Cash Taxi (2012-2013)
Cash Taxi non ha bisogno della partecipazione di esperti laureati. In questo gioco a premi girato su un taxi con passeggeri ignari di poter diventare concorrenti di un quiz, l’unica vera esperienza richiesta è saper condurre il taxi e il gioco. Marco Berry assolve benissimo le due conduzioni. Guida la macchina in modo responsabile e il concorrente di turno a rispondere alle domande mentre si racconta. È la classica trasmissione dove lo spettacolo lo fa la gente comune, ma è innegabile che ci voglia un solido impianto alle spalle e un ottimo front man come è stato Marco Berry in questo programma tv di LA7. Anche Cash Taxi è un format originale inglese subito portato in America, da dove è stato esportato in altri paesi del mondo, Italia inclusa.
Anche questo programma tv di LA7 è stato acquistato da Sky, così come SOS Tata (trasmessa in origine sul canale Fox Life del pacchetto Sky), e la trasmissione in chiaro ha portato buoni risultati (una media di share dei due programmi TV di LA7 di circa il 3,40%). Cash Taxi è un quiz con domande di cultura generale alla portata di tutti. Marco Berry si doveva spesso trattenere per non intervenire coi passeggeri che chiedevano uno dei due aiuti a disposizione per domande tipo “che animale è quello che nasconde la testa nella sabbia”. I quesiti banali, estremamente facili, sono uno dei punti di forza. Come per l’effetto Tata che faceva sentire i genitori/spettatori tutto sommato fortunati coi loro figli, così per il programma tv di LA7 Cash Taxi saper rispondere è gratificante. Le vincite sono limitate, una corsa in taxi alla portata di tutti.
Cuochi e Fiamme (2010-2018)
C’è stato un mondo prima di MasterChef ? Prima che il regista inglese Franc Roddam avesse avuto la brillante idea di creare un talent show culinario proprio in Inghilterra, che non è certo famosa per il buon cibo. Era il secolo scorso (1990), ma bisognerà aspettare i primi anni duemila per vedere MasterChef declinato in tutto il mondo. In Italia, la prima edizione nel 2011. Ma non si doveva parlare del programma tv di LA7 Cuochi e Fiamme? Un anno prima di MasterChef (delle prime 10 stagioni ve ne parliamo qui), Cuochi e Fiamme ha avuto l’onore e l’onere di rendere godibili i talent/game show culinari. La formula era perfetta, a cominciare dalla scelta della giuria. La giuria nel programma tv di LA7 è ancora “tecnica” con la costante della food blogger Chiara Maci e due giornalisti gastronomi.
La svolta da programma di intrattenimento/gara a tema culinario viene con la conduzione di Simone Rugiati e la nuova giuria. Un solo tecnico, un quotato critico gastronomico, Andrea Grignaffini, e tre comici, Riccardo Rossi, Katia Follesa e Dario Cassini. I due sfidanti, cuochi per caso, persone più nella media, qualcuno con qualche guizzo creativo e tecnico in più ma la maggior parte come una persona normale che cucina bene. Questo è il primo legame che questo programma tv di LA7 ha stabilito con il pubblico: “ci potrei andare anche io”. I tre comici non critici paludati gastronomici che sono lì a misurare il grado di croccantezza, il colore brillante e quant’altro, commentano con briosità e palato comune. Anche con loro scatta il riconoscimento del “potrei farlo anche io”, non per le capacità comiche ma degustative.