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L’ottimo invecchiamento di Psych, la crime dramedy di cui abbiamo bisogno oggi

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Psych ha concluso la sua storia dieci anni fa ed è entrata di diritto tra le serie degli anni duemila che sono diventate delle moderne capsule del tempo, alla ricerca di altri e nuovi spettatori della piattaforma streaming che le ospita (la serie è disponibile qui). 8 stagioni (2006-2014) con 42 minuti di media a episodio, Psych è una serie portabandiera della commistione dei generi.

Crime perché le storie hanno uno sfondo investigativo, Detective per i due protagonisti Shawn (James Roday) e Gus (Dulé Hill), drama perché comunque ci sono degli assassini, delle vittime di criminali, spesso improvvisati, ma che danno fino da torcere. Comedy (qui analizziamo perché Psych fa anche ridere) per i dialoghi brillanti, le battute azzeccate, quel quid di nonsense che non guasta mai. Una libera interpretazione di Monk raddoppiando gli investigatori da uno a due, aggiungendo caratteristiche peculiari? Psych parte quando Monk è già alla quinta stagione.

Potrebbe sembrare una risposta alla composta follia nevrotica di Adrian Monk (ne parliamo qui). I due protagonisti sono specularmente divertenti e con menti brillanti. Entrambe le serie non sono contaminate dalla violenza neanche nel mostrare il cadavere di turno. L’argomento sesso invece non fa parte in assoluto dell’universo Monk, mentre in Psych entra verbalmente, con allusioni sessuali sparse negli episodi ma sempre volte alla battuta. Le analogie tra le due serie ci sono ma restano nei propri confini. Psych rimane unica nel suo genere.

Psych, la screwball comedy che si tinge di giallo

un divertente sipario tra i protagonisti di Psych

Psych può fregiarsi di essere la prima serie tv non ambientata in nuclei familiari e soprattutto di genere investigativo che utilizza a pieno il genere screwball comedy . Dialoghi frenetici, giochi di parole, battute serrate come una partita di tennis, lanci e rilanci. La palla a effetto è l’ironia, il divertimento che si impossessa della trama mystery e l’ottimo cast. James Roday (Shawn) ha una mimica facciale che non può non accattivarsi la totale simpatia dello spettatore. Il suo riluttante amico Gus invece resta impassibile (Buster Keaton con gli occhi più grandi e persi) alle manipolazioni di Shawn.

Come sempre, le contrapposizioni, gli opposti sono la chiave delle commedie brillanti. Le strane coppie sono la migliore miccia per l’effetto comico. In Psych, Shawn e Gus sono un perfetto meccanismo, formano un automa sofisticato che genera divertimento. Proprio grazie a questo ingranaggio, che non rischia mai di incepparsi, Psych non ha messo le rughe e non ha bisogno di iniezioni di botulino. La sua essenza è proprio l’amicizia tra Shawn e Gus che risulta sempre essere vera.

Shawn non ha le caratteristiche per essere il migliore amico che si possa sperare di avere.

Gus paga spesso personalmente per l’esuberanza di Shawn, che se ne guarda bene dall’ammettere ogni responsabilità. In Psych la loro squilibrata amicizia tira fuori il meglio di loro, prendendosi in giro ma stando sempre in prima linea per salvare l’altro da situazioni pericolose. Giocano il ruolo di maggiore sostenitore e al contempo di critico l’uno per l’altro, punti di forza e debolezza a vicenda. Un dualismo vincente.

Psych continua a maturare più che invecchiare anche grazie allo humour sopra le parti, le storie che non toccano mai argomenti sensibili o divisivi. A parte l’elemento mystery, quello che differenzia l’altra screwball comedy per eccellenza Gilmore Girls (Una mamma per amica) è proprio l’aderenza al proprio tempo. Psych appartiene alla galassia dello spazio-tempo senza limiti, Gilmore Girls ha reso romantici degli amori che ora sarebbero considerati tossici, naturali abitudini alimentari discutibili e molto vicine al disordine alimentare vero e proprio, il volo in alta quota in presenza di temi sociali. Gilmore Girls ha un invecchiamento visibile. La sua capsula del tempo porta i segni del viaggio mentre Psych può continuare a stare in orbita.

Psych e l’universo filmico

Psych (1280x800)

Più di un episodio di Psych è ispirato a film di genere. Dei veri e propri omaggi, non parodie, anche se la vis comica resta. Nella sesta stagione l’episodio Mr Yin Presents… è dedicato ai film di Hitchcock. James Roday stesso lo dirige e partecipa alla sceneggiatura. È una vera celebrazione dei maggiori film di Hitchcock. Un apparato serio con la giusta percentuale di leggerezza e comicità.

È anche l’episodio più corale di Psych. Tutti i personaggi lavorano insieme nonostante i loro conflitti, con l’obiettivo di salvare chi si trova in pericolo tra loro. Nella quinta stagione l’episodio Dual Spires è dedicato a Twin Peaks dichiaratamente dal titolo originale (dual spires tradotto, due guglie, parafrasi di twin peaks, due vette). In una serie come Psych non poteva mancare un episodio celebrativo del genere giallo whodunit di Agatha Christie e i suoi Dieci Piccoli Indiani. Nella settima stagione l’episodio 100 Clues è una combinazione di omaggi, un gioco di incastri con la rivisitazione del film Signori, il Delitto è Servito che in originale si intitola appunto Clue. Anche questo episodio è girato e scritto da James Roday.

Probabilmente Psych invecchia così bene anche grazie alla passione e il totale coinvolgimento degli interpreti.

Il gioco dell’ananas nasce da uno scherzo di James Roday a Dulé Hill. La leggerezza, il senso di dissacrazione benevolo del genere crime, l’arguzia delle battute e delle trame, il non prendersi mai sul serio, il cast tutto perfettamente nella parte, sono gli esercizi per i quali Psych riesce a restare giovane e in buona salute. Un’alchimia che non si trova spesso in serie recenti. Psych .è tra le comedy che hanno esaltato al meglio un altro genere. Il genere crime che è ormai abusato soprattutto nella narrazione con toni cupi e estremamente drammatici, ha trovato in Psych un registro che scardina questi stereotipi e li seppellisce con una risata.