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Castle Rock 1×08 – “Past Perfect” ci riporta (forse) sulla strada giusta

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Attenzione! Se non avete visto la 1×08 di Castle Rock evitate la lettura, o vi imbatterete in qualche spoiler!

Ci siamo. Il finale di Castle Rock si avvicina e finalmente inizia a sentirsi. Tra il sesto e il settimo episodio, collegati tra loro dallo stesso arco temporale, qualcosa si è sbloccato. Gli equilibri si spostano, si svelano dettagli insospettabili e iniziano ad accadere cose in cui ormai quasi perdevamo la speranza.

Partiamo da Henry. Alla fine della 1×06 lo avevamo lasciato rinchiuso nel Filtro, sopraffatto dalle visioni causate dallo Scisma. È lì che è rimasto tutta la notte ed è Molly che, avendo percepito la sua situazione, lo ritrova e lo porta in salvo. Quando Henry torna a casa e trova il ragazzo di Shawshank, inizia a capire che qualcosa non va. Il giovane lo conduce al capanno in giardino, dove gli mostra il corpo di Pangborn e spiega a modo suo cosa è successo la notte precedente. Iniziamo a capire, in questi minuti, cose che prima erano rimaste incerte.

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Do you hear it? You do? Finally. We have to go… We have to go to the woods…

Il ragazzo chiede a Henry se lo senta, riferendosi chiaramente allo Scisma. Di fronte all’espressione di Henry capisce quale sia la risposta e sembra in qualche modo rianimato. Sa qualcosa, qualcosa riguardo a questo rumore di cui il ragazzo è ancora all’oscuro, e sembra che fosse solo in attesa del momento in cui l’altro potesse essere pronto. Di fronte al rifiuto di Henry di seguirlo nel bosco ci arriva un dettaglio inaspettato.

I waited for you. I waited for 27 years. I rescued you from that basement, and I didn’t ask for any of this!

Non solo per la prima volta fa riferimento in prima persona ai 27 anni passati dalla sua cattura, ma ammette di essere stato lui a salvare Henry dallo scantinato in cui era stato rinchiuso e di essersi ritrovato in cambio in un mare di guai di cui avrebbe fatto volentieri a meno.

Che fosse in qualche modo coinvolto con la sparizione di Henry possiamo dire che ce lo aspettavamo, ma che lo fosse  invece con la sua liberazione? Questa notizia ci prende decisamente in contropiede, più o meno come Castle Rock ha fatto fin dall’inizio, facendoci pensare a una cosa per poi sorprenderci con l’esatto opposto. E lasciandoci sempre a chiedere invano di saperne di più, perché come al solito quando sembra aprirsi uno spiraglio nel mistero, questo si richiude subito come una porta sbattuta in faccia. Nello specifico, qui la porta è quella del capanno che si chiude dietro il ragazzo che, prima di poter dire altro, fugge per evitare gli sceriffi arrivati sul posto.

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Qualcosa che ormai non ci aspettavamo più è infine arrivato grazie ai due nuovi cittadini di Castle Rock, Gordon e Lilith. I due acquistano la casa dell’ex direttore Lacy e aprono un Bed & Breakfast che sfrutta la lunga storia di sangue della cittadina. Grazie a loro vediamo finalmente senza filtri, cosa Castle Rock faccia ai propri abitanti.

Nella coppia ci sono tensioni per un tradimento della donna nei confronti del marito.

Nella primissima scena dell’episodio ci viene mostrato Gordon che aggredisce l’uomo con cui sua moglie è andata a letto, e siamo abbastanza sicuri che questo avvenimento sia seguente alla prima visita fatta dalla coppia alla casa che hanno poi acquistato. In particolar modo, seguente al momento in cui l’uomo ha visto il quadro raffigurante Castle Lake. Poi una coppia prenota una stanza nel loro B&B e Gordon, dopo essere venuto a sapere che quella dei due è una relazione extraconiugale, in preda a una sorta di trance omicida si introduce in camera loro in piena notte e li massacra.

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I don’t know what came over me. I’m not a murderer!

Compie l’atto quasi senza rendersene conto, spinto da una forza che non comprende. La moglie lo supporta, assicurandogli che tra loro sarà come se ciò non fosse mai accaduto, e lo aiuta a sbarazzarsi dei corpi. I due rimangono tuttavia coi nervi a fior di pelle. Mentre si liberavano dei cadaveri della coppia è arrivata Jackie, insospettita dal loro atteggiamento scostante.

A peggiorare le cose arriva Henry che si introduce in quella che era la casa dell’ex direttore del carcere. Vuole scoprire il contenuto dello scantinato nel quale la vedova Lacy gli ha impedito di entrare per capire qualcosa di più sul ragazzo di Shawshank e la sua età. Si imbatte così in una serie di dipinti con lo stesso soggetto fatti a distanza di anni, trovando conferma a un’idea impossibile. Si imbatte, però, anche in Gordon e Lilith, che cercano di ucciderlo. Viene salvato da Jackie, rimasta nei paraggi per controllare i coniugi.

La scena è frenetica e ad alta tensione, degna di un vero horror e – finalmente – delle aspettative che nutrivamo su Castle Rock.

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I guai per Henry continuano ad aumentare e sembrano decisamente lontani dall’essere finiti. Da quando è tornato è stato al centro di un turbine di sangue: la sparatoria a Shawshank, la morte di Pangborn, quella di Odin Branch – sebbene non ne sia ancora a conoscenza – e ora in maniera diretta le morti di Gordon e Lilith. Inoltre suo figlio sembra sentire lo stesso suono che sente lui, e sua madre, andando in giro disorientata e confusa dopo la morte del suo Alan, lo preoccupa facendolo partire in fretta e furia dalla scena del crimine sulla quale avrebbe dovuto rimanere come sospettato.

A tutto ciò, possiamo tranquillamente aggiungere l’interesse che il ragazzo prova per lui. Interesse per il quale Henry sembra non sia ancora pronto. È il ragazzo stesso a confessarlo a Molly – che lo trova in quella che era casa sua da ragazzina – dicendole poi che lei può aiutarlo. Le dice tutto ciò che sa su di lei – cioè più o meno tutto – affermando di saperlo perché lui c’era. Sa anche qualcosa che lascia di stucco persino lei.

Out there, in the woods… That’s where you died.

Panico. Confusione. Che vuol dire? Sguardi intensi, eee… L’episodio finisce. Ovviamente. A un buon cliffhanger non si dice mai di no. Con questo episodio Castle Rock mantiene un buon passo e rispetta le aspettative che, dopo la delusione del sesto episodio, erano tornate ad alzarsi col settimo, di cui Ruth è stata protagonista assoluta. Il ritmo è stato sufficientemente serrato e ben tenuto, e siamo rimasti nuovamente con più interrogativi di quando abbiamo iniziato. Attendiamo con ansia la prossima puntata.

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