra Wintour.
Ci tengo a fare una premessa: per quanto forte sia la storia narrata, originariamente mi sono chiesta per quale motivo dovesse essere inserita. Era davvero necessario parlarne? Ho poi scoperto che si trattava di un rimando a una storia vera, quella della drag queen Dorian Grey.
Tornando a Pose 2×03, dalla settimana scorsa sappiamo che Elektra lavora come mistress in un locale notturno, e anche che ha un cliente fisso, tale Paul. Nonostante la nostra mother sia contraria all’uso di sostanze in sua presenza, si sente costretta a lasciar fare il suo cliente, date le laute mance.
Nessuna buona azione, però, resta impunita. Una volta accettato di far indossare a Paul una maschera antigas, e averlo legato alle solite catene dopo una striscia di coca, Elektra si allontana, su richiesta dell’uomo. Al suo rientro però lo trova morto, soffocato dal suo stesso vomito.
Se la nostra regina è pervasa dal panico, lo stesso siamo noi spettatori. Poco importa che avessimo subodorato la cosa a chilometri di distanza, ora anche noi abbiamo paura per lei. Di una cosa però siamo certi: non è lei la colpevole del decesso.
Lo sappiamo noi, lo sa Blanca, prima persona a cui Elektra va a chiedere aiuto, lo sa Candy, che nonostante i suoi modi poco gentili aiuta senza esitare la sua vecchia madre. Non la penserebbe però allo stesso modo la società.
La verità è una sola, e tristemente è quella che esce dalla bocca di una guest star della puntata, Peppermint, direttamente da RuPaul’s Drag Race: se sei donna, e per di più sei di colore, non importa cosa tu abbia o non abbia fatto, finirai comunque in prigione.
Le storie narrate ci riportano tutte verso lo stesso punto: l’uguaglianza. Se oggi ci sentiamo lontani da questo concetto, veniamo messi di fronte al fatto compiuto che nemmeno negli anni ’90 le cose andavano molto bene.
Tuttavia, eccoci alla soluzione definitiva. Candy, in collaborazione con una nostra vecchia conoscenza, aiuterà Elektra a rimuovere il cadavere dalla stanza in cui lavora, pulire tutto, e mummificarlo, tenendolo poi nascosto dentro il suo armadio.
Una soluzione tragica, cruenta e forse esagerata. Ma se esiste un modo per farla franca, se c’è la possibilità di avere ancora un po’ di libertà in una vita che già di per sé è limitante, perché non tentare? Elektra agisce, pur sapendo in coscienza di non volerlo fare.
Consegnarsi alla giustizia forse sarebbe stato più semplice, ma contemporaneamente le avrebbe fatto perdere molto, molto di più. Anche perché, a ben vedere, non sarebbe stata giustizia. Elektra non sarebbe stata trattata come un qualsiasi cittadino. Sarebbe stata considerata diversa.
Anche in questo contesto il suo rapporto con Blanca spicca in modo particolare, mostrando non solo il grande rispetto che regna tra le due, ma anche il senso di protezione che hanno una verso l’altra. Arrivati alla scelta definitiva, Elektra non trova giusto che sia proprio una delle sue figlie di casa Abundance a sporcarsi le mani.
Così, in questo episodio di Pose 2×03 abbiamo visto la nostra Angel passare da crisalide a farfalla, e un uomo come Paul fare l’esatto opposto: da farfalla è tornato ad essere avvolto, a crisalide, per il resto della sua vita, fino alla completa decomposizione.
Con un velo di mistero, ma allo stesso tempo di speranza, si chiude anche questa puntata di Pose 2×03.
Questa nuova stagione si sta rivelando un’escalation, sotto ogni punto di vista, e ogni settimana non vedo l’ora di sapere cos’altro può succedere.
Ci vediamo alla prossima recensione!