Brad Bellick, la morte di un uomo pentito di quel che è stato
Bellick è stato una bruttissima gatta da pelare per Micheal Scofield, suo fratello, Sucre e tutti gli altri detenuti protagonisti della fuga della prima leggendaria stagione. In un mondo di villain, lui in teoria doveva rappresentare la parte dei buoni, ma in realtà si trattava di una guardia corrotta che spesso e volentieri si macchiava di crimini e commetteva infiniti abusi di potere. Il Bellick della prima stagione è un personaggio disgustoso, che riesce nell’impresa di risultare ancor peggiore anche di molti ‘cattivi’ dichiarati. Ipocrita e infido, Bellick verrà licenziato da Fox River per negligenza e si metterà a caccia dei detenuti sfuggitigli di mano, per ottenere il pagamento della lauta somma in denaro promessa a chi li avrebbe riportati a Fox River. Quello di Bellick è un arco narrativo che cambia completamente da quando finisce (assieme a Micheal, T-Bag e Mahone) nel tremendo carcere di Sona, dove inizia il suo percorso di redenzione che lo porterà a fare amicizia con quelli che un tempo erano i suoi nemici giurati, capendo che in fin dei conti i buoni sono proprio loro. Ed è proprio per loro che, infine, si sacrifica in una puntata della quarta stagione di Prison Break che non dimenticheremo mai: Brad decide di morire per i suoi amici, col sorriso sulle labbra e la consapevolezza di star facendo del bene, per una volta.