3) Nella lista dei programmi Tv di Real Time, non poteva mancare Borghese

Cortesie per gli ospiti – New York è uno spin off del popolare programma italiano Cortesie per gli ospiti, trasmesso su Real Time nel 2010. In questa edizione, i giudici Alessandro Borghese, Roberto Ruspoli e Marina Sagona valutavano le capacità di accoglienza di italiani residenti a New York (qui le serie da visitare prima di andare a NY), ma non solo. Mettevano anche alla prova le loro doti culinarie e l’arredamento delle loro case. La presenza di Marina Sagona, illustratrice italiana trasferitasi a New York, ha aggiunto poi una prospettiva locale al programma.
Le riprese si sono svolte interamente a NYC, offrendo uno sguardo sulle vite degli italiani all’estero e sulle loro abilità nell’arte dell’ospitalità. A differenza del format originale, che continua a essere un punto fermo di Real Time, Cortesie per gli ospiti – New York è andato in onda solo nel 2010 e non ha avuto ulteriori stagioni. Questo lo ha reso un esperimento televisivo più che un appuntamento fisso per gli spettatori.
Filtrare i valori nostrani attraverso il POV degli italiani all’estero appariva controverso
Non a caso, questo potrebbe aver reso il programma meno coinvolgente per il pubblico italiano, rispetto alla versione originale. Infatti, New York è sicuramente una delle città più affascinanti! Ma gli spettatori di Cortesie per gli ospiti si identificava di più con le case e le abitudini degli italiani in Italia. La versione originale offre, per l’appunto, scenari più riconoscibili e realistici per il pubblico di riferimento.
Inoltre, essendo il 2010, senza la fatidica imperante presenza digitale, lo show non avrebbe mai potuto acquisire un’eco duratura nel tempo. Ma ciò nonostante, tra gli altri programmi tv di Real Time, questo ha avuto il merito di raccontare la cordialità italiana in un contesto internazionale. E ha offerto anche uno sguardo puntuale sulle abitudini degli expats nella Grande Mela. E voi cosa ne pensate? Forse l’approdo dello show in altre parti del mondo meno mainstream, lo avrebbe forse più intrigante? Chissà, magari il futuro ci risponderà.
4) Anche in Italiani Made in China si respirava nostalgia di “casa”
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Annoveriamo adesso un docu-reality trasmesso tra i programmi tv di Real Time nel 2015. La serie segue sei giovani cinesi di seconda generazione, cresciuti in Italia, che intraprendono un viaggio di un mese in Cina per riscoprire le proprie radici culturali e familiari. Le loro destinazioni principali includono Shanghai, Wenzhou e altre città satellite. Durante il viaggio, i protagonisti affrontano sfide legate alla lingua, alle tradizioni e alle differenze culturali. In questo modo mettono in luce il loro particolare senso di identità sospeso da italo-cinesi.
Il programma offre uno sguardo intimo sulle esperienze delle seconde generazioni di migranti, esplorando temi come l’appartenenza, l’integrazione e la ricerca delle proprie origini. E si tratta di una delle prime trasmissioni italiane a focalizzarsi sulla comunità cinese in Italia e sulla complessità del loro background. Dunque, per chi fosse interessato a questo tipo di storie, la serie è disponibile ora su Discovery+.
Tuttavia, il programma Tv di Real Time era arrivato nel momento sbagliato
Di fatto, nonostante l’interessante spaccato sui temi di immigrazione e diversità (un articolo sull’inclusività nei classici Disney), in quel periodo il prodotto non ha ottenuto una risonanza universale. Il pubblico italiano medio, infatti, potrebbe non essersi identificato pienamente con le storie e le dinamiche dei protagonisti. Così, a differenza di altri programmi che hanno influenzato il linguaggio comune, questo docu-reality ha avuto un impatto limitato al momento della messa in onda.
C’è da aggiungere poi, che a differenza di molti show rilanciati mediante repliche o riedizioni, Italiani Made in China non è stato riproposto spesso. E oggi invece, considerato che le sue tematiche avrebbero trovato molto più spazio nei media, il programma avrebbe sicuramente riscosso il successo che probabilmente ha sempre meritato.