Chilling Adventures Of Sabrina è definitivamente giunta al termine. La quarta e ultima stagione è stata una delle più attese sulla piattaforma Netflix e portava con sé una grossa responsabilità: la chiusura definitiva del cerchio delle Spellman, del futuro della congrega e dalla magia. Le aspettative erano alte e – ve lo diciamo fin da subito – sono state rispettate. Nonostante la partenza un po’ lenta della prima puntata, il resto delle sette puntate fatica ad annoiare o stancare. Tutto viene gestito con il massimo dinamismo e il personaggio di Sabrina, finalmente, riuscirà a fare quel passo rivoluzionario che avevamo bisogno di vedere.
Si, Chilling Adventures Of Sabrina è finita decisamente con il botto. Ma cosa ha contraddistinto questa stagione da tutte le altre? Cosa ha fatto veramente la differenza?
Otto episodi da un’ora ciascuno: questo è lo spazio che è servito per arrivare a un epilogo che non ci saremmo mai aspettati. Nel mezzo di questa stagione accadono un’infinità di cose e i nemici sembrano non voler mai finire ma tutto, o quasi, – in qualche modo – riesce a trovare il giusto spazio. Non fraintendeteci: niente è perfetto e questa serie non fa eccezione alla regola, ma il salto di qualità è stato più che notevole ed è giusto iniziare proprio da qui, per i demeriti avremo tempo dopo.
In quest’ultima stagione avremo a che fare con una versione di Chilling Adventures Of Sabrina molto più oscura e terrificante. Fin dalla prima stagione questa storia è stata caratterizzata da toni cupi e forti, ma la sensazione che si avrà di fronte all’epilogo sarà nettamente diversa rispetto a quella avuta nelle altre: sembra quasi che il processo di oscurità e terrore arrivi del tutto al compimento, dandoci in pasto una versione splatter della storia che non si cura di alcuna omissione fornendoci ali spezzate, bagni di sangue, voci inquietanti e l’oscurità come centro di tutte le cose.
Proprio a proposito di questo è apparsa particolarmente interessante la scelta di dedicare ogni puntata a un punto diverso che però – in maniera lineare – riesce a legarsi particolarmente bene con la trama centrale della storia. Ma andiamo con ordine: cosa accade in questa stagione?
Tutto inizia in maniera calma: Greendale è avvolta nella pace e i pericoli sono solo ricordi lontani e lo sono talmente tanto da costringere Sabrina – che si sente abbandonata dal suo gruppo di amici concentrato nelle proprie relazioni – a inventarsene uno. Ma la pace inizia ad affievolirsi già a metà del pilot e ci fa fare la conoscenza di strani minatori, che scopriremo essere il primo nemico da affrontare frutto delle terribili intenzioni di Padre Blackwood di incastrare Sabrina una volta e per tutte. L’antagonista per eccellenza – come vedremo con l’andare avanti degli episodi – metterà in scena gli orrori di Eldritch che non saranno altro che un processo per arrivare all’entità più devastante, quella del vuoto. Ma andiamo per ordine.
Sabrina, nel corso delle puntate dovrà vedersela con questi orrori che prendono il nome di: Minatori Spettrali, Non Invitato, Il Perverso, I Ritornati, L’eterno e Il Vuoto e verranno divisi puntata per puntata. Questa suddivisione è riuscita a rendere ogni puntata diversa dalle altre e ha reso la visione particolarmente dinamica, necessaria allo show per non cadere nel tranello della noia. La linearità della trama c’è, ma viene condita da apparizioni e eventi diversi gestiti per la maggior parte con estrema semplicità: i primi orrori vengono affrontati quasi facilmente – sembra tutto troppo semplice – e questo ci porta a chiederci sempre quando arriverà il punto di non ritorno, quando accadrà la vera catastrofe.
Il tocco horror dello show viene retto da ognuno di questi antagonisti che si presentano sempre sotto forma di individui inquietanti fin dall’apparenza: maschere a gas, morti risorti, creature viscide e facce deformate. Tutto in questa stagione invoca l’horror e i momenti splatter ricordano bene lo stesso stile di film come Venerdì 13, come avremo modo di vedere con l’avvento della band killer satanica che – tramite l’orrore dei Ritornati – ucciderà alcuni studenti della scuola in maniera brutale.
E la tragedia a un certo punto arriva e viene annunciata proprio con il sesto orrore: L’eterno.
Il sesto orrore – L’Eterno – sarà uno dei più disastrosi e vedrà Stella Del Mattino morire in universo parallelo in cui tutti recitano una parte nella Serie Tv ispirata alla vita di Sabrina Spellman, in cui il vero protagonista sarà Salem (i più nostalgici – come noi – saranno felici di risentire la sua voce e le sue battute unite anche all’arrivo delle vere zie di Sabrina!)
La morte di Stella Del Mattino apparirà inevitabile all’interno della storia: le due Sabrina, infatti, non possono coesistere insieme nello stesso universo: questo non farebbe altro che far scontrare i due cosmi. L’unica soluzione quindi sarà mandare la Regina Degli Inferi nel mondo parallelo, cosa che si concluderà con una vera e propria tragedia seguita da niente poco di meno che dall’arrivo del Vuoto, l’ultimo orrore di Eldritch. Sabrina lo imprigionerà dentro di sé diventando una minaccia per tutti, cosa che la porterà a sacrificarsi e morire.
La morte di Sabrina Spellman era l’epilogo che nessuno si aspettava ma che – forse – è riuscito a dare un tocco in più al finale della serie.
Questa stagione ci mette di fronte a un’oscurità che sembra crescere di pari passo con l’emotività della Spellman, giunta a un momento di profonda crisi personale in cui non riesce più a comprendere chi sia davvero. La sua vulnerabilità sarà al massimo della forza ma questo – come vedremo – non sarà in alcun modo un freno. La protagonista che abbiamo di fronte è più forte: ogni dubbio su sé stessa la porta a dare di più e la morte straziante di Stella Del Mattino riesce a darle quella voglia di rivincita e forza per chi le sta intorno e lotta insieme a lei costantemente.
Questa stagione è a tutti gli effetti quello che possiamo definire un degno finale. I toni decisamente più dark hanno aiutato Chilling Adventures Of Sabrina a fare un salto di qualità importante rendendola una storia oscura a tutti gli effetti ma mai pesante, di conseguenza possiamo affermare che il giusto equilibrio sia stato trovato. La morte di Sabrina è stata una scelta drastica ma è servita per affermare l’oscurità raggiunta in questa stagione: non sempre il bene vince come vogliamo noi, ha modi diversi di compiersi. Sabrina – giunta al termine di un processo introspettivo fondamentale – è riuscita a comprendere questo aspetto in pieno, soprattutto dopo la prematura morte di Stella Del Mattino che pare essere – a questo punto – il punto di svolta fondamentale nella vita della Spellman. Vedere la sua versione infernale morire smuove dentro la protagonista una definitiva responsabilità: deve proteggerli tutti, e vendicare la Regina.
Nicholas – proprio come la sua amata – in questa stagione cresce e riesce a regalarci una parte di lui impeccabile prendendo finalmente parte alla storia in maniera funzionale e chiara annullando quell’alone di mistero che lo ha sempre travolto, ma lo stesso non possiamo dire di altri personaggi.
Si, dopo una serie di lusinghe dobbiamo passare alla parte più critica della serie ma vi avvisiamo: sarà decisamente più breve, perché le cose andate storte sono davvero poche. Stiamo parlando di loro: Lucifero e Harvey.
Il Re Degli Inferi è sempre stato un personaggio estremamente interessante. Quello che ci è parso imperdonabile è il poco spazio che gli è stato concesso. Scegliere di infilarlo a casaccio in così poche scene per poi concedergli un finale così breve e veloce è stato davvero troppo da sopportare. Le possibilità di ribellione da parte di Lucifero erano infinite, ma sono state ridotte a un momento durato tre minuti utilizzato solo da collant per confermare l’orrore del Vuoto dentro Sabrina: vediamo infatti sparire il suo esercito a seguito del potere della Spellman, e lui – così – volatilizzarsi per poi essere messo K.O da Lilith in due secondi. Tutto questo è parso davvero troppo frettoloso per un personaggio così intelligente e non ha fatto altro che sminuirlo. Lucifero non era solo il Re Degli Inferi ma anche il padre di Stella Del Mattino. Peccato che gli autori sembrano esserselo dimenticato. Quello che gli hanno concesso è stata una voce di corridoio da parte di Lilith e una vendetta frettolosa non andata a segno nei confronti di Sabrina. Perché tutta questa indifferenza nei confronti di un personaggio che ha retto le stagioni precedenti?
La stessa cosa possiamo dire di Harvey, personaggio che in realtà non ha mai convinto dall’inizio. Quello che però abbiamo spesso sperato era che in qualche modo potesse crescere, affermarsi o fare un salto di qualità ma anche nell’epilogo non presenta una propria individualità: chi è davvero Harvey? Siamo giunti alla fine, e ancora non lo sappiamo. Tutto il resto dei personaggi lo conosciamo, sappiamo chi realmente sia ma questa sorte sembra non voler mai toccare l’ex ragazzo di Sabrina, il cui rapporto è diventato anonimo dall’oggi al domani. La terza stagione sembrava promettere a tutti gli effetti un triangolo nella vita della protagonista (qui troverete le parole in merito di Roberto Aguirre-Sacasa, creatore e showrunner) che era apparsa confusa di fronte a Nicholas e Harvey, ma questa cosa non viene minimamente menzionata e così – letteralmente dal nulla – la streghetta e Harvey forse si dicono tre parole in tutta la stagione, trattandosi a malapena da conoscenti. Sembra che in qualche modo gli sceneggiatori se ne siano dimenticati, e questo non è altro che un’ennesima conferma: Harvey è uno dei protagonisti, si, ma è un buco nell’acqua. Bisognava, forse, rifarlo da capo per concedergli uno spazio dignitoso all’interno della trama.
Chilling Adventures Of Sabrina è un viaggio ufficialmente arrivato a destinazione. L’atterraggio è stato emotivamente devastante – sicuramente non eravamo pronti a questa drammaticità – ma necessario per portare a termine l’oscurità che si era annunciata fin dalla prima stagione. In maniera estrema, Sabrina ci ha lasciati letteralmente ma lo ha fatto bene riuscendo a portare un’atmosfera nuova, vulnerabile ma forte, oscura ma con una parvenza di luce interiore all’interno della serie. Ed è per questo motivo che, senza dubbio, questo finale a noi è piaciuto proprio tanto.
Chilling Adventures Of Sabrina non è perfetta ma ha fatto del suo meglio per cercare di esserlo. Nonostante tutto è riuscita a portare a casa un lavoro che ha dato una fine e ha chiuso completamente il cerchio. Non abbiamo più domande da porci: le sorti di Sabrina Spellman sono state decise definitivamente in maniera lineare e chiara, e questo – dopo la cancellazione improvvisa – non era per niente scontato.