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L’impianto filosofico di Queste Oscure Materie

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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla serie HBO Queste Oscure Materie appena andata in onda su Sky!!

In questo abisso selvaggio,
Il grembo della natura e forse la sua tomba,
Né di mare, né terra, né aria, né fuoco,
Ma tutti questi al concepimento mischiati
Confusamente, e quindi sempre in conflitto,
Finché il creatore onnipotente ordini loro
Da queste oscure materie di creare altri mondi,
In questo abisso selvaggio il cauto demonio
Sta ai margini dell’inferno e intanto osserva,
Ponderando la sua traversata…


John Milton, Paradise Lost

His Dark Materials, lo show HBO appena giunto al suo epilogo definitivo con un grande finale di serie, prende spunto dalla trilogia di romanzi fantasy dello scrittore Philip Pullman. La bussola d’oro, La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra sono le basi da cui Jack Thorne è partito per scrivere la sceneggiatura di Queste Oscure Materie. Una serie complessa e appassionata, forse fin troppo sottovalutata sia dalla critica che dal pubblico. Apparsa per la prima volta negli Usa e nel Regno Unito nell’autunno del 2019 – in Italia sarebbe arrivata il 1 gennaio 2020, su Sky Atlantic -, la serie HBO ci ha appena lasciati con una terza stagione che ha confermato tutto il magnifico potenziale espresso dai capitoli precedenti. La storia nasce come il classico romanzo di formazione, che vede come protagonista una ragazza che si mette sulle tracce del suo migliore amico scomparso e si imbatte in creature magiche, avventurieri, orsi parlanti, oggetti misteriosi e scoperte sensazionali. Il viaggio diventa l’occasione per guardarsi dentro e mettersi alla prova, tastare il proprio spirito e spingerlo oltre gli ostacoli che si incontrano sul cammino. Lyra Belacqua è l’eroina di una saga affascinante e provocatoria. Scomoda anche, perché invita ad agitarsi e a riscoprirsi sovversivi, romantici.

Queste Oscure Materie non è solo una meravigliosa storia fantasy pensata per i ragazzi. È tutto un mondo sensibile che si muove inquieto e si lascia scoprire poco per volta.

Queste Oscure Materie (640x360)
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È una professione di fede che fa dell’abbattimento dei dogmi il suo principale pungolo. Può sembrare un paradosso, ma non lo è. His Dark Materials va letta e analizzata su più piani di lettura. È un’opera estremamente stratificata, da decodificare un pezzo per volta, un livello dopo l’altro. La straordinaria avventura immaginata da Pullman è un viaggio verso la conquista della libertà, la strenua ricerca dell’affermazione del libero arbitrio sulla barbarie della superstizione. In Queste Oscure Materie esiste un’Autorità che governa il mondo – sarebbe più corretto parlare di mondi – e che vorrebbe tenere gli individui soggiogati e sottomessi. Il Magisterium è una sorta di entità politica e religiosa che governa le vite degli uomini e che esercita quella che è a tutti gli effetti una dittatura teocratica. L’Autorità pretende obbedienza cieca ai suoi dogmi impartiti dall’alto. L’investitura di potere arriva direttamente da Dio, non può essere messa in discussione e deve essere accettata da tutti senza riserve. Il peggiore oscurantismo messo al servizio di un’entità che manipola le menti e che mira al controllo pervasivo della vita sociale e culturale della società. Ma quando si scopre che l’Autorità altro non è che un angelo come gli altri, che si è ribellato e ha conquistato il potere con la forza, la menzogna viene spogliata e resa riconoscibile. Il mondo si regge su una grande impostura, le vite degli individui sono ingabbiate in un colossale inganno, per cui agli uomini non resta che unirsi e ribellarsi per riconquistare la propria libertà e il diritto all’autoaffermazione.

La conquista del libero arbitrio

Il grande tema dei romanzi di Pullman è l’affermazione della libertà degli individui contro qualsiasi forma di oppressione e di schiavitù. Non c’è verità abbastanza sicura da giustificare la persecuzione, diceva John Milton, l’autore di quel Paradise Lost che è stato per lo scrittore britannico la massima fonte di ispirazione. Queste Oscure Materie difende il libero pensiero, esalta il dubbio, si schiera dalla parte della scienza contro le rigide verità calate dall’alto dal Magisterium. L’Autorità vuole imporre la propria visione sui vari mondi, cancellando il libero arbitrio e rendendo schiavi gli esseri umani e le creature senzienti. L’Autorità è malvagia e mira all’assoggettamento totale dell’individuo, ingabbiato in un rete di menzogne a cui è costretto a credere con fede cieca. Ribellarsi allora non è più solo un diritto, ma diventa un dovere improrogabile. Il campione di questa ribellione è Lord Asriel (James McAvoy), una figura romantica a metà tra l’Ulisse di Tennyson e il superuomo nietzschiano. Viaggiatore, studioso, esploratore, Lord Asriel è il custode del pensiero scientifico e strenuo difensore del libero arbitrio. La lotta all’Autorità ne ha fatto un eretico, un sovversivo da eliminare. Alla ribellione ha dedicato tutta la sua vita, sacrificando anche la propria coscienza in nome di una battaglia preminente e totalizzante. Un eroe dalle mille macchie, inquieto e insofferente, con le mani sporche di sangue e lo spirito perennemente teso alla battaglia.

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E però Lord Asriel ha smascherato l’impostura del Magisterium e vuole combattere per l’affermazione della verità, la sola che possa rendere realmente gli uomini liberi. La Polvere, elemento affascinante e misterioso che si deposita su tutte le pagine di His Dark Materials, è considerata dal Magisterium il Peccato Originale, la causa tangibile del male del mondo, che va estirpato compiendo esperimenti oscuri sui bambini, che vengono privati dei loro daimon e trasformati in automi senza più anima. La Polvere, in realtà, è la materia di cui sono fatti gli angeli, ciò che tiene insieme i mondi e che stimola l’intelligenza umana. La battaglia di Asriel, ma anche di Lyra, Will e degli altri personaggi della saga, è volta a difendere la ragione contro gli abusi della fede, la verità contro le menzogne dell’Autorità, il pensiero libero contro le gabbie concettuali nelle quali il Magisterium vuole tenere gli uomini prigionieri. La nostra mente può fare dell’Inferno un Paradiso e del Paradiso un Inferno. Nel disegno di Pullman, ripreso dallo show della HBO, non esiste una vita oltre la morte. Chi ha vissuto abbracciando il male non avrà la punizione che merita, mentre chi ha condotto una vita di stenti e sacrifici per ottenere l’accesso al Paradiso non sarà ricompensato. In questa visione viene fuori il dichiarato ateismo di Pullman e la sua ostilità verso le forme di organizzazione religiosa che mirano a soggiogare l’individuo mediante la diffusione di credenze assurde e antiscientifiche. Una volta morto il corpo, l’essere umano torna al Creato sotto una forma diversa. Un inno al Panteismo più sfegatato, che mal si concilia con le visioni teologiche della Chiesa.

La profezia di Eva

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Nel Paradise Lost di Milton, una parte è dedicata al tradimento di Adamo ed Eva, alla base del Peccato Originale che ha corrotto il mondo. His Dark Materials parte dal racconto biblico per reinterpretarlo e ribaltarlo, spingendo lo spettatore a chiedersi se quello dei primi esseri umani fosse stato davvero un tradimento o piuttosto un atto di ribellione per affermare con coraggio la propria libertà. Le fate di Queste Oscure Materie sussurrano le parole della profezia che fa di Lyra la nuova Eva, colei che libererà il genere umano attraverso un atto di amore e generosità. Insieme a Will, la ragazza sconfiggerà la morte liberando le anime prigioniere delle tenebre e mangerà la mela dell’Albero, lasciando che sia l’amore a trionfare e a liberare i mondi del multiverso di Pullman. L’armonia viene ripristinata attraverso il forte legame tra Lyra e Will. Sarà proprio l’amore, più di qualsiasi altra cosa, a salvare il mondo. Il “tradimento” della protagonista consiste quindi nello sbarazzarsi del peso di dogmi e superstizioni e di vivere il proprio amore come uno straordinario gesto di coraggio. Un atto eversivo, rivoluzionario, nel quale è condensato tutto lo spirito ideologico che anima questa serie: ciascun individuo deve armarsi contro l’oppressione e la manipolazione delle menti e lottare per costruire una società più giusta e democratica, nella quale ogni essere umano possa trovare la propria felicità.

Il multiverso, la morte, i daimon

Queste Oscure Materie (640×360)

His Dark Materials è una serie impregnata di concetti fisici e filosofici che stimolano la riflessione e riaccendono la curiosità per le domande che hanno affascinato l’uomo sin dall’inizio dei tempi: il nostro mondo è il solo possibile? C’è vita oltre la morte? Che ne sarà delle nostre anime? La profondità di questo show – del quale potete recuperare tutte le stagioni su Sky – rende ancora più inspiegabile la sostanziale freddezza con cui è stato accolto. La complessità della sua struttura, la potenza del suo messaggio – reso ancora più efficace da una scenografia di altissima qualità, che riesce a trasformare gli stati d’animo in immagini intense e malinconiche – e la portata del viaggio che ci costringe a intraprendere dentro noi stessi, eleva questo show a qualcosina di più elaborato di una semplice favola fantasy per ragazzi. D’altronde, concetti come il multiverso e riflessioni così elaborate attorno al tema della morte parlano soprattutto ad un pubblico più adulto, in grado di poterle apprezzare fino in fondo, ecco perché questa serie è un capolavoro adatto a tutti.

Insieme a orsi corazzati, fate, aeronauti, angeli e aletiometri, gli elementi più affascinanti di Queste Oscure Materie sono i daimon.

Ogni individuo ne possiede uno, con sembianze animali. I daimon – il cui termine proviene dal greco e indica il demone, ossia ciò che sta a metà tra il mondo dei mortali e quello delle divinità – sono la cosa più vicina all’anima che si possa concepire. Nei bambini la forma non è stabile, ma cambia perché è mutevole la loro coscienza. Negli adulti invece si stabilizza e ne personifica la vera natura. Uccidere un daimon significa devastare l’anima di una persona, privarla della propria coscienza e del proprio soffio vitale. Un concetto che va oltre la semplice scrittura di un personaggio e che tocca significati metafisici e filosofici molto profondi. È un peccato che la vera portata di questa serie HBO sia stata un po’ trascurata. Presentata all’inizio come la nuova Game of Thrones, una volta approdata sui nostri schermi His Dark Materials è stata pressoché ignorata, sottovalutandone completamente il significato più intimo. Con Queste Oscure Materie, Pullman ci ha raccontato una storia animata da una forte carica ideologica. Una storia che aspira ad essere poco confortante e che invece vuole scuotere, animare, infiammare gli animi dei giovani lettori – e poi spettatori – incoraggiati a immaginare una società migliore da edificare con pazienza e sacrificio, una società pienamente laica, democratica ed egualitaria. His Dark Materials è una bellezza rara, che perciò andrebbe recuperata subito su Sky e salvata dall’oblio cui sembra destinata ad andare incontro.