ATTENZIONE! L’articolo contiene SPOILERS dei primi tre episodi della seconda stagione di Arcane.
You were right Cate. My sister is gone. There’s only Jinx now.
Dopo una lunga, anzi lunghissima attesa, Arcane è finalmente tornata con la sua seconda e ultima stagione. Il cartone animato (disponibile sul catalogo Netlix qui) che definirlo tale forse appare un po’ semplicisticamente blasfemo punta l’asticella ancora più in alto. La grafica esplode in un caleidoscopio di tecniche e colori, perfezionando il 3D già visto nella prima stagione ma anche sperimentando con il 2D. Non è da meno la parte narrativa che continua a scavare nel conflitto tra gli abitanti di sopra e di sotto e nelle meccaniche complesse tra i singoli personaggi. Arcane 2 si conferma il tragico racconto di due sorelle messe l’una contro l’altra dalle fatalità del caso e dalle circostanze avverse. Due pedine che altri vorrebbero muovere a piacimenti e che cercano invece, disperatamente, di scegliere da sole il proprio destino.
Ma dove eravamo rimasti?
La storia di Arcane si sviluppa attorno alle città gemelle di Piltover e Zaun, così vicine ma allo stesso distanti che rappresentano rispettivamente prosperità e oppressione. Se in superficie, gli abitanti vivono in maniera agiata grazie alla scienza e alle tecnologie sviluppate, gli aitanti di sotto lottano tra povertà, fame e criminalità. Mentre la tensione tra le due città rischia di scoppiare in un incendio caos e sangue, due sorelle si ritrovano loro malgrado al centro degli eventi: Vi e Powder, come lo Ying e lo Yang. Le due ragazze crescono insieme a Zaun dopo aver perso i loro genitori ed è chiaro fin da subito quanto siano diverse. Alla forte e protettiva Vi si contrappone Powder, più fragile e insicura, che cerca disperatamente di guadagnarsi un posto nel mondo e l’affetto della sorella.
Quando un tentativo di furto pianificato da Vi finisce in tragedia, Powder, nel tentativo di aiutare, innesca involontariamente un’esplosione che provoca la morte di Vander e di altri membri della loro famiglia adottiva. Vi, devastata dal senso di colpa e dal dolore, respinge Powder, che trova in Silco una nuova figura paterna. Passano gli anni e le due sorelle, cresciute ormai, hanno intrapreso un viaggio drasticamente opposto ma in egual misura segnato dalla perdita avvenuta anni prima. Powder non esiste più. Al suo posto c’è solo Jinx, personificazione della distruzione e della fragilità mentale che aspira al caos assoluto. Le due sorelle si confrontano più volte, ma il divario tra loro sembra incolmabile, alimentato da anni di incomprensioni e dolore.
Le vicende della prima stagione di Arcane si avvolgono in una spirale di conflitti personali e politici che culminano con la morte di Silco e l’attacco di Jinx al consiglio.
Storia di due sorelle
Vi e Jinx sono due facce della stessa moneta. Come se Batman e Joker non fossero stati solo acerrimi nemici ma anche parenti tra loro. E qui, il caso è proprio quello. Entrambe sono cresciute nel sottosuolo, entrambe hanno patito la fame, la violenza e l’incuria di un mondo di sopra che non vuole saperne di reietti come loro. Poi, però, tutto cambia e persino il loro rapporto viene incrinato per sempre da una tragedia che (forse), in fin dei conti, non si poteva evitare.
Quando Vi scaccia Powder lo fa con l’ingenua cattiveria di una sorella maggiore che si è stancata di quella minore. Nulla di più. Ma basta un gesto per cambiare ogni cosa e per decidere il destino di una città intera. Così Powder cresce lontano da Vi, addestrata da Silco e plasmata dalla sua mente contorta (tra i 7 personaggi intrappolati in un torbido passato troviamo anche lei). La ragazzina fragile, insicura e strana lascia il posto a Jinx, portatrice di caos.
Come una Furia dallo sguardo folle, Jinx non conosce regole e non risponde ad alcuna legge che non sia la sua.
Perfino Silco fa fatica a contenerla e, infatti, sul finale della prima stagione morirà proprio per mano della figlia adottiva. In Jinx convivono due anime, che lottano l’una contro l’altra per emergere e prendere il sopravvento. Ma nel finale di stagione e ancora di più in questi primi tre episodi della seconda stagione di Arcane è evidente chi stia avendo la meglio. La ragazza non prova alcun tipo di compassione o pietà, neppure nei confronti di una bambina che l’ha presa a idolo. I rapporti che allaccia sembrano nascere più dalla noia o dalla convenienza che dal sincero interesse. Interesse che prova solo e unicamente nei confronti della sorella Vi, a sua volta alle prese con la propria evoluzione interiore.
Vi regge il peso del mondo sulle proprie spalle, specialmente nei confronti di ciò che è accaduto alla sorella minore.
E più tenta di convincersi di non volerle più bene, più tenta di riversare questo amore sconfinato in un’altra persone, più tutte le strade la portano comunque di nuovo a Jinx. Lo scontro tra i due personaggi al termine del terzo episodio è ipnotico nella sua violenza e rabbia. Ancorate nelle loro posizioni, le due sorelle non riescono a trovare un punto d’incontro. Adesso però la posta in gioco è ancora più alta, dal momento in cui, entrambe rimangono profondamente coinvolti nei piani di chi ha il potere. Nella battalia che si profila all’orizzonte, sia Vi che Jinx non potranno restare a guardare.
LA SCIENZA E LA MAGIA IN ARCANE
La guerra è ormai alle porte. L’attacco di Jinx al Consiglio è servita solo come miccia per far esplodere tutte le ostilità e dissapori che covavano ormai da tempo. E con la morte di Silco da un lato e quella della madre di Cate dall’altro, entrambe le città sono ormai alla deriva. Nell’anarchia dilagante, però, non emergono solo Vi e Jinx ma anche altri due personaggi, maschili stavolta, fondamentali per la storia a venire. Viktor e Jayce sono amici e scienziati, realmente determinati a decifrare i segreti del Hextech per poter piegare la magia al servizio della scienza. Ma l’Hextech è una forza talmente primordiale che non può di certo essere controllata accendendo a Piltover feroci discussioni sul transumanesimo. Futuro ambizioso o presuntuoso incubo?
La guerra combattuta dunque non riguarda solo due fazioni fisiche ma anche due diversi e opposti punti di vista che trovano la loro rappresentazione nei personaggi di Viktor e Jayce. Risvegliatori dalla stasi, Viktor non è più completamente umano. Il contatto diretto e prolungato con l’Hextech ha modificato il suo corpo e il suo DNA, salvandogli la vita e conferendogli nuovi e strani poteri da santone. Forse, però, a costo della sua anima. Nei bassifondi della città sotterranea, Viktor viene accolto come un profeta aprendo la strada a un culto che ci aspettiamo prenderà piede nei prossimi episodi. E i culti non sono mai una cosa buona.
Il mondo di Arcane si espande con l’introduzione dell’arcane appunto, una magia mistica che va ad aggiungersi con le potenze già in atto nella prima stagione dello show.
I primi tre episodi ci immergono nuovamente nella trama di Arcane senza andarci troppo alla leggera. Tra scontri, dilemmi morali, tradimenti e segreti, l’inizio di questa seconda stagione potrebbe risultare persino confuso e difficile da comprendere in ogni suo passaggio. Ci sono tante relazioni che vengono riprese dalla prima stagione ma anche molte altre che vengono affrontate per la prima volta. Nuovi personaggi si aggiungono ai precedenti senza venire realmente introdotti ma buttati in medias res. Un inizio che stravolge, complice la soundtrack incalzante e i visuals onnipresenti. Arcane 2 trionfa dimostrando, di nuovo, che è davvero possibile adattare un videogioco in maniera brillante ed esemplare.