Agents of S.H.I.E.L.D. si presenta al suo ottavo appuntamento carico di domande ancora prive di risposta. Sarà giunto il momento della verità? Scopriamolo insieme!
L’ultimo episodio si era concluso con il team finalmente riunitosi, pronto a raggiungere i “believers” sulla superficie terrestre, e May a colloquio con Robin – colei che abbiamo già conosciuto da bambina con il soprannome di Veggente.
L’appuntamento di questa settimana è uno dei più interessanti della quinta annata, in quanto è giocato sulla confusione che regna nella mente dell’anziana Veggente. Come già avevamo appreso in 5×05, infatti, l’inumana vive in un mondo nel quale passato, presente e futuro convivono come fossero un’unica linea temporale.
Proprio prendendo spunto da questa sorta di flusso di coscienza temporale gli autori si divertono a inserire nelle intricate maglie della narrazione un flashback – il Faro nel 2020, dopo la distruzione della Terra – che con il progredire dell’episodio si rivela invece un flashforward.
Numerosi indizi fanno infatti pensare che il team possa essere riuscito a tornare indietro nel tempo senza riuscire però a prevenire la catastrofe, incastrandosi quindi in un terribile loop di morte e distruzione.
Molto interessante in questo frangente è il rapporto particolare che si sviluppa tra May e la Veggente. Tra passato e presente le scene della giovinezza di Robin ci mostrano un lato del carattere di May spesso tenuto nascosto, una dolcezza che scalda davvero il cuore.
Non dimentichiamoci però degli agenti rimasti nel Faro, coinvolti in una situazione esplosiva. Kasius, furibondo per la fuga dei prigionieri, decide di sfogare la propria rabbia in modo particolarmente sadico – libera un intero nido di scarafaggi nel livello in cui vivono gli esseri umani (già privati di acqua ed elettricità).
A risolvere una situazione, che cita il primo Alien, sono ovviamente impegnati Mack, Yo-Yo e il giovane Flint – ormai figlio adottivo della coppia. Questa situazione ci riconsegna un Mack molto badass (armato della suo amatissimo fucile-ascia, ormai divenuto iconico alla pari del braccio motosega di Ash) e una bellissima scena, in stile Qucksilver, con Yo-Yo che sfrutta i suoi poteri per sorprendere le malvagie creature.
È questa una puntata che dà, sì, molte risposte, ma allo stesso tempo ci lascia con un dubbio inquietante: se gli Agents of S.H.I.E.L.D. sono già riusciti a tornare indietro nel tempo per quale motivo non hanno potuto prevenire la distruzione della Terra, pur conoscendo il futuro?
A chiudere l’episodio è poi la rivelazione, da parte di Robin, di quale sia la chiave per tornare nel passato. Riusciranno gli agenti a portare a termine la loro missione e a evitare la furia di Kasius e Sinara? E soprattutto, siamo sicuri che non sia già tutto scritto e che la distruzione del pianeta non sia inevitabile?
A tutti questi quesiti avremo risposta nelle prossime settimane, nel frattempo confidate in “colui che può unire tutti i pezzi”!