4) È un ingrato
Chiedete al povero veterinario al quale Bagwell impone di riattaccargli la mano all’inizio della seconda stagione (dopo che gli è stata mozzata nel finale della prima).
Disperato e abbandonato dai compagni, T-Bag entra nello studio di un veterinario e lo obbliga ad operare l’arto amputato. Nonostante questi suggerisca al buon vecchio Teodoro di rivolgersi a uno specialista, l’ex carcerato riesce a farsi aiutare a suon di minacce e prepotenza. Il ringraziamento per questa miracolosa operazione? Un’iniezione letale al malcapitato e il conseguente furto di macchina e documenti, ovviamente.
5) È un opportunista (e traditore)
Sarebbe necessario un articolo intero solo per elencare tutte le volte in cui T-Bag si è finto amico o alleato di qualcuno per poi tradirlo e pugnalarlo alle spalle. Uno dei casi più eclatanti è quello di Lechero (Norman St. John), il governatore ad interim di Sona, penitenziario panamense nel quale si svolge la terza stagione.
Fingendosi un individuo debole e privo di ambizioni T-Bag riesce a entrare nelle grazie dell’uomo. Tuttavia quello che mette in atto è un piano machiavellico. Quasi fosse un moderno Jago si impone come consigliere e uomo di fiducia di Lechero. La scelta si rivela però fatale per quest’ultimo che, affidandosi a Bagwell, finisce per essere raggirato e ucciso da lui.