Sono passati più di due anni da quando abbiamo lasciato Madeline, Celeste, Jane, Bonnie e Renata su quella spiaggia. Il finale della prima stagione era perfetto (e noi ve l’abbiamo spiegato qui), quindi perché rinnovare una serie tv così completa? Dopo aver visto le prime puntate di Big Little Lies 2, però, possiamo affermare che è stata la scelta migliore.
Nonostante manchi il supporto cartaceo, la narrazione di Big Little Lies 2 si presenta come la naturale continuazione della prima stagione, senza forzature o snaturamenti. Ora che il focus non è più l’omicidio, la nuova regista Andrea Arnold si concentra sui vari personaggi, ci regala uno sguardo più empatico verso di loro, restituendoci in maniera autentica tutte le loro difficoltà e sentimenti.
Lo scopo di Big Little Lies 2 è evidente fin dalle prime puntate: raccontare come diverse tipologie femminili affrontano lo stesso trauma.
Bonnie è del tutto assente. Ha ucciso un uomo, è difficile accettarlo e nessuna delle altre donne sembra capire il suo dolore. Tutte lo hanno sepolto ed è la stessa Bonnie a ricordare a Madeline ciò in cui sono coinvolte.
Ho ucciso una persona, ricordi? È una cosa pesante. […] Se avessi detto la verità mi sarei sentita meglio ma tu hai detto che è scivolato e tutte hanno confermato la tua versione…
Il devastante danno che quella bugia sta avendo su Bonnie si riflette in ogni aspetto della sua vita quotidiana. Skye lo sente e teme che i suoi genitori vogliano divorziare. Non si fida a parlare con le Monterey Five. E come potrebbe dato il modo in cui l’hanno sempre stata trattata? Non parla con il marito che, disperato, chiama la madre di Bonnie, Elizabeth. Una donna piuttosto strana. Anche se il suo arrivo è controproducente, è l’unica che comprende che il problema della figlia è nato la sera della morte di Perry ed è disposta a parlarne.
Perché la verità che avrebbe liberato Bonnie è troppo complicata. Forse entrando nella stazione di polizia, si sarebbe pulita la coscienza. Ma non ora. Non siamo ancora al punto in cui Bonnie confessa. Forse ci arriveremo… o forse no.
Anche Madeline ha i suoi problemi. Abigail non vuole andare al college. Preferisce accettare un lavoro datole da una start-up che costruisce case per i poveri. E poi sua madre non c’è andata. Questo è esattamente il motivo per cui Madeline vuole che sua figlia ci vada. Lei si rammarica di non aver vissuto quell’esperienza e pensa che Abigal non abbia un futuro senza il college.
Per Madeline la famiglia è la cosa più importante, eppure ha tradito il marito. Questo le rinfaccia Abigail durante una lite. Non si è accorta che Ed stava entrando in cucina proprio in quel momento. Madeline tenta prima di sviare il discorso, poi si scusa e propone la terapia. Ormai per lui è finita
I due non sono mai stati in sintonia come coppia, si nascondono i segreti e lei non l’ha mai trattato come il suo compagno di vita. Ma sarà davvero finita?
Nella vita di Renata tutto girava per il verso giusto, soprattutto a livello professionale: era riuscita persino a ottenere la copertina di un’importante rivista statunitense. Poi Gordon è stato arrestato per frode e tutti i loro conti sono stati congelati.
E qui dobbiamo fare un applauso a Laura Dern. È riuscita a rendere al meglio la sua Renata, mixando perfettamente la disperazione alla pazzia e alla sicurezza. Memorabile quando ferma il traffico, infischiandosene dei clacson che suonano, mentre urla al marito tutta la sua rabbia, solo per andarlo poi a riprendere poco dopo. Quel “non sarò non ricca” è già storia.
Inoltre, ad arrestare Gordon è stata la stessa detective che indaga sul caso Perry. Che sia stata lei a dare all’FBI una dritta sull’uomo?
La morte di Perry è stata per Jane un sollievo. Ora, su quella spiaggia in cui correva nervosamente nella prima stagione di Big Little Lies, balla spensierata. Ha un nuovo lavoro, un possibile nuovo interesse amoroso e sta imparando ad affrontare i propri demoni. È bello vedere come il suo rapporto con Celeste sia così stretto. Celeste capisce quello che ha passato Jane, non la incolpa. Anzi, vorrebbe darle dei soldi perché spettano a Ziggy in qualità di figlio di Perry.
Jane chiede a Celeste se sia contenta della morte di Perry. “È complicato”, risponde.
Meritava di essere punito ma forse la morte non è un po’ troppo? I suoi figli sono rimasti senza un padre e lei senza un punto di riferimento. I suoi incubi controversi sono il riflesso della sua complicata verità. È una sopravvissuta agli abusi ma non riesce a dimenticare i bei ricordi. Nonostante tutto, lei amava suo marito.
Dalla terapista ammette di sentirsi responsabile per la morte del marito. Se lo avesse lasciato prima o non l’avesse lasciato quella notte, sarebbe ancora vivo. Si incolpa così come faceva per gli abusi di Perry. La terapista le fa notare che Perry continua a “punirla” anche da morto. La spinge a uscire ma per lei è un affronto nei confronti del marito.
La presenza di Mary Louise non l’aiuta. Lei non crede all’incidente, vuole la verità ma sa che non la otterrà da Celeste o da Madeline. Esilaranti le scene con quest’ultima, dove ammette di non fidarsi delle persone basse, dove si scusa ma in realtà è solo una provocazione. La passiva-aggressiva Mary Louise dice le cose come stanno, senza paura.
Certe volte è terrificante. Durante un pasto con Celeste e i gemelli, passa dal rimproverare i due per aver litigato a lodare il suo Perry. Non sopporta che i figli mediocri dei suoi amici sono vivi. Avrebbe solo voglia di urlare. E lo fa. Un urlo di rabbia e di dolore, spaventoso a tal punto da far tremare Celeste, i ragazzi e noi spettatori. “Il mio dolore è troppo forte per te?” ridacchia, chiedendosi perché Celeste non sia così arrabbiata come lei.
Scopre di avere un altro nipote. La verità non può più essere taciuta. Dopo che una Jane in lacrime, in una commovente scena, rivela tutto a Ziggy, Celeste fa lo stesso con i gemelli e Mary Louise. Quest’ultima non crede che Perry possa aver stuprato una ragazza o picchiato sua moglie. Come può una madre credere che suo figlio sia un mostro? Le sue parole sono dure e giura di andare alla polizia.
Ecco così che quelle verità sepolte non possono più essere nascoste. Del resto, il co-protagonista silenzioso di Big Little Lies, lo aveva annunciato. Quel mare, specchio dello stato d’animo delle protagoniste, ci ha fatto capire che le menzogne sarebbero venute a galla. È il momento di affrontare la realtà, smettendo di essere perfette ma prigioniere delle loro stesse bugie. Big Little Lies si dimostra allergico a quelle menzogne e sono sue figure come Elizabeth e Mary Louise a farcelo capire.