ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Blanca 2 e sulla precedente stagione della serie Rai
Dopo sei puntate è giunta al termine la seconda stagione di Blanca, una delle serie più attese in casa Rai, che ha confermato le ottime impressioni del primo capitolo. Una sontuosa Maria Chiara Giannetta torna a vestire i panni della consulente della polizia non vedente, alle prese stavolta con un pericoloso bombarolo, mentre si trova a gestire il solito caos della sua vita, tra amori, responsabilità e crisi genitoriali. Blanca 2 alza ancora di più il tiro, forte di una prima stagione di grande effetto, puntando su tematiche spesso impegnative e osando con un intreccio complesso, che però risulta ben costruito ed efficace, capace di dare una forte impronta moderna alla produzione Rai.
La struttura scelta, quella degli episodi lunghi, premia l’approfondimento sui personaggi, con una trama orizzontale capace di dipanarsi in diverse direzioni, non andando mai a ledere quella verticale, ovvero il caso di puntata, accantonato solo nell’ultimo episodio per far spazio allo scontro finale con Polibomber. A conti fatti, dunque, Blanca 2 è un successo, al pari, e forse anche più, della prima stagione, e si conferma uno dei migliori prodotti del momento in casa Rai, che punta sulla modernità e viene ripagata della propria scommessa.
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Blanca 2 tra bombe e inganni
Come anticipato, la trama orizzontale occupa un ruolo di grande rilievo in Blanca 2, accompagnando la narrazione dal primo all’ultimo episodio. Questa seconda stagione della serie tv Rai ha la forma di un cerchio, che si apre con una bomba esplosa e si chiude con una bomba disinnescata. In mezzo ci sono tante cose: il triangolo amoroso tra Blanca, Sebastiano e Liguori, giunto in eredità dalla prima stagione, il delicato rapporto tra Blanca e sua madre e, di riflesso, quello tra la protagonista e Lucia, evidente riflesso del complesso genitoriale che ha accompagnato durante la sua crescita Blanca. Ci sono, ovviamente, anche i singoli casi di puntata, mai banali e incentrati pure su tematiche delicate, come ad esempio la tratta di esseri umani dal medio-oriente, oppure l’istinto suicida che può seguire la perdita della vista. I casi specifici hanno una struttura interessante, con una risoluzione mai banale, capace di tenere testa all’intensa trama orizzontale che, senza una valida cura del caso di puntata, avrebbe rischiato di fagocitare la narrazione.
Il grande tema di Blanca 2 sono, ovviamente, le bombe. La prima e l’ultima puntata sono incentrate sull’azione di Polibomber, questa figura terroristica le cui motivazioni restano nel mistero fino all’epilogo, e la cui ascesa sembra per gran parte della serie incontrastabile. Intorno al lavoro del dinamitardo viene costruito l’intreccio, che regala colpi di scena incredibili come ad esempio la scoperta del coinvolgimento della madre di Blanca, un plot twist davvero ammirevole. Questa rivelazione e la morte di Sebastiano sono, senza dubbio, i due momenti più intensi del racconto, insieme al finale che, in un crescendo di tensione, esalta la straordinaria sagacia di Blanca. Nella resa dei conti, la protagonista, con l’aiuto di sua madre che finalmente si è pentita delle sue azioni, riesce a beffare Polibomber, mettendo fine alla minaccia del bombarolo in una sequenza, quella della fontana, davvero ben riuscita.
Dal punto di vista personale, Blanca deve incassare una sonora sconfitta, a fronte però di una dolcissima vittoria. Dopo aver appreso che Liguori è in procinto di andare a vivere con Veronica, la consulente di polizia riaccoglie in casa Lucia, facendole capire il ruolo cruciale che ha nella sua vita. Non si consuma un nuovo strappo, Blanca non è sua madre e non rinuncia a sua “figlia” per abbracciare il proprio destino. Il lieto fine a livello genitoriale è arrivato, mentre per quello amoroso bisognerà attendere, probabilmente in una terza stagione che proporrà un nuovo triangolo amoroso, con Liguori nuovo vertice conteso da Blanca e Veronica.
Un colpo da novanta in casa Rai
Come anticipato, Blanca 2 ha consacrato la serie tv con Maria Chiara Giannetta come una delle migliori serie italiane del momento. Un vero e proprio colpo da novanta per la Rai, che opta per una narrazione fresca e moderna, capace di mescolare ironia e dramma, alternando toni e situazioni e mantenendo sempre ben fissa la propria rotta. Gran parte della forza della serie sta nella sua protagonista, un personaggio scritto alla perfezione e interpretato ancora meglio da una splendida Maria Chiara Giannetta, a mani basse ormai una delle stelle più luminose della scena italiana. Blanca è un uragano, una donna capace di vivere sentimenti fortissimi, di dare tutta se stessa per le proprie cause e di non affondare, anche quando la tempesta si fa particolarmente minacciosa, con la sua capacità, che a volte è un bene e altre è un male, di essere sempre in guerra. La ragazza è un grande esempio di forza e ostinazione, un mix di intelligenza, ironia e dolcezza, che restituisce un personaggio decisamente vincente
Un altro grande punto di forza della serie Rai sta nel modo in cui viene trattata la disabilità, su cui, come nella prima stagione, viene fatto un lavoro eccellente. Alla particolare attenzione con cui viene tratteggiata la cecità di Blanca, si accompagna anche una riflessione, calata nella quarta puntata, sui differenti modi con cui si può reagire alla disabilità. In questo episodio Blanca s’imbatte in un’altra ragazza cieca, che non ha preso bene l’incidente e si è buttata talmente giù da arrivare a pensare al suicidio. Un contraltare calzante, che illustra bene la complessità di questo scenario. Su questo tema viene posta una sensibilità davvero importante, bilanciata però dall’ironia con cui Blanca vive la propria cecità, che mostra una via per convivere con la disabilità. Un lavoro importante, che testimonia ancora una volta la volontà della serie Rai di trattare questioni spinose, senza alcuna paura.
L’altro grande tema di Blanca 2 è la costruzione dei rapporti materni. Questi sono costantemente al centro della scena: il più importante è sicuramente quello tra Blanca e sua madre, seguito da quello con Lucia, ma c’è anche quello tra Liguori e sua madre che occupa uno spazio considerevole. C’è un’attenzione particolare anche in questo senso, nel restituire tutte le complessità di un rapporto che può diventare anche burrascoso, ma che non perde mai la propria centralità nella vita delle persone. Ciò che funziona meno, invece, è con tutta probabilità il triangolo amoroso, mai troppo appassionante e oscurato da questioni più delicate e profonde. Vincente, su tutti i fronti, l’intreccio, altro grande punto di forza della serie Rai.
Il bilancio di Blanca 2, dunque, nel complesso è molto positivo. Puntando su una narrazione fresca e moderna, la Rai vince ancora una volta la sua scommessa, regalando una serie godibile e interessante, capace di emozionare, di far ridere e anche di far riflettere. Ci sono tantissime cose buone in Blanca, davvero, e l’esistenza di una serie del genere non può che essere una straordinaria notizia per la serialità italiana. Ora non resta che attendere il grande ritorno con la terza stagione.