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Bad Monkey 1×06: giochi di potere e caos – La Recensione

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Bad Monkey, la nuovissima serie tv targata Apple TV+, è arrivata al suo sesto episodio (se non sapete di cosa parlo, potete recuperarla qui). La trama di questa serie tv firmata Bill Laurence con protagonista Vince Vaughn si infittisce sempre di più, creando giochi di potere totalmente inaspettati. Infatti, mai come in questo episodio risulta evidente che ci sono delle forze invisibili che manipolano le vite dei personaggi. Tra queste forze, il potere è il protagonista indiscusso, poiché è una percezione invisibile che risulta pericolosa proprio perché tale. I precedenti episodi di Bad Monkey ci hanno abituati ai giochi di potere tra i vari personaggi. Essi continuano ad avventurarsi lungo il confine tra ciò che pensano di controllare e ciò che (in realtà) li controlla. Una linea sottile e impercettibile che, improvvisamente, cambia del tutto le carte in tavola.

Quando i nostri protagonisti pensano di avere il controllo della situazione, ecco che si ritrovano vittime del caos e di giochi di potere più grandi di loro.

In questo episodio, come abbiamo accennato, le sorti dei protagonisti subiscono un cambiamento repentino. Il primo a subire gli abusi di potere è Andrew, poiché l’agente Mendez lo incrimina per l’omicidio di O’Peele. Come se ciò non bastasse, viene arrestato con il dito di Mr. Stripling aka Christopher in tasca. Vittima di un complesso gioco di accuse e di vendette, Andrew viene salvato da Rogelio, il quale riesce a dimostrare che le accuse contro di lui sono in realtà frutto di una falsa testimonianza estorta proprio da Mendez. Messo alle strette, il poliziotto decide di darsi alla fuga. Andrew, oltre ad essere scagionato da tutte le accuse, riesce a mettere in luce la corruzione e la malafede di Mendez. In Bad Monkey le sottili linee tra verità e inganno sono continuamente rimodellate e messe in discussione. E Andrew, anche se apparentemente sembra impossibilitato a uscire da questo limbo, in un modo o nell’altro riesce sempre a cavarsela.

Un altro personaggio che sembra sempre riuscire a scappare dalle conseguenze delle sue azioni è Bonnie. In questo episodio riusciamo a vedere il personaggio interpretato da Michelle Monaghan per più di qualche frame. La donna cerca rifugio nella casa d’infanzia di Andrew insieme a Cody, il suo ex studente. Bonnie ha un’improvvisa epifania, grazie alla quale realizza che è ben lontana dall’avere il controllo che pensava di esercitare. L’immaturità di Cody unita all’incontro con un lamantino, che sembra essere il simbolo di una presa di coscienza finalmente matura, in realtà la riconducono alla sua insicurezza, facendola nuovamente fuggire dalla responsabilità delle sue azioni. Un epilogo prevedibile che non poteva finire diversamente: dovremmo aspettare (presumibilmente) ancora un bel po’ prima di poter vedere la donna andare incontro alle conseguenze delle sue azioni.

I giochi di potere, come abbiamo detto, cambiano improvvisamente le carte in tavola.

bad monkey

Questo concetto vale anche per personaggi apparentemente intoccabili, come la Dragon Queen. Nel precedente episodio abbiamo avuto modo di conoscere meglio questa enigmatica figura, scoprendo che sotto la temibile e misteriosa facciata di sacerdotessa dell’isola si nasconde Grace, una ragazza come tante. In questo episodio la Dragon Queen riesce ad avere un colloquio faccia a faccia con Eve e Christopher (grazie a Egg, con il quale ha avviato un rapporto complesso). Nonostante la sua posizione dominante (che scopriamo essere costellata da truffe immobiliari e assicurative), la Dragon Queen viene rapita alla fine dell’episodio, dimostrando che nessuno è mai davvero al sicuro.

A nulla sono serviti gli avvertimenti e le velate minacce pronunciate durante la trattativa con Eve e Christopher (abbiamo scoperto la loro storia nel quarto episodio della serie). L’influenza della Dragon Queen, fino ad ora indiscussa all’interno dell’isola, crolla improvvisamente, segnando un punto di svolta inaspettato. Bad Monkey ci ha abituati fin dal primo episodio a diffidare da tutto ciò che pensiamo di sapere o riuscire a intuire, perché niente è mai come sembra. In un gioco di potere sempre più intricato e complesso, gli equilibri tra i vari personaggi diventano sempre più instabili e precari. Se perfino un personaggio come la potente e temibile Dragon Queen può essere messa fuori gioco, allora nessuno può essere più al sicuro. La sua vendetta, annunciata durante il colloquio con i due coniugi, non tarderà sicuramente ad arrivare. O almeno, questo è quello che possiamo presumere e che dobbiamo aspettare di vedere nel corso delle prossime puntate.

Il sesto episodio di Bad Monkey ci ha lasciati nuovamente con il fiato sospeso.

Il sottile filo che lega il destino dei protagonisti si assottiglia notevolmente e gli equilibri tra di loro sono sempre più instabili e precari. Una serie tv crime-comedy che rimane piacevole da guardare e che costruisce una trama sempre più inaspettata e complessa. Gli interrogativi che nascono nel corso di ogni puntata servono a mantenere vivo l’interesse dello spettatore, promettendo nuovi sviluppi nelle prossime puntate. Nonostante alcuni sviluppi risultino scontati e prevedibili (come l’arresto temporaneo di Andrew o l’ennesima fuga di Bonnie dalla giustizia), Bad Monkey si conferma un prodotto piacevole e ben scritto.