Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcuni film disponibili su RaiPlay
Pur introducendo, soprattutto negli ultimi anni, molti film e serie tv internazionali e di respiro più globale, RaiPlay vanta una schiera di film italiani che hanno fatto la storia del nostro paese ma soprattutto la storia del cinema. E, forse, non c’è nulla di più internazionale. Oltretutto, RaiPlay è una delle piattaforme che punta di più sui film che sulle serie tv, vuoi per una carenza di produzioni italiane, vuoi per un senso di fierezza nei confronti del cinema italiano. Che, comunque, rimane un punto fermo in tutto il mondo, ancora oggi. C’è di tutto su RaiPlay, ma soprattutto ci sono tantissimi classici italiani e classici del cinema che vale la pena vedere almeno una volta nella vita, se non di più. Sceglierne solo cinque è sicuramente arduo, dovendo per forza di cose lasciarne fuori alcuni davvero imperdibili. Ma questi cinque che vi suggeriamo oggi sono anche quelli senza il quale il cinema italiano non sarebbe quello che è oggi. Scopriamoli insieme.
1. Riso amaro
Il neorealismo, nel cinema, ha avuto un impatto fortissimo su tutta la filiera, dal 1943 al 1955 circa (qualche film del periodo da recuperare). Il neorealismo italiano, in particolare, ha segnato una delle epoche cinematografiche più floride per il nostro paese, segnato e abbattuto da una guerra devastante. La corrente artistica e i registi neorealisti raccontano proprio di un paese nel pieno dopoguerra, dilaniato e economicamente sull’orlo del baratro. Tra i tanti grandi nomi c’era quello di De Santis che scrive e dirige Riso Amaro, diventato poi uno dei manifesti del neorealismo stesso. Siamo nel 1949 e tra i protagonisti ci sono Vittorio Gassman e Silvana Mangano, due volti in piena carriera cinematografica. Due volti assolutamente riconoscibili e associabili al periodo storico e alla corrente neorealista. La storia, come tante in quel periodo, parla di lavoro, di diritti mancanti e di sopravvivenza quotidiana. Gassman e la sua complice devono rubare per campare, Silvana invece accetta un lavoro a nero pur di avere indietro pochi soldi. È un’Italia povera che lotta contro se stessa, un paese sconfitto da tanti punti di vista. E si vede dalle persone che devono fare di tutto per riuscire anche solo a mangiare. Riso Amaro è un film drammatico, girato per lo più in esterno, che racconta una sofferenza tale da spingere all’atto più doloroso di tutti.
2. Bellissima
La regia è di Luchino Visconti, la protagonista è Anna Magnani e il soggetto del film è di Cesare Zavattini. È il 1951 e siamo nuovamente nell’epoca d’oro del neorealismo italiano, Bellissima è il cinema stesso. È il racconto delle apparenze, della voglia di sfondare nel mondo dello spettacolo a tutti i costi, è un film che anticipa tantissime riflessioni sul cinema e sull’immagine. Una grandissima Anna Magnani in uno dei suoi ruoli più emotivi e profondi, è la madre di Maria, una bambinetta goffa e impacciata. Ma Maddalena (Anna Magnani) ha per lei dei rosei progetti, deve entrare nel mondo dello spettacolo attraverso un provino per il nuovo film di Blasetti. Il cinema nel cinema, quindi, in Bellissima. Sarà lo stesso spietato mondo dello spettacolo a dare una lezione a Maddalena, che tornerà sui suoi passi forse troppo tardi. Walter Chiari, altro nome di punta del periodo, è Alberto, un collaboratore di Blasetti che inganna la povera Maddalena e che serve a lei e a noi a capire quanta cattiveria e quanta furbizia si può nascondere in quel mondo che appare patinato. Bellissima è un film che parla di cinema e che denuncia il cinema, un film realista e crudo, che arriva a farci commuovere in un modo che non ci aspetteremmo.