Se c’è qualcosa che abbiamo imparato da 13 Reasons Why è che non possiamo mai dare nulla per scontato.
La protagonista, Hannah Baker, quella da cui tutto è partito, non è presente in questa terza stagione. Certo, si parla di lei, ma rimane sullo sfondo. Bryce Walker non è il mostro che tutti credevano (ma è pur sempre uno stupratore). L’innocente nerd Ani non è poi così innocente.
E Clay non è poi il classico bravo ragazzo che tutti pensano di conoscere.
È stato forse lui a uccidere Bryce?
Dopotutto lo aveva già minacciato, con tanto di pistola, erano venuti alle mani, c’è la tragica storia di Hannah, per la quale Bryce non ha pagato il giusto prezzo. I motivi per farlo fuori c’erano tutti.
Clay ama sempre una ragazza che non lo ricambia, non sa perdonare e non dimentica, è una bomba a orologeria pronta a scoppiare. È quantomeno assurdo che la brava ragazza, quella che ha così tante cose in comune con lui si sia invece innamorata di un mostro come Bryce? E, ancora, è proprio amore quello che Ani prova per Bryce?
Ani ha conosciuto un Bryce diverso: un ragazzo infelice, non amato, sottovalutato e con una situazione familiare disastrosa alle spalle. Un ragazzo interrotto che commette atti orribili perché dà poco valore alla vita, dato che la sua stessa vale pochissimo.
Clay è geloso: lo era di Hannah, lo è ora di Ani.
E, a volte, la gelosia fa fare cose orribili.
Irrequieto, nervoso, messo sott’accusa, Clay si ritrova in un tunnel senza via di uscita e perde la testa: distrugge la sua camera, litiga coi genitori. Gli rimane accanto solo Justin, “uno dei suoi segreti”.
C’è poi Ani, il cui ruolo diventa, episodio dopo episodio, sempre più ambiguo. Conosce il passato e la fama di Bryce, eppure continua ad assecondarlo, anzi, ammette palesemente che le piace. I due hanno una storia e lei riesce a mostrarci un Bryce più umano, del tutto diverso dall’inquietante, sbruffone e viziato stupratore seriale. Un ragazzo violento, abituato ad avere tutto servito su un piatto d’argento, un bugiardo cronico.
Ani nega qualsiasi contatto fisico o sentimentale con Clay, eppure i due si sono baciati, anzi: è stata lei a baciarlo. Dice chiaramente che Clay ha travisato i suoi sentimenti, che per lei era solo un amico, ma la verità è ben diversa.
È la migliore amica che lo tradisce e sospetta di lui:
Tu davvero pensi che potrebbe farlo? Ne sei sicura? O vuoi distogliere l’attenzione dal fatto che ti scopavi Bryce?
Ancora una volta, Justin corre in soccorso dell’amico e, ancora una volta, è l’unico (insieme a Tyler) che riesce a riconoscere i suoi meriti. Clay non sta bene: è ossessionato dal fantasma di Bryce, il quale gli dice che ha “bisogno di aiuto”. Bryce potrà anche essere morto, ma sarà sempre alle spalle di Clay a rendergli la vita impossibile.
Questo settimo episodio di 13 Reasons Why ci mostra anche un lato ben diverso dell’innocente e brillante Ani. È bugiarda e per tutta la durata del suo interrogatorio nega qualsiasi rapporto con Bryce.
Anche in questo caso le cose non stanno proprio così.
Anche in questo caso è lei che seduce Bryce, la brava ragazza che da quanto dice la mamma sa che non deve coinvolgersi in storie coi ragazzi.
Ho mentito su Bryce e se Clay avesse saputo tutto, beh, era abbastanza per lui per uccidere.
A lei Bryce piaceva e non vedeva (o non voleva vedere) i fantasmi che lo tormentavano. Ha continuato a giustificarlo e scusarlo, a minimizzare i suoi difetti, anche quando era lui stesso il primo a condannarsi.
A che gioco sta giocando? E perché si è comportata così? Che ruolo ha in questo complicato schema di bugie, segreti e violenza?
Tu hai paura di me.
Dice Clay alla fine di questo episodio di 13 Reasons Why.
Di chi dobbiamo davvero aver paura?