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Agatha All Along – La Recensione dei primi due episodi della nuova Serie Tv Marvel

Kathryn Hahn nei panni di Agatha Harkness
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sui primi due episodi della serie tv Marvel Agatha All Along

Il 2024 si sta confermando l’anno della rinascita, o comunque del tentativo di rinascita, della Marvel. Dopo qualche flop di troppo tra cinema e televisione, l’MCU si sta ristrutturando, provando netti cambi di direzione rispetto al passato (a tal proposito, vi consigliamo vivamente la visione di X-Men ’97, una serie che mostra interessanti spunti per un futuro luminoso). Agatha All Along rientra perfettamente in questo cambio d’intenzioni, sancendo un distacco importantissimo dal passato. Il settore televisivo, infatti, è stato il vero punto debole dell’MCU negli ultimi anni. Dopo un inizio convincente, con titoli come WandaVision, The Falcon and The Winter Soldier e Loki, la produzione sul piccolo schermo si è appiattita, fino ai fragorosi fallimenti di She-Hulk e Secret Invasion. Risultati che, assieme alle delusioni in sala, hanno portato la Marvel a cambiare nettamente strategia.

Ed ecco che quindi Agatha All Along (titolo ottenuto dopo diversi cambi) si presenta come la prima serie tv dell’MCU realizzata in maniera tradizionale. C’è una showrunner, che risponde al nome di Jan Schaeffer, già al lavoro alla scrittura di WandaVision. C’è un progetto più unitario e identitario, meno legato alla trama generale dell’universo condiviso. Ci sono, insomma, tutti i crismi per levigare quelle imperfezioni che si sono viste in passato. Bisognerà vedere se, a questi buoni propositi, seguiranno effettivi risultati. Le prime recensioni relative alla serie tv sono state miste, ma tendenti verso un cauto ottimismo. Ci sentiamo, dopo la visione dei due episodi d’esordio, di confermare questo trend. Agatha All Along ci ha fatto vedere delle cose interessanti, pure se ancora allo stato embrionale.

L’eredità di WandaVision e l’identità di Agatha All Along

Agatha All Along riparte da dove WandaVision si era interrotta. La protagonista è intrappolata nei panni di Agnes dopo l’incantesimo di Wanda. Poi, come abbiamo visto, si risveglia grazie all’intervento di un misterioso adolescente la cui identità, per qualche motivo, è forzatamente celata. Agatha si mobilita per recuperare i propri poteri e apre una porta sulla strada delle streghe, dopo aver riunito una nuova congrega. Come prevedibile, questi due primi episodi della serie tv che potete vedere su Disney+ fungono da cappello introduttivo alla storia che verrà. È interessante, però, sottolineare alcuni aspetti estetici della serie, legati al suo passato e al proprio futuro.

La primissima puntata di Agatha All Along si apre con l’escamotage meta-narrativo della “serie nella serie”. Un evidente retaggio di WandaVision. L’incantesimo sgretola questa costruzione e progressivamente il racconto s’instrada sui propri binari, col climax che si raggiunge proprio nel finale della seconda puntata, con l’attacco delle streghe e la scoperta della strada. In questo doppio episodio sembra che Agatha All Along compia la propria metamorfosi da spin-off di WandaVision a racconto indipendente. L’incedere narrativo in un primo momento omaggia la serie madre, poi piano piano se ne allontana e porta la narrazione verso una propria identità. La quale fuoriesce con forza nel finale.

Questa costruzione è particolarmente interessante perché somiglia tanto a una dichiarazione d’intenti. Abbiamo parlato di come Agatha All Along punti a costituire un nuovo inizio per la Marvel Television. Con questo andamento, la serie prende le distanze da WandaVision, pur riconoscendone l’influenza, e arriva a rivelare se stessa. Ci sarà da capire se questa identità verrà mantenuta. E solo il tempo ce lo saprà dire. Per il momento, comunque, è sinceramente apprezzabile il significato simbolico che la costruzione delle prime due puntate cela.

Agatha Harkness e il misterioso ragazzo a caccia di streghe per la nuova congrega in Agatha All Along

Un racconto stregato

L’identità di Agatha All Along si basa sul tono sovrannaturale e occulto che connatura il racconto. Non siamo davanti a una novità assoluta per l’MCU – c’è pur sempre Doctor Strange – ma comunque l’impianto mistico della serie tv è molto diverso da quello dei film con Benedict Cumberbatch. Qui siamo dinanzi a uno stato più primigenio, per così dire, dell’argomento. Il mondo dell’occulto, in Doctor Strange, era comunque messo al servizio dell’elemento supereroistico. Qui si presenta in una veste più pura e sarà interessante vedere come nelle prossime settimane verrà approfondito l’elemento della stregoneria.

Per il proprio rilancio televisivo, la Marvel ha puntato su un tema che sul piccolo schermo ha molte volte funzionato alla grande. Streghe (qui i migliori episodi della serie), Salem, American Horror Story: Cover, Chilling Adventures of Sabrina: questi sono solo alcuni dei titoli più celebri che hanno trattato l’argomento della stregoneria in televisione. Agatha All Along prova a insinuarsi su questa strada, ed è importante la presa di distanza dalla macro-trama dell’MCU. Crediamo fortemente che la serie debba insistere su questo elemento. Se lo farà, le potenzialità all’orizzonte sono estremamente valide.

La forza della congrega

L’elemento relazionale sarà un altro aspetto importante nello sviluppo della serie. La congrega ha, nei racconti sulle streghe, un valore importantissimo, e le relazioni tra le varie protagoniste di Agatha All Along costituiranno uno snodo cruciale d’interesse. Si prospetta una trama corale, dunque. Incentrata su Agatha, ma pronta a valorizzare anche le altre protagoniste. E il misterioso ragazzo, che ha già attirato tutta la nostra attenzione. Un elemento che fa ben sperare in tal senso è l’allestimento del cast, che ruota intorno a due attrici di assoluto valore: Kathryn Hahn e Aubrey Plaza.

La prima è la mattatrice assoluta del racconto ed è sempre immediatamente a proprio agio nei panni di Agatha. D’altronde, aveva già fatto benissimo in WandaVision. Tantissime le aspettative anche su Aubrey Plaza, come sempre magnetica sul piccolo schermo. Il suo personaggio è rimasto maggiormente in ombra. Si è presentato nella prima puntata e ha subito preannunciato di voler mettere i bastoni tra le ruote ad Agatha. L’attrice è apparsa estremamente credibile sia nella sua prima apparizione, nella finta serie tv poliziesca, che poi nello scontro con la rivale. Non vediamo l’ora di vederla ancora più protagonista e di approfondire il suo personaggio.

Uno sguardo ad Aubrey Plaza in Agatha All Along

Riferimenti sparsi e aspettative future

Andiamo a chiudere questa recensione delle prime due puntate di Agatha All Along evidenziando alcuni riferimenti presenti nella serie tv e stendendo un primissimo bilancio. Iniziamo con alcune curiosità e particolari da tenere a mente. Il Darkhold, più volte citato, lo abbiamo incontrato diverse volte nell’MCU, ma è stato al centro soprattutto di Doctor Strange nel Multiverso della Follia (potete recuperare qui la recensione del film). Si tratta di un libro oscuro, dotato di un potere enorme, che viene distrutto da Wanda nel finale del film. Ha costituito parte importante del passato di Agatha e non sappiamo se rispunterà fuori in qualche modo. Comunque è da tenere a mente cosa è accaduto al libro nella macro-trama dell’MCU.

Passiamo ora a due curiosità che abbiamo rintracciato nella serie tv. Innanzitutto “La strada delle streghe” è il titolo di una delle run più affascinanti della produzione fumettistica su Scarlet Witch. In quel racconto, scritto da James Robinson e illustrato da Vanesa Del Rey, Wanda la percorre per ripristinare le forze della Terra e compie un viaggio che la porta ad affrontare vecchi conoscenze e nuove insidie, scoprendo delle nuove verità importantissime su di se. La strada delle streghe, insomma, è soprattutto un viaggio interiore e ci aspettiamo che possa conservare questa valenza anche in Agatha All Along. D’altronde, da tradizione i poteri delle streghe sono legati profondamente alla connessione col proprio Io e col mondo circostante.

Ultima curiosità: in una scena del primo episodio s’individua, in una stanza a casa di Agatha, il nome di Nicholas Scratch. Nei fumetti, questo è il figlio della strega ed è un villain che affronta specialmente i Fantastici 4. Nota a margine: se questo nome vi è familiare, magari è perché lo avete sentito in Chilling Adventures of Sabrina. Nicholas è infatti uno degli interessi amorosi della strega. A questo punto, dunque, con queste piccole curiosità vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla settimana prossima, quando inizieremo a percorrere insieme ad Agatha e alla sua congrega la strada delle streghe. Finora ci sentiamo di promuovere con riserva Agatha All Along, che con i primi due episodi ha messo in mostra ottimi spunti e volontà ammirevoli. Bilancio per ora positivo, ma rimaniamo cauti, visto che purtroppo la Marvel ci ha abituati troppo spesso a serie tv partite bene, ma terminate malissimo.