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Queste Oscure Materie 2×03/2×04 – Pericoli e coraggio

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Non si scherza più: è quello che capiscono i personaggi in Queste Oscure Materie 2×03. E non soltanto Lyra e Will. Questa presa di coscienza riguarda tutti, protagonisti e personaggi secondari, buoni e cattivi. Ed è proprio uno dei punti a favore di questa serie tv fantasy tratta dai libri di Philip Pullman: i destini di tutti sono intrecciati irrimediabilmente e non esiste una linea netta che separa il Bene e il Male. Questo rende le azioni di ognuno imprevedibili e ne giova la suspense.

Queste Oscure Materie 2x03

All’inizio dell’episodio, dopo che le streghe discutono su come reagire e controbattere all’attacco voluto dal Cardinale (burattino nelle mani di Mrs Coulter), rivediamo uno dei personaggi più interessanti: Lee Scoresby. Solo, se non con il suo daimon Hester (che come tutti gli altri daimon, forse, si vede un po’ troppo poco – per motivi di budget), pronto a tutto pur di aiutare Lyra. L’aviatore viene inspiegabilmente chiamato da qualcuno di sconosciuto, un’entità sovrannaturale? E fidandosi, si rimette in volo con la sua mongolfiera spinta da un vento quasi magico. Sono questi aspetti sovrannaturali ad arricchire il fascino di una serie che, in fin dei conti, è fantasy – anche se a volte sembra toccare più che altro i confini della fantascienza.

Sempre allegro e apparentemente spensierato, anche Lee Scoresby deve affrontare paure e pericoli in questa seconda stagione. In Queste Oscure Materie 2×02 lo vediamo uccidere il Dottor Haley per legittima difesa, una motivazione che comunque non evita a Scoresby tormenti e sensi di colpa. Ma è proprio grazie a questa situazione che il personaggio acquisisce ancor più profondità: finora, seppur avesse conquistato a pieno il cuore del pubblico, Scoresby non si era ancora rilevato sfaccettato dal punto di vista psicologico. Un aspetto interessante della serie (che per fortuna ha poche analogie col film) è proprio quello di costruire i personaggi episodio dopo episodio, svelandoli piano e impedendo di avere nell’immediato un’opinione completa su di loro.

E in Queste Oscure Materie 2×03 c’è un personaggio in particolare su cui si applica questa strategia: Mrs Coulter.

Ci sono pochi dubbi su chi sia la regina della serie, ormai. Mrs Coulter è proprio quel personaggio che dà qualcosa in più. La si vorrebbe odiare, ma non si riesce. Perché sarebbe troppo semplice annoverarla come villain e nulla più. Ci rendiamo conto di quanto sia banale per lei questa etichetta proprio durante il suo dialogo con Scoresby, imprigionato per l’omicidio commesso. All’inizio Mrs Coulter sembra avere il coltello dalla parte del manico, ma Scoresby riesce a far uscire allo scoperto tutte le sue debolezze e fragilità facendo leva sul tallone d’Achille della donna: Lyra stessa. Il dialogo tra i due è il fulcro dell’episodio e non sono soltanto le parole a comunicare allo spettatore. Lin-Manuel Miranda e Ruth Wilson, in particolare quest’ultima, emergono come maestri di espressione. Inaspettata – ma comprensibile – la decisione di Mrs Coulter di liberare di nascosto Scoresby, fiore all’occhiello che arricchisce la sua complicata personalità.

Queste Oscure Materie 2x03

Ma Dafne Keen (qui trovate 7 curiosità su di lei) non è da meno in Queste Oscure Materie 2×03. Quando si accorge che Lord Boreal le ha rubato l’aletiometro, Lyra Belacqua cade in mille pezzi. L’avevamo vista così disperata solo per la morte di Roger nella prima stagione. Forse ci saremmo aspettati un po’ più di pathos da parte di Will nel consolarla, ma sappiamo che nessuno dei due è troppo sentimentale. E così vediamo i due ragazzi andare a trattare da Lord Boreal e scoprire di essere davvero in pericolo: per riavere l’aletiometro, dovranno recuperare uno speciale coltello nascosto nella Torre degli Angeli, a Cittagazze.

L’episodio si chiude in maniera molto efficace con un climax di tensione e suspense ed è proprio la stessa atmosfera con cui si apre Queste Oscure Materie 2×04.

Prima di lanciarci alla conquista del coltello – più precisamente chiamato Lama Sottile (da qui il titolo del secondo libro della trilogia) – insieme a Lyra e Will, il quarto episodio ci mostra Scoresby che raggiunge la voce misteriosa che lo aveva contattato, o meglio evocato, nella puntata precedente: Jopari, uno sciamano che ha necessità di trovare Æsahættr – altro nome della Lama Sottile – e portarla nientemeno che a Lord Asriel. Jopari, che rivela di essere Grumman, sembra in contrasto con l’atmosfera di urgenza e pericolo che circonda tutti gli altri personaggi: è tranquillo, fiducioso. Scoresby non capisce tutto ciò che Jopari dice e men che meno capisce il suo apparente stato di quiete, però decide di aiutarlo, perché la fantomatica Lama Sottile potrebbe servire anche per proteggere Lyra.

I due ovviamente non sanno che è Lyra stessa a cercare di impossessarsi dell’arcano oggetto. La portatrice dell’aletiometro e Will devono intrufolarsi nella Torre Degli Angeli, luogo dal quale in realtà dovrebbero tenersi alla larga, secondo le indicazioni di Angelica e Paola. L’intero episodio fa perno su questa situazione, che occupa grande spazio nella narrazione. La scelta è azzeccata e necessaria: Æsahættr è l’oggetto attorno a cui ruotano tutte le vicende della seconda stagione, fa quasi passare in secondo piano l’aletiometro – emblematica anche l’assenza di quest’ultimo oggetto durante la ricerca di quello nuovo.

A questo si collega anche un altro importante tassello: le luci dei riflettori si spostano da Lyra a Will. In questo episodio assistiamo quasi a un cambio di protagonista, perché è subito chiaro che il nuovo portatore del coltello sarà il ragazzo. Will prende le redini del comando, è lui che combatte contro Tullio per impossessarsi della Lama Sottile. Un passaggio di testimone che finalmente lo mette sullo stesso piano di Lyra: non esiste più una gerarchia, entrambi sono pezzi insostituibili del grande puzzle in cui si ritrovano. Nessuno dei due ha possibilità di “incastrarsi” alla perfezione senza l’altro.

Ma tutto ha un prezzo e, quasi un presagio dei pericoli ancor più grandi che si prospettano in futuro, Will ottiene Æsahættr solo perdendo due dita.

Una ferita che funziona da segnale fisico, da monito: la vita di Will è cambiata per sempre. Non si torna più indietro, che lui lo voglia o no. Per il ragazzo è un grande colpo, ma grazie a Giacomo Paradisi – colui che ha portato il coltello prima di Tullio – Will scopre come utilizzare l’oggetto e piano piano si abitua all’idea di tutto quello che significa.

L’episodio si chiude con nuove strade che vengono imboccate: Lyra e Will dovranno tornare da Lord Boreal per recuperare l’aletiometro, Jopari e Scoresby partiranno per trovare la Lama Sottile e le streghe, guidate da Serafina Pekkala, attraversano il portale per cercare Lyra, dopo aver attaccato le navicelle volanti del Magisterium. Diventa sempre più chiaro l’intrecciarsi dei destini di tutti, come uno shangai: impossibile muovere un bastoncino senza toccare tutti gli altri.

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