ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06
Due ore intensissime, che portano a compimento tantissimi percorsi individuali e collettivi e spianano la strada al gran finale di settimana prossima. Questo abbiamo visto nelle ultime due puntate di Queste Oscure Materie, risolutive per la serie HBO, che conferma, ancora una volta, il suo altissimo, e inspiegabilmente incompreso, livello. A parte le solite, seppur inevitabili, recriminazioni sul mancato riconoscimento per la serie in onda su Sky, c’è tanto di cui parlare questa settimana, perché le due puntate che abbiamo visto di His Dark Materials sono state densissime, sia a livello narrativo che tematico. Procediamo con ordine e passo passo analizziamo tutto quanto.
In Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06 abbiamo rivisto molti volti cari, da quello preannunciato di Roger alla lietissima sorpresa Lee, e abbiamo assistito a reunion molto emozionanti, su tutte quella tra Will e suo padre. I due episodi seguono la discesa nel regno dei morti di Lyra e Will e segnano il compimento dell’impresa della ragazza, che come una moderna Ercole non solo sopravvive agli inferi, ma fa di più: libera le anime delle persone intrappolate in quel mondo di disperazione. L’impresa di Lyra ha delle connotazioni pesantissime, sia a livello di trama che concettualmente, e apre a tutta una serie di spiragli e ragionamenti che vale la pena approfondire.
Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06 – Tutto pronto per il finale
La discesa di Lyra nel regno dei morti ha, tra i suoi effetti, quello di riuscire a chiudere, anche indirettamente, diversi capitoli e di spianare la strada al gran finale di questa prima stagione della serie HBO. Conducendo i morti fuori dal purgatorio, Lyra ha apertamente sfidato l’Autorità, ancora più di quanto ha fatto suo padre. Proprio mentre la ragazza si trovava negli Inferi, Metatron ha scatenato la sua ira sui mondi, prelevando tutta la polvere. Una reazione dovuta alla sfida di Asriel, ma a seguito di questo gesto l’angelo ha ricevuto uno smacco ancora più grande: la ribellione dei morti guidati da Lyra. Gli umani, ormai, non sono più sotto il controllo dell’angelo e lo scontro è prossimo.
A questo punto, dunque, ci attendiamo nelle ultime due puntate di His Dark Materials la dura reazione di Metatron. La guerra non può più attendere, ormai per usare una famosa espressione bellica “il dado è tratto” e l’impresa di Lyra rappresenta il primo passo verso l’inesorabile resa dei conti. OItre a preparare narrativamente il terreno al finale, questa doppia puntata della serie di HBO riesce pure a portare a termine diversi percorsi individuali, così da sciogliere ogni riserva in vista del gran finale.
Emotivamente si concludono moltissimi cammini: Lyra, salvando Roger, si libera del suo senso di colpa per la morte dell’amico. Will si ricongiunge a suo padre e riesce a dirgli addio in maniera spontanea e coerente. Persino Asriel finisce per riconoscere la grandezza della figlia e il suo ruolo nella battaglia a cui ha dedicato l’intera vita. Infine, liberando il purgatorio Lyra ha realizzato la prima delle due profezie che la riguardano: ha sconfitto la morte. Tutto, a questo punto, mira in direzione del gran finale e, bisogna dirlo, Queste Oscure Materie ha dimostrato, ancora una volta, l’estrema sapienza della propria costruzione, non lasciando fuori dal mosaico nemmeno la più piccola tessera. Compiuta la maturazione dei personaggi, è tempo, ora, di muovere il passo definito e godersi il finale.
Il percorso di Marisa Coulter
Nel precedente paragrafo abbiamo parlato della conclusione dei percorsi emotivi dei vari protagonisti della serie, condensandoli in un unico ragionamento. Merita, senza ombra di dubbio, una considerazione a parte Marisa Coulter, uno dei personaggi più controversi e sfaccettati della serie in onda su Sky. Marisa ha cominciato questa terza stagione di His Dark Materials tenendo in ostaggio sua figlia, drogandola per non lasciarla scappare. Da quel momento, la donna ha fatto un percorso importante, segnato dalla comprensione piena del suo amore materno.
La signora Coulter ha sempre mostrato un carattere gelido, anaffettivo, crudele. Con Lyra piano piano si è piegata, ma inizialmente non abbiamo creduto al suo amore, o comunque lo abbiamo ritenuto evidentemente viziato. E non a torto, perché il concetto di amore materno che ha coltivato Marisa Coulter era profondamente deviato. Tuttavia, col passare del tempo la donna è cresciuta, ha maturato consapevolezza e ha compiuto un percorso che l’ha cambiata profondamente. Bisogna capire che la stessa Marisa è stata spiazzata da questo sentimento nuovo per lei, questo amore che ha sempre allontanato dalla sua vita, ma che con Lyra è arrivato nella sua forma più pura, quello di una madre per sua figlia. Lei stessa ha dovuto comprendere la natura di questo sentimento e lo ha fatto assaporando la morte di Lyra, credendo che la figlia fosse stata uccisa dalla bomba del Magisterium.
In Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06, si compie definitivamente anche il percorso di Marisa Coulter, che si riappropria, tramite l’amore per Lyra, della propria anima e questa consapevolezza è esemplificata dal ricongiungimento col suo daimon. I suoi modi continuano, spesso, a lasciare perplessi, ma non possiamo avere dubbi sulla genuinità dei sentimenti di Marisa e questa doppia puntata ce ne ha dato la prova definitiva.
La verità è l’arma più potente
Tra una settimana, dunque, assisteremo al gran finale di questa terza stagione di His Dark Materials e, come detto, le due puntate di cui stiamo parlando rappresentano il perfetto prologo in vista della conclusione. Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06 però, come accennato, non hanno avuto un peso enorme solo a livello narrativo, ma anche in ambito tematico e concettuale, introducendo due potentissime riflessioni che rappresentano bene l’anima della serie in onda su Sky.
La prima questione di cui parlare è quella relativa alla verità. Lyra riesce a compiere la sua missione facendo sì che i morti raccontassero una storia vera alla creatura alata posta a protezione di quel luogo. La verità qui, dunque, si configura come la forza più pura dell’universo e assume ancora più valore in relazione alle menzogne perpetrate dalla religione. Non ci sono, nell’aldilà di His Dark Materials, inferno e paradiso, come l’Autorità ha insegnato, ma solo un tremendo purgatorio fatto di sofferenza e disperazione. Scendendo negli inferi, Lyra e Will scoprono che non c’è nulla di vero nelle storie che vengono tramandate ma non c’è forza più potente della verità. Così, anche la creatura alata che si è sempre nutrita di incubi scopre di poter assorbire ben altro nutrimento dalla verità e concede alle anime di passare in cambio di una storia vera.
Lyra, di fatto, libera i morti grazie alla verità, quelle anime che erano state intrappolate dalle bugie dell’Autorità e della religione. Tutta questa contrapposizione tra verità e bugia rappresenta la metafora del trionfo della ragione sulla fede. È la verità a rendere liberi, la cieca convinzione invece rende solo schiavi. Questo è il potentissimo messaggio mandato da Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06: un attacco frontale alla religione in senso assoluto.
Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06 – Cos’è la morte
Chiudiamo con la seconda grande riflessione di queste due puntate di His Dark Materials, che non può che essere sul tema della morte. L’analisi di questo elemento è in realtà molto ampia, soprattutto considerando la connessione con l’elemento religioso, ma proveremo a condensarla offrendone un’adeguata sintesi. In ogni religione di ogni tempo, la morte ha sempre giocato un ruolo fondamentale, perché chiaramente ha rappresentato quasi sempre l’unico punto di contatto con la divinità, la fine dell’esperienza terrena e l’inizio di quella divina. Le modalità con cui si configura la morte in His Dark Materials esemplificano alla grande l’idea di religione che propone la serie.
Liberati dal purgatorio, i morti si dissipano, diventano una parte del tutto, particelle che si aggirano per i mondi e alimentano il creato. Non ci sono paradiso o inferno, non c’è una vera e propria vita dopo la morte, ma l’unica esistenza è il ritorno al creato, alimentando il mondo che accoglie chi rimane in vita. Questa modalità di trapasso simboleggia l’assurdità di ogni credenza, l’inconsistenza di ogni religione. Non c’è un piano ultraterreno a cui tornare dopo la morte, non ci sono poteri superiori, ma ognuno rimane dov’è sempre stato, solo sotto altre spoglie
La morte non comporta una scomparsa, ma solo un cambio di forma. Ciò significa che chi muore non lo fa davvero, ma rimane in ogni aspetto della realtà. Nella memoria di chi ricorda, ma anche fisicamente nei luoghi che si calpestano, nei frutti che si colgono dagli alberi e via dicendo. La morte, nella serie di HBO, non può essere esorcizzata dalla religione, ma sono solo le persone che possono assorbirla, che possono omaggiare e ricordare i morti, i quali non sono scomparsi, ma si sono riuniti al tessuto estremamente connesso che rappresenta l’esistenza e continuano a vivere in tutto ciò che è il creato.
Le riflessioni su verità e morte sono due snodi potentissimi di Queste Oscure Materie 3×05 e 3×06. La complessità di quest’analisi ci restituisce la consapevolezza di essere davanti a una serie grandiosa, profonda ed estremamente sfaccettata. Una serie scritta anche con estrema cura, che arriva ora al doppio episodio finale con una linearità impressionante. Tutto arriverà a compimento tra una settimana e non si può nascondere l’emozione dinanzi alla prospettiva della fine di un cammino che è già stato bellissimo, ma che ha ancora in riserbo il proprio capitolo più emozionante, quello che farà calare il sipario sulla straordinaria produzione HBO.