Sembra assurdo a crederci: stavamo per perdere Baby Reindeer. La nuova Serie Tv Netflix non ha infatti goduto di alcuna pubblicità o sponsorizzazione, finendo essere rilasciata dalla piattaforma con silenzio e riservatezza. Nessuno se ne stava accorgendo. La nostra vita stava procedendo in modo piuttosto ordinario, dietro alle solite cose. Nel frattempo, però, un grande prodotto arrivava nel catalogo. E stavolta possiamo dirlo: bravi tutti. Perché anche senza l’aiuto di una qualsiasi pubblicità, Baby Reindeer è stata notata. Da quel momento, chiunque la vedesse ne parlava in giro perché troppo turbato dalla visione, perché estasiato dal lavoro di introspezione fatto all’interno della serie. Grazie a questo passaparola Baby Reindeer ha così ottenuto quel meritava: il successo.
Senza pubblicità, poster in giro, post sui social. Baby Reindeer si è presa quel che era suo di diritto, e il telespettatore gli ha dato ciò che meritava riconoscendole un grandissimo merito. E’ stato un passaparola collettivo, un necessario passaparole collettivo, oseremmo dire. Perché se questo non fosse successo, forse Baby Reindeer sarebbe rimasta in silenzio, lasciandoci totalmente ignari della sua intima ma anche disturbante storia.
Baby Reindeer è una Serie Tv che fa male. Ribalta gli stereotipi e i cliché, non cadendo mai nel pietismo
Partiamo dalla trama principale della serie. A prendere le redini della storia troviamo Donny Dunn, un comico senza successo che cerca di far ridere, non riuscendoci mai. Impossibilitato a vivere della sua passione, Donny lavora in un pub per mantenersi. Proprio durante un turno di lavoro qualunque, incontra Martha, una donna triste e vulnerabile in cui probabilmente Donny si riconosce. Anche lei, come lui, non gode di una situazione economica agiata, tanto da non potersi permettere neanche una tazza di té. Capendo la situazione, Donny decide di offrirgliene una dimostrando la sua gentilezza alla donna. Non lo avesse mai fatto.
Da quel momento, Martha non lascerà mai più in pace Donny, perseguitandolo ovunque egli vada. Non ci sarà pace per il ragazzo che, solo a un certo punto, si renderà conto di essere vittima di stalking da parte della ragazza. Paradossalmente, Donny non capirà immediatamente con che cosa abbia a che fare. Non capirà, forse, la gravità di quel che gli sta accadendo. Stiamo d’altronde parlando di un personaggio estremamente complesso, vittima di un passato che adesso sta per risvegliarsi. La vita di Donny non è mai stata una passeggiata. E’ sempre stata disturbante e triste. Paradossalmente, attraverso quel che gli sta accadendo, riuscirà a venire a patti con tutto quello che nella vita lo ha terrorizzato e traumatizzato, rendendolo vittima non solo di traumi, ma anche di se stesso.
Come tutti, Donny sta cercando di ritrovarsi in un mondo che va sempre troppo veloce e lo lascia indietro. Ma questo, Donny, non se lo racconta. Preferisce fare finta di niente, anche quando le cose sono oggettivamente fuori controllo. Non ammettendo i problemi, finisce per vivacchiarci sopra mostrando sempre il solito comportamento passivo-aggressivo. Quel che sorprende di Baby Reindeer è che è una Serie Tv politicamente scorretta, caratterizzata anche da pensieri che spesso bisognerebbe tenere per noi. Moralisticamente parlando, nessun personaggio di questa produzione potrebbe competere per un premio Nobel per la pace. Neanche Donny, se qualcuno sentisse quel che sentiamo noi.
Donny non affronta infatti la situazione come dovrebbe. Nulla di sindacabile, intendiamoci. Di fronte a una situazione inaspettata ognuno reagisce come meglio riesce, spinto sia dalla paura che dall’incognita. Senza considerare il fatto che, come detto, il protagonista non ha mai conosciuto davvero la felicità. E’ impreparato ad affrontare una situazione in cui una donna appare e scompare da dietro l’angolo, pronta ad aggredirlo o a fargli chissà cosa. Ed è così che Baby Reindeer diviene a tutti gli effetti una Serie Tv disturbante che non sacrifica niente, ma include tutto. Con il suo politicamente scorretto, Baby Reindeer ci fa sentire cose che forse sarebbe meglio non sentire, presentandoci l’immagine di un uomo imperfetto che, senza saperlo, viene messo a nudo di fronte a chiunque.
E’ una Serie Tv che abbatte gli stereotipi delle produzioni simili, dimostrando che anche le donne possono essere pericolose e anche gli uomini possono essere indifesi. E, cosa ancora più importante, utilizza questa storia per un viaggio verso l’introspezione. Di fronte a quanto accaduto, Donny non può più fare finta di niente. Deve affrontare quel che sta succedendo, facendo così i conti anche con quel passato che lo perseguita da sempre. Soprattutto dopo le prime tre puntate, verremo così a contatto con le imperfezioni e le debolezze di Donny, un personaggio con cui non potremo fare altro che empatizzare, ritrovando in lui quel senso di inadeguatezza che ci appartiene.
Con un ritmo tormentato che accentua tutte le cose più imbarazzanti, a volte perfino divertenti, Baby Reindeer affronta l’argomento delle molestie e dello stalking con una chiave totalmente nuova e diversa dal solito. Il peso del dolore che Donny porta dentro di sé verrà qui esorcizzato con estrema lentezza, dando al protagonista il giusto tempo materiale per affrontare la sua sofferenza. E’ una storia onesta, Baby Reindeer. Lo è talmente tanto da essere perfino vera, tratta dalla vita di Richard Gadd, l’attore che interpreta Donny. Non teme di mettersi completamente a nudo, mostrandoci quella parte di sé che forse ha tenuto in gabbia per troppo tempo e che adesso non chiede altro di essere ascoltata.
Per capire il suo dolore, non devi necessariamente vivere le sue stesse cose. Perché per prima cosa, Baby Reindeer è una storia che parla di vita e di introspezione, di perdita e di ricerca di sé. Martha non sarà l’intera storia. Seppur sempre presente, non sarà neanche l’obiettivo narrativo di questa Serie Tv. Martha sarà il mezzo, lo strumento attraverso il quale Donny riuscirà a venire a contatto con la sua fragilità, non facendo leva solo sulla passività. Sarà il terremoto che lo sveglierà nel cuore della notte, obbligandolo a mettersi in salvo. Da chi gli fa del male e da se stesso.