Certi giorni si affrontano un secondo alla volta.
Così come certe vite,
vanno affrontate un istante alla volta, come se tutto avesse più significato se vissuto a rallentatore.
Come se vivendo l’attimo potessimo ricordare tutto, ogni dettaglio, ogni storia, ogni sguardo. Come se potessimo riuscire a fermare il tempo e prenderne anche la più piccola variazione, e ricordarla.
La vita di Michael Scofield è un istante.
Un attimo vissuto in una sua espressione.
In un suo sorriso malinconico che nasconde la sua anima e il suo dolore.
È tutto lì, nella calma di un sorriso.
Nello sguardo di Michael Scofield siamo stati spettatori del suo equilibrato fluire attraverso la storia della sua vita (per saperne di più sull’attore che lo impersona, leggete qui).
I suoi occhi costantemente fissi sulla sorpresa del mondo cupo, quello malinconico e triste di chi non ha chiesto nulla e vorrebbe qualcosa che è altrove.
Un posto felice che non c’era, sembrava non esserci, finché qualcosa non è cambiato e quel luogo è diventato concreto, come la realtà dei giorni che vanno via. Perché la felicità è uno stato mentale e siamo troppo occupati a cercare di raggiungerla, ma sarà sempre impossibile, sarà sempre altrove, in un dove in cui non potremmo mai essere.
Ma Michael Scofield quell’altrove lo ha raggiunto, ha ideato l’invisibile e ha involontariamente progettato la felicità, ci ha dato modo di evadere ed essere in quell’altrove, impossibile. Ci ha permesso di sapere che quello spazio esiste, non importa come può essere raggiunto e per quanto tempo, ma c’è e ne abbiamo bisogno.
L’infinito contro cui combatte Michael Scofield ha fine nell’altrove del suo posto felice.
E’ lì che ha portato tutti,
i suoi compagni,
la sua famiglia,
noi.
In un luogo che abbiamo vissuto ma che non ricorderemo finché lui non ci riporterà indietro.
Eppure basta rituffarsi nel passato, tornare indietro di qualche passo e voltarsi per accorgersi che gli istanti di una vita come la sua sono stati realmente infiniti, ricchi di tempo e di nostalgia.
Michael Scofield è stata la persona di cui avevamo bisogno nel momento in cui ne avevamo più bisogno. Non abbiamo dovuto far altro che evadere, al di là delle nostre vite, del tempo, e dei nostri corpi, per seguirlo nella sua ricerca della libertà. Che forse è anche la nostra.
Quella calma, quella libertà, non sono forse anche le nostre?!
Probabilmente si, l’incertezza che si trasforma in calma porta a rivivere sempre la stessa scena: ad un certo punto, si è così stanchi da riuscire a guardare il mondo solo stando appoggiati a terra, con lo sguardo rivolto verso l’alto, come su di un letto di prigione, abbandonato in una cella stretta e fredda. Gli occhi, l’iride chiara degli occhi che contiene tutto, la vita in immagini, sembra dare vita a un desiderio, il colore intenso dell’iride che dà forza ai palmi delle mani appoggiati a terra, pronti a fare forza ed esaudire quel desiderio, per rialzare il corpo stanco ma mai finito.
Ma devi morire per poter rinascere. Non si può resistere a tutto ed essere sempre coscienti delle cose che prendono forma. A volte bisogna abbandonarsi e lasciarsi morire, perché in quel momento, in quell’unico istante si riesce a riprendere vita. Si rinasce, e Michael Scofield ha ripreso forma ad ogni sconfitta. E’ necessario un attimo, un’idea e il progetto di una fuga è aggrappato a quell’attimo, se qualcosa dovesse subire una variazione in quell’unico, raro attimo, la libertà che in un sogno è stata costruita sarebbe irrimediabilmente compromessa.
Siamo morti un po’ anche noi ogni giorno della sua vita, abbiamo perso forze come se fossimo realmente evasi dalla nostra esistenza per alimentare la sua.
E quella calma, quella libertà, sono scomparse piano, nel tempo.
Michael sapeva cosa significasse arrivare alla fine, lasciare che la sua persona vivesse nei ricordi di chi, ha saputo viverlo, nonostante il tempo rimasto, nonostante tutto, completamente.
Nonostante il tempo, finito e determinato, Michael Scofield non sarà lontano per sempre. Lui non è più così lontano come sembrava essere.
Ma forse, non lo è mai stato.