Parlare di Pretty Little Liars è sempre una questione delicata. Tra chi osanna lo show, chi lo condanna per i suoi tanti difetti, chi lo ama nonostante quelli, e anzi, a volte, anche grazie a quelli, citare questa Serie Tv significa entrare in un campo minato in cui muoversi con la stessa cura con cui si sonda un pavimento costellato di schegge di vetro.
Se da un lato è innegabile che su certi aspetti Pretty Little Liars non funziona più, dall’altro è anche vero che proprio il profondo trash è uno degli elementi portanti dello show; e che quindi c’è ben poco di cui lamentarsi. La questione è semplice: o lo si prende per quel che è o lo si abbandona.
Questi sono i 10 momenti in cui ho seriamente pensato di non guardare mai più Pretty Little Liars.
1) La resurrezione di Alison
Andando non in ordine cronologico ma d’importanza, la scena che più ha messo in discussione la mia fedeltà da spettatrice è stato sicuramente il famoso did you miss me? E no, non sto parlando di Jim Moriarty (purtroppo).
Non è tanto per la simpatia o antipatia del personaggio, che resta una questione soggettiva, quanto per la scelta narrativa. È vero: nel corso delle stagioni precedenti erano stati dati indizi al riguardo, e sotto sotto un po’ tutti ce lo aspettavamo; ma far ricomparire il personaggio di Alison in questo modo è sembrata più una scappatela secondaria che una decisione che potesse arricchire la Serie Tv.
Se al fatto che la questione poteva essere gestita in modo diverso (per dare più valore e complessità allo show al posto dell’ennesima svolta trash) aggiungiamo anche la comune concezione negativa data alla tecnica della resurrezione in una Serie Tv (che accende in automatico la spia della tv spazzatura), è facile capire perché molti degli spettatori di Pretty Little Liars sono arrivati alla frutta dopo questa rivelazione.