Preacher è la nuova bomba targata AMC, la quale sembra averci preso gusto con le serie tratte dai fumetti; e se i risultati sono questi viene da dire “meno male”.
Preacher è un esplosione di violenza, sangue, humour nero, azione, splatter gratuito e sano Trash.
Adattamento seriale dell’omonimo fumetto edito dalla Vertigo e nato dalle menti di Garth Ennis e Steve Dillon, nomi altisonanti in ambito fumettistico.
È la storia dello strambo predicatore Jesse Custer, interpretato da un Dominic Cooper in forma strabiliante, dal passato misterioso e dal futuro ancora più incerto, alle prese con una potentissima entità demoniaca e alla ricerca di Dio scappato dal paradiso.
Fin da subito si capisce l’intenzione della AMC di fare un esperimento del tutto innovativo. Come già detto la celebre emittente statunitense si era già cimentata nella pratica di trasformare fumetti in serie TV, inutile ricordare che The Walking Dead fa parte di esse, ma questa volta vuole apportare un innovazione assurda. Infatti se TWD, almeno per ambientazioni, personaggi e dialoghi era stato adattato per la trasformazione seriale, con Preacher si vuole restare fedeli quanto più possibile all’opera originale. I personaggi e tutto il loro contorno sono assolutamente fumettistici, e sfociano spesso e volentieri nel surrealismo più selvaggio. Il sangue scorre a fiumi e i dialoghi sembrano essere ripresi direttamente dalle vignette cartacee; la censura sembra non avere giurisdizione e le morti (già a decine nel pilot) sembrano rifacimenti minuziosi del fumetto. Per dirne una, lo sgargiante vampiro Cassidy che infila una bottiglia rotta nel corpo di un malcapitato per versarsi un calice di sangue.
Ma tutto ciò è fastidioso e inopportuno?
Assolutamente no! Ed è per questo che ho deciso di tessere le lodi all’AMC, a cui bisogna dar merito di aver dato vita ad un fumetto senza filtri e senza compromessi. Preacher è un fumetto in carne ed ossa grazie al lavoro eccezionale e per niente facile di Evan Goldberg, Seth Rogen e Sam Catlin, che sono riusciti a tener fede all’opera cartacea senza intaccarla eccessivamente. Dominic Cooper è favoloso nei panni del misterioso Jesse, che nasconde nei suoi occhi tutte le brutalità commesse e le atrocità cui è stato costretto ad assistere, che scopriremo più avanti. Il pilot lascia nello spettatore un senso di appagamento innaturale, nonostante sia solo il primo episodio, perché getta tutte le basi per quel che verrà, oltre a spargere i vari pezzi del puzzle che dovremo assemblare insieme con l’avanzare degli episodi.
La trama non passa in secondo piano dinnanzi la meraviglia scenica e il pastone sanguinolento che ci viene rifilato. La prima puntata è una corsa agli armamenti in costante crescita, che punta a mettere le cose in chiaro e che mira a creare subito empatia tra personaggi e spettatore. Perché questo pilot vuole lanciare un chiaro messaggio:
PREACHER È UNA SERIE NUDA E CRUDA NON ADATTA AI DEBOLI DI STOMACO
e ditemi quale serie AMC lo è.
I personaggi secondari, di cui ci è stato dato un assaggio, rendono ancor più ricco un piatto già corposo così; perché quando gli argomenti trattati sono fede, demoni, vampiri, scheletri nell’armadio e entità ultraterrene viene da chiedersi come si faccia a dare il giusto equilibrio a tutto senza rischiare di fare un minestrone indigeribile. La forza di Preacher è proprio questa: far convergere tutti questi elementi in un unico imbuto che porta ad un risultato pazzesco. Se si continuerà su questa falsa riga Preacher sarà una serie di cui sentiremo parlare e che ci accompagnerà a lungo.
Saliamo tutti a bordo del vascello AMC e godiamoci l’avvenire di questo prodotto surreale, malvagio ma al tempo stesso divertente e coloratissimo, al fianco di Jesse, Cassidy e Tulip e chissà quanti altri strambi personaggi.