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Black Sails ha mostrato la sua anima più cinica

Black Sails
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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla 4×03 di Black Sails 

Nella tradizione marinara, il giro di chiglia era una punizione a cui venivano sottoposti marinai, pirati o comandanti negligenti rei di infrazioni gravi. Consisteva nel legare il colpevole ad una cima che dal parapetto su un lato della nave raggiungeva l’altro lato passando sotto la chiglia. Il punito doveva quindi resistere in apnea all’immersione forzata, tirato dagli altri marinai, strisciando lungo la carena, eventualmente ricoperta di denti di cane ed altre concrezioni. La velocità di trascinamento era influente sul tipo di sofferenza: con un tiraggio troppo veloce il condannato si sarebbe strofinato violentemente contro le taglienti concrezioni, mentre con un tiraggio troppo lento rischiava l’annegamento. Dopo aver visto il terzo episodio dell’ultima stagione di Black Sails, ci siamo fatti un’idea precisa di quanto fosse terribile questa pratica.

Se poi il povero malcapitato è uno dei protagonisti che pensavamo avrebbe animato le prossime settimane, lo stupore è l’unica, naturale conseguenza. Abbiamo vissuto dieci minuti di puro terrore, nei quali la triste fine del famigerato Barbanera si è alternata con lo sguardo glaciale di un inquietante Rogers, capace di incarnare in sé tutte le sfaccettature dello scontro finale tra le forze britanniche e i pirati caraibici (ne abbiamo parlato diffusamente nella recensione dei primi due episodi, la trovate qui). La 4×03 di Black Sails ha offerto tantissimi spunti sullo sviluppo di questa stagione, e il terribile gesto di Rogers è un’ottima base di partenza.

Black Sails

Quella a cui stiamo assistendo non è una guerra tra due mondi, ma una battaglia tra esseri umani che non si riconoscono l’un l’altro come tali. Per i pirati i britannici non sono altro che dei terribili colonizzatori che li privano della libertà, mentre per i britannici i pirati sono delle bestie da annientare. Se non approfondissimo la questione, le due fazioni sembrerebbero non aver alcun punto in comune, ma la realtà è un’altra: le storie degli schieramenti si incrociano continuamente in un’unica vita, privando spesso gli individui della lucidità necessaria per avere la meglio. L’ultimo atto di Black Sails è la sintetizzazione di un’importante pagina di storia in una mera lotta per la sopravvivenza, nella quale l’odore acre del sangue annebbia le menti fino ad annullare qualunque strategia.

Questo episodio, sontuoso nel suo sviluppo, l’ha evidenziato per l’ennesima volta. Le ombre dell’anima di Rogers sono emerse con la forza dirompente di uno spirito voglioso di vendicare la morte del fratello, a prescindere dalle conseguenze. Alla faccia delle migliori intenzioni originarie (vere o presunte che fossero), il governatore ha ammainato la bandiera della civilizzazione in nome di un impulso irrazionale profondamente umano, parlando la stessa lingua dei famigerati pirati. Il dialogo che aveva aperto l’episodio ci aveva detto tutto, o quasi: come era successo in occasione del meraviglioso season finale di un anno fa, un dialogo tra due personaggi affini ha fatto da cornice allo sviluppo degli eventi. Pensavamo che Rogers e Berringer avessero poco da condividere, un po’ come Flint con Silver: la realtà, invece, si è rivelata essere diametralmente opposta. Tuttavia, ora siamo sicuri di una cosa: ad ogni azione corrisponde una reazione, e ad ogni passo falso corrisponde un contrappasso.

L’exploit di Rogers è un disastro annunciato dal punto di vista strategico. Concentrare buona parte delle forze sull’agguato a Barbanera, Rackham e Anne ha abbassato notevolmente le difese di Nassau, e la riconquista portata a termine da Silver, Flint e Billy è una naturale conseguenza. Parallelamente, l’eccessiva spettacolarizzazione delle esecuzioni dei pirati catturati da parte di Berringer ha esposto oltremodo il comandante, condannandolo a morte certa dopo un’offensiva avversaria che, in altre condizioni, sarebbe stata facilmente arginabile. I due britannici hanno annullato il vantaggio strategico per colpa dell’istinto e il lato oscuro delle loro anime li ha assorbiti fatalmente.

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E dire che, da una parte e l’altra, sarebbe stato sufficiente ascoltare le donne. Max aveva messo in guardia Berringer, un po’ come Eleonor con Rogers e Anne con Rackham. Quando c’è una guerra di mezzo, rischiare è sempre necessario, ma esagerare è deleterio. Il piano di Eleonor per convincere i propri parenti a concedere un supporto fondamentale era perfetto, ma la vendetta messa in atto rischia di vanificare ogni sforzo. Allo stesso tempo, Max aveva messo in guardia il comandante, accecato invece dalla rabbia. Un po’ come Rackham, reso meno lucido dal carisma trascinante di Barbanera. Gli unici che hanno avuto l’arguzia di fidarsi fino in fondo delle intuizioni di una donna sono stati Flint e Silver, capaci di creare un’alleanza utilissima con la brillante Madi, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: Nassau è tornata in mano ai pirati, e il vantaggio strategico è ora dalla loro parte. Quanto durerà? Probabilmente poco, come sempre. Perché in Black Sails i capovolgimenti di fronte sono all’ordine del giorno, e questa guerra è appena iniziata. Nella speranza che nessuno intenda mettere in atto un altro giro di chiglia.

Antonio Casu 

Un saluto agli amici di Black Sails Italy, Black Sails – Italian fans e Black Sails Italia Fans