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Andor 1×04 – Che la ribellione abbia inizio

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ATTENZIONE: Il contenuto che segue contiene spoiler su Andor 1×04 e sui precedenti episodi della serie

Dopo il lungo preludio, composto dalle prime tre puntate, Andor inizia il suo percorso effettivo con il quarto episodio, rilasciato puntualmente da Disney Plus. Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati: Cassian segue Luther Rael dopo la spettacolare fuga da Ferrix ed entra in contatto con la ribellione. I primi tre appuntamenti della serie di Star Wars hanno costituito un enorme prologo, da cui ora le vicende iniziano a dipanarsi col solito ritmo compassato che abbiamo potuto scorgere nelle puntate d’esordio.

Troviamo dunque un Cassian catapultato in una dimensione completamente nuova, ma anche un impero che deve fare i conti con ciò che è successo e col fallimento delle forze cooperative nel loro tentativo di catturare Andor. Da qui si riparte, alla scoperta delle due grandi forze che si muovono nella galassia e che si preparano a scontarsi nel corso delle prossime puntate: la ribellione e l’impero.

Andor 1×04: come nasce una ribellione

Sappiamo benissimo che Andor porterà gli spettatori direttamente a Rogue One e al furto dei piani della morte nera, la cui distruzione è uno dei grandi successi della ribellione. Qui scopriamo tutto ciò che c’è stato prima e ci muoviamo in un tempo in cui questa forza sovversiva era ancora ai suoi albori. Insieme a Cassian, anche noi entriamo in contatto per la prima volta con la ribellione e scopriamo il suo carattere incerto e confusionario.

Siamo in una fase primigenia, dove il clima dominante è intriso di paura, scetticismo e profonda instabilità. Lo vediamo nelle titubanze di Cassian nel credere a Luther, ma soprattutto nella diffidenza con cui il protagonista viene accolto dalle esigue forze ribelli. Il movimento che poi sarà il cuore pulsante della narrazione di Star Wars si sta formando e come ogni processo alle sue battute iniziali vive difficoltà fisiologiche, che la serie sta sviscerando con cura.

La prima missione di Cassian da ribelle lo porta su Aldhani, col compito di rubare gli stipendi trimestrali di un intero settore imperiale. È il primo punto di contatto tra Andor, che per l’occasione adotta il nome di Clem, e le forze ribelli, che lui proprio non riesce né a definire né a inquadrare. Lo svolgimento della missione, si capisce subito, andrà per le lunghe: ciò che conta è far percepire allo spettatore alcuni fondamenti concettuali della ribellione, che sono ancora allo stato grezzo, ma che s’iniziano a intravedere.

Andor 1×04: nella pancia dell’impero

La ribellione da una parte, l’impero dall’altra. Le due grandi forze rivali dell’universo di Star Wars sono entrambe analizzate con cura in Andor. Se la ribellione è ai suoi primissimi battiti di vita, l‘impero invece è una forza in assestamento, che si è stabilizzata e che cerca di rafforzarsi. Per molti anni nella narrazione del franchise l’impero è stato sostanzialmente un’espressione di Darth Vader, sineddoche utilizzata per presentare questa profonda forza malvagia. Finalmente conosciamo meglio quest’assetto governativo e subito vengono sottolineati due suoi elementi peculiari: la rigidità della sua organizzazione e la crudeltà delle sue azioni.

Entriamo nel cuore della burocrazia imperiale, scopriamo un rigido ordine gerarchico, basato sulla paura, le minacce e la competizione. Conosciamo il modus operandi malvagio di un potere che strappa un’intera popolazione alla sua terra, che la priva di ricorrenze e abitudini per i propri fini egoistici. Aldhani è un esempio della spietatezza dell’impero, così come lo è Ferrix, col fallimento delle forze corporative duramente punito con la loro soppressione. È un sistema che opera col pugno di ferro e la cui caratterizzazione occupa un ruolo importante nella serie.

Si evince però, allo stesso tempo, anche la cieca superbia dell’impero. Questo sarà un tema cruciale, perché ha già trovato diverse occasioni di essere sottolineato. Ne ha parlato Luther Rael nei primi episodi, ne ha dato dimostrazione anche l’incapacità di vedere i segni della nascita della ribellione mostrata dai funzionari imperiali. Questa superbia sarà la chiave della rovina dell’impero e Andor sta sottolineando immediatamente questa componente.

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Andor 1×04 (640×340)

Andor 1×04: i due burattinai

Questa quarta puntata della serie di Disney Plus ha messo solo parzialmente in luce Cassian, che si unisce alla missione dei ribelli, ma per il momento si limita a osservare come uno spettatore appassionato. Maggior risalto è stato dato, invece, a due personaggi secondari, destinati a ricoprire un ruolo di primo piano non solo nella serie, ma nell’intero universo di Star Wars. Il primo è Luther Rael, che ha fatto il suo spettacolare esordio nella terza puntata e continua a dominare la scena. Scopriamo l’altra faccia del leader ribelle, quella del sofisticato antiquario e della sua ricca bottega, copertura per i suoi traffici ribelli.

Nella boutique di Luther fa il suo ingresso la senatrice Mon Mothma, un’altra leader della ribellione, volto noto ai fan della saga. Fingendo di voler comprare un regalo al marito, la donna confabula con Luther e qui scopriamo che i due si confrontano su come portare avanti la loro iniziativa, che scarseggia di fondi e annaspa nell’incertezza. Torniamo a ciò che abbiamo detto nel primo paragrafo: viene sottolineata l’instabilità della ribellione, ma anche la forza delle idee che la sostengono e la fede degli attori in scena. Questo è il fondamento concettuale più importante alla base di tutto il movimento: la speranza. Con la nascita della ribellione assistiamo anche alla tenacia ostinata della speranza, il vero motore dell’intero universo di Star Wars

Il rapporto tra questi due personaggi sarà molto importante, perché segnerà in modo indissolubile l’evolversi della ribellione. Sono loro a tirare i fili dell’enorme macchina che si sta preparando a mettersi in moto. Così, da Luther e Mon torniamo ad Aldhani, dove i ribelli si preparano a mettere in atto il loro piano, sfruttando un particolare fenomeno astronomico che si verificherà sul pianeta. Intorno al fuoco, insieme ai suoi nuovi compagni, in Cassian forse sta iniziando ad ardere la prima fiamma che rivelerà il ribelle che è destinato a essere.

La puntata termina, dunque, con Andor intento a studiare i piani per rubare quegli stipendi trimestrali e anche tutte le scorte presenti nella guarnigione. I ritmi, come sottolineato, sono molto lenti e l’azione fatica a entrare nel vivo, ma l’obiettivo per ora è quello di costruire il sostrato concettuale e di marchiare bene le differenze e le caratteristiche di ribellione e impero. Ci sarà spazio per l’azione, ma per il momento Andor riflette e offre spunti, da concretizzare nel corso delle prossime puntate.