Ci sono Serie Tv in cui puoi permetterti di arrivare dopo le 21:45. Anche se arrivi alle 22:00, dopo aver digerito con calma, va bene. Capisci comunque quello che sta succedendo. Questo non è però il caso di Blackout – Vite Sospese 2. La fiction comincia infatti alle 21:45, ma alle 21:46 sono già subentrati sei nuovi personaggi, otto russi indispettiti e una nuova minaccia esterna raccontata in modo criptico attraverso sistemi di comunicazione che comunicano con sconosciuti e slittini che non portano da nessuna parte.
Blackout – Vite Sospese 2 è tornata su Rai Uno con un terzo appuntamento che sembra farci intendere che i russi della Serie Tv possano non soltanto minacciare l’incolumità della valle e del mondo, ma anche le magiche coppie formatesi sotto il caldo tetto dell’hotel rifugio 5 stelle su 5, l’unica oasi di benessere e relax in cui forse non metteremmo piede neanche con un’offerta paghi una notte e rimani gratis una settimana.
Insomma bello questo hotel, ma non ci vivremmo. Soprattutto se come vicini di stanza dobbiamo avere loro: gli Avengers della Valle del Vanoi. Personaggi che, tra una cosa e l’altra, s‘improvvisano medici alle prime armi riuscendo sempre a salvare anche chi cade dal parapendio, viene rapito da una donna minacciosa e torna con la testa aperta e divisa in due. Blackout – Vite Sospese 2 non vende sogni, ma solide guarigioni. Che il sistema sanitario italiano riparta da questa Fiction.
Blackout – Vite Sospese 2 racconterebbe, a quanto pare, un mondo distrutto. Ma le più grandi minacce non decidono di concentrarsi sulle metropoli, bensì su una valle in cui sono rimasti in 10
Più le cose vanno avanti, meno ne capiamo. In questo episodio di Blackout – Vite Sospese 2 nuove trame entrano in gioco, aprendo le porte anche al passato di una delle soccorritrici che noi chiameremo Matilda De Angelis per evidenti ragioni di somiglianza fisica. Come se non fossimo già abbastanza esauriti, stanchi e frustrati, Blackout – Vite Sospese 2 decide di confonderci ancora di più raccontando di passati che apparentemente non hanno alcun collegamento con la pensione anticipata che i protagonisti stanno vivendo. Tra sorelle perse, poliziotte criminali e un Mimmo Cesaroni che cerca di non fare la stessa fine di suo fratello Marco, la Fiction è oramai rientrata nel loop della sua precedente stagione, promettendo di andare avanti secondo la sola legge morale di Annalise Keating: non deve avere senso, deve sembrare solo un casino.
Come il volto di Piantaman – aka Lorenzo – suggerisce, dalla prima stagione di Blackout – Vite Sospese 2 sembrano passati praticamente dieci anni. Non si sa secondo quale sistema e artificio temporale Lorenzo sembri aver raggiunto l’età pensionabile mentre i bambini – se il posto lo consentisse – sembrerebbero pronti a pronunciare frasi come non è il freddo, ma è l’umidità. Insomma, tutto vuole dire che di anni ne sono passati almeno dieci: nella realtà dei fatti però è passato praticamente meno di un mese, ma la benzina nelle motoslitte non è ancora finita. Ma questo è un altro aspetto di cui abbiamo deciso di non preoccuparci più. Ci sentiamo bene così: totalmente assuefatti e arrendevoli.
In questo episodio un’altra teoria coniata da noi stessi è stata però confermata: la russa non è riuscita a sopravvivere e, casualmente, è stata anche l’unica a non aver raggiunto il lettino miracoloso. Nessuno si era preoccupato di avvisarla dei moderni marchingegni presenti nell’hotel, e così si è giocata l’opportunità di sopravvivere a qualsiasi costo come Darth Vader, abbandonando il campo dopo una sola puntata e mezzo passata in compagnia di Lorenzo, che di certo non spicca per carisma. Se chiedete a noi, il destino più crudele è toccato tutto alla nostra Natasha.
Un altro importante colpo di scena è avvenuto nel corso di questo terzo appuntamento: si sono accorti che il cibo comincia a scarseggiare. Per cercare di rendere la cosa più autentica possibile vediamo i personaggi mangiare raramente, come se si nutrissero di aria. Ma per uscire illeso e recuperare un l’energia dopo un coma, un pane con la mortazza te lo devi mangiare per forza. E questo lo saprà sicuramente il buon Giovanni che, intanto, sembra essere l’unico a cercare di capire come difendersi dagli attentatori seriali sparsi nella valle. L’unico a porre le domande giuste, come ad esempio per quale motivo un soccorritore parli di nascosto come se fosse un personaggio di Narcos.
Per tutto il resto, i personaggi di Blackout – Vite Sospese 2 fanno quel che possono. Si arrendono alla ricerca di un sopettato non appena questo scappa, anche se la valle in cui sono intrappolati è più piccola del nostro quartiere. Li lasciano andare come se questi fossero in procinto di nascondersi nelle più grandi metropoli del mondo, non capendo che basterebbe girare l’angolo per trovare chiunque vogliano trovare. Perché se tutto il mondo è paese, quella valle è tutta un condominio con vecchiette affacciate pronte a commentare le ultime del giorno annesse.
Vorremmo giungere alla fine di questo terzo appuntamento rivelandovi qualcosa. Dicendovi qualcosa di più. Vorremmo fare come abbiamo fatto con From, facendo teorie e scervellandoci insieme a voi su possibilità che più o meno hanno tutte le stesse possibilità di realizzazione. Ma non possiamo farlo, neanche stasera. Quel che sappiamo è che il buon Angelo ha avviato un elicottero, è partito e, dopo pochi minuti, questo è precipitato. Come è successo in quella prima puntata di Lost, solo che al posto della spiaggia troverà la neve. Al posto della fede di Locke l’inca**atura perenne di Marco. Al posto della razionalità di Jack l’esaurimento costante di Giovanni, l’ex serial killer che sta affrontando il percorso di fede simile a quello di Darth Vader.
Non è ancora finita, amici. Manca l’ultimo appuntamento prima della fine di questa seconda stagione di Blackout – Vite Sospese 2. Il sospetto che alla fine della stagione facciano come con la prima è tangibile. Due ultime puntate e, a venti minuti dalla fine, ancora persone che fanno entra ed esci dalla stanza con il lettino miracoloso. Ma, come due anni fa, noi avremo qualcosa di più grande a cui appigliarci. Qualcosa che riuscirà a darci la forza necessaria per affrontare tutto questo: l’inizio della settimana santa di Sanremo. Noi siamo già entrati nello spirito del mese: codice 01 se dopo Blackout – Vite Sospese 2 hai bisogno anche tu di un Beppe Vessicchio che ti diriga la vita.