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Castle Rock 1×06 – “Filter” non è stata come ci aspettavamo

Castle Rock
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Attenzione! Se non avete visto la 1×06 di Castle Rock evitate la lettura, o vi imbatterete in qualche spoiler!

È passata un’altra settimana ed è uscito un nuovo episodio. La volta scorsa (qui abbiamo parlato della 1×05) ci eravamo lasciati pieni di speranze, convinti che Castle Rock avrebbe finalmente ingranato la marcia giusta e ci avrebbe finalmente sbalorditi.

A rafforzare questa convinzione era stato il trailer di questo episodio, rilasciato qualche giorno fa e seguito da commenti sulla serie (qualcosa del genere era stato fatto anche con The Handmaid’s Tale). Secondo quanto dicevano in questo video, la prima stagione di Castle Rock è stata concepita un po’ come un libro, divisa in tre parti, con il quinto episodio che segnava la fine della prima. La speranza era quindi che la 1×06, come primo episodio della seconda parte (nonché seconda metà della stagione) desse un nuovo slancio alla storia.

Invece, dopo tutte le promesse che la scorsa puntata ci ha fatto, ci siamo ritrovati al punto di partenza. La narrazione rimane un po’ lenta, cosa probabilmente voluta fin dall’inizio come avevamo già detto, e quindi si potrebbe soprassedere. Ciò che non possiamo lasciar passare è che siamo tornati anche al veder succedere poco o nulla. La puntata è scandita da pochissimi eventi degni di nota. Ciò che accade nel frattempo sembra essere un girare in tondo un po’ senza meta in attesa del momento in cui far succedere qualcosa. Momenti, tra l’altro, un po’ mal gestiti.

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Pangborn, dopo la promessa del ragazzo di aiutare Ruth, fa tutto ciò che questo gli chiede. Henry continua a cercare la verità sul suo passato,imbattendosi in due strani individui. Ruth torna a casa dopo il ricovero e il ragazzo entra all’ospedale psichiatrico di Juniper Hill.

Partiamo da Pangborn: da personaggio abbastanza forte si è tramutato – in questo episodio – in una specie di tirapiedi. Obbedisce ciecamente a ciò che il ragazzo gli ordina di fare, ponendo poche domande e agendo abbastanza stupidamente. Possiamo anche capire la disperazione per la donna che ama, ma il cambiamento è forse troppo repentino.

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La parte che riguarda Henry è forse la più ricca di avvenimenti, eppure non ci entusiasma quanto dovrebbe. I frammenti di ricordi che gli tornano in mente aumentano, in special modo dopo aver visto un video di quando era bambino. Ricorda di alcune passeggiate nel bosco, con suo padre che gli chiedeva se sentisse qualcosa.

C’è stato poi l’arrivo a Castle Rock di suo figlio Wendell, fatto passare un po’ così, sotto silenzio. C’è stata la rivelazione di Molly: questo è un altro punto dolente, perché avrebbe potuto essere un momento importante.

Invece la rivelazione è stata fatta all’improvviso, senza la minima preparazione, senza il minimo pathos, spiattellata in maniera poco credibile e decisamente confusa. Per un dettaglio così grosso sul ruolo di Henry nella morte del padre si poteva fare molto meglio.

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Leggermente migliore la parte in cui Henry incontra Odin e Willie. Il primo, più anziano ed evidentemente sordo, racconta di aver conosciuto il padre di Henry che, come loro, andava nel bosco per ascoltare ciò che Odin chiama Scisma. Matthew Deaver la chiamava Voce di Dio. Per Henry è il fischio che sente nelle orecchie. Per perfezionarsi e poter ascoltare lo Scisma, Odin è arrivato a compiere atti estremi. Ha anche costruito il “Filtro“, una camera insonorizzata ideata dal padre di Henry per poter meglio recepire la verità trasmessa dallo Scisma. Odin vi chiuderà dentro Henry, che verrà assordato e tramortito dal rumore e dalle immagini che lo travolgeranno.

Anche qui le emozioni che ci vengono trasmesse non sono forse proprio quelle che si aveva intenzione di dare, ma almeno si è riusciti a produrre quel pizzico di inquietudine e follia che sono mancati fino a ora. Sempre collegato a questa parte dell’episodio sorge un dubbio: Odin sembra essere impazzito per via dello Scisma.

Possibile che anche il direttore Lacy fosse uno di coloro che riescono a sentirlo? L’uomo affermava di aver catturato il ragazzo perché Dio gli aveva detto come farlo e, ricordiamocelo, Matthew Deaver credeva che quel suono fosse la voce di Dio.

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Veniamo agli altri due personaggi. Ruth, come dicevamo, torna dall’ospedale. Dopo il ricovero sembra spenta e disorientata. Non si può fare a meno di provare tenerezza per lei, specialmente dopo aver capito cosa fa con i pezzi degli scacchi che rimuove dalla custodia. Li sparge per casa come punti di riferimento. Queste pedine sono l’ultimo baluardo di una donna la cui memoria sta andando in frantumi.

Infine, il ragazzo. Per quasi tutto il tempo che lo vediamo si limita a essere inquietante come al solito. Henry lo porta a Juniper Hill (e con questo, dopo Shawshank, il tour delle strutture istituzionali di King è completo), da cui scapperà grazie a un incendio – di cui sentiamo nell’autoradio di Pangborn – che causa probabilmente lui stesso. Quando Pangborn torna a Castle Rock trova il ragazzo fuori casa di Ruth, sporco di sangue. Dalle parole che dice all’ex sceriffo capiamo che per tutto l’episodio non ha fatto altro che fargli perdere tempo per punirlo di averlo lasciato nell’auto di Lacy.

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Pangborn entra di corsa in casa, angosciato per Ruth. Non sappiamo cosa le sia successo perché l’episodio si conclude prima di mostrarcelo, ma la casa è un disastro. C’è sangue ovunque ed è tutto distrutto. Il caos che regna e il giradischi inceppato contribuiscono a creare ansia per il destino della donna, eppure anche qui qualcosa è andato storto.

Il momento ha in sé una carica emotiva, ma non sconvolge come dovrebbe. A differenza della rivelazione di Molly più indietro, questo momento ha avuto un minimo di preparazione – il momento in cui Ruth vede il ragazzo entrare in casa sua – che però non è stata sufficiente. L’impressione è che si volesse creare un crescendo nell’arco dell’episodio che portasse a un’esplosione finale, senza però riuscirci davvero. Rimane un senso d’incompiutezza, di latente delusione. Manca qualcosa. Ci troviamo lì alla fine della puntata a chiedere di avere qualcosa in più. Perché quel che abbiamo avuto fino a ora non basta, non quando mancano quattro episodi alla fine.

Nella 1×07 di Castle Rock dovremmo scoprire cosa è successo a Ruth. È possibile che vedremo anche (e finalmente) il ragazzo in azione. Speriamo che la serie si riprenda e ingrani definitivamente, dandoci infine le soddisfazioni che ci aspettiamo.

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