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Desperate Housewives 1×01 – Un pilot irresistibile

Desperate Housewives
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Vi portiamo con noi all’interno di alcuni tra i momenti più significativi della storia recente e passata delle Serie Tv con le nostre recensioni ‘a posteriori’ di alcune puntate. Oggi è il turno della 1×01 di Desperate Housewives, una serie che oggi compie 20 anni.

Un pulmino giallo, che potrebbe tranquillamente essere uno scuolabus come ne abbiamo visti in mille film e telefilm americani, percorre una doppia curva in un quartiere residenziale. Ai lati della strada, bellissime case, giardini curatissimi delimitati da bianche ringhiere e alberi rigogliosi incorniciano quello che sembra il quadro di una splendente mattinata della provincia statunitense. Qualcuno spinge un passeggino. Qualcun altro porta a passeggio il cane. Una lussuosa automobile grigia attraversa la strada. Accanto ad essa, una donna fa jogging nella sua perfetta tuta rosa (è Gabrielle Solis, ma noi ancora non lo sappiamo). La telecamera la segue, mentre costeggia a ritmo di corsa una casa dall’ingresso elegante. Si apre la porta dell’abitazione ed esce la sua inquilina, che capiamo essere la voce narrante. È una donna vestita di bianco, che tiene in mano una cesta da giardinaggio. Si abbassa con grazia e coglie un fiore lilla dall’aiuola del suo giardino. Lo avvicina al volto. Ne respira il profumo. È sua la voce che ci guida in questa storia. È lei che ci accoglie e ci accompagna, come una perfetta padrona di casa, in Wisteria Lane ed è con lei che “entriamo” in Desperate Housewives. Si tratta di Mary Alice Young. Ed è morta.

“Mi chiamo Mary Alice Young. Oggi, quando leggerete il giornale, forse troverete un articolo sull’insolita giornata che ho avuto la settimana scorsa. Normalmente non c’è nulla nella mia vita che faccia notizia, ma giovedì scorso le cose sono cambiate. Naturalmente tutto sembrava normale all’inizio: ho preparato la colazione per la mia famiglia, ho sbrigato le faccende di casa, ho completato i miei lavoretti, ho fatto le mie commissioni. In verità, ho trascorso la giornata come trascorrevo tutte le altre: lustrando in silenzio la routine della mia vita finché brillasse di perfezione. Per questo mi ha stupita la mia decisione di aprire l’armadio del corridoio, e prendere un revolver che non era mai stato usato. Il mio corpo è stato rinvenuto dalla mia vicina, la signora Martha Huber, allarmata da uno strano scoppio. Al culmine della sua curiosità, la signora Huber cercava un motivo per venire da me senza preavviso. Vincendo l’esitazione iniziale, ha deciso di restituirmi il frullatore che aveva preso in prestito sei mesi prima.”

Voce narrante di Mary Alice Young

È con questo espediente che Desperate Housewives, già nella sua prima scena, ci conquista. In questo breve lasso di tempo (2 minuti e 33 secondi), che poi è quello che occupa il monologo di apertura nella sua interezza, l’episodio pilota reca in sé buona parte degli ingredienti che rendono questa serie irresistibile. 

“La mia vicina! Credo che le abbiano sparato! C’è sangue ovunque! Sì, dovete mandare un’ambulanza! Dovete mandare subito un’ambulanza!”, dice Martha Huber al telefono. “Per un attimo la signora Huber è rimasta immobile nella sua cucina, addolorata per questa tragedia senza senso. Ma… solo per un attimo. Se c’era una cosa per cui la signora Huber era nota era saper cogliere il lato positivo delle cose.”, aggiunge la voce narrante di Mary Alice mentre la telecamera ci mostra la vicina di casa che riattacca la cornetta del telefono per poi avvicinarsi a un frullatore da cui stacca l’etichetta che recita: “PROPRIETÀ DI MARY ALICE YOUNG” e lo mette in un armadietto di cui chiude le ante con evidente soddisfazione. 

Con un’analisi retrospettiva potremmo dire che in questa spicciolata di secondi si condensa l’essenza della serie. Mistero che si mescola con commedia, con satira, con soap-opera. Un mix che non seduce chiunque, ma se lo fa, è letale.

Il primo episodio di Desperate Housewives potrebbe essere dunque considerato un perfetto biglietto da visita. Dopo pochi minuti sappiamo che la voce narrante – Mary Alice Young – si è uccisa, ma ancora non sappiamo perché l’abbia fatto. 

Amazon Prime Video, Desperate Housewives

Questo è il primo ingrediente fondamentale della serie tv targata ABC. In tutte le otto stagioni che compongono il telefilm con protagoniste donne più longevo della storia seriale, infatti, c’è un mistero che conferisce alla visione un retrogusto noir. Senza volerci addentrare in paragoni o riferimenti rischiosi, possiamo tuttavia notare come Desperate Housewives abbia in qualche modo raccolto una parte dell’eredità di quel capolavoro seriale che è Twin Peaks. Lo fa nel delineare uno spaccato della vita in un’immaginaria cittadina americana, nella già citata commistione di generi, nell’atmosfera di inquietudine che è sottesa alla narrazione, centrale nell’opera di Lynch, ben più lieve in quella di Marc Cherry, ma, in entrambi i casi, indelebile.

Immediatamente dopo la scena d’apertura, ci si presentano le vere protagoniste della serie, cioè le vicine e forse le più care amiche di Mary Alice. 

Ognuna di loro rappresenta uno specifico tipo di donna, di primo acchito anche un po’ stereotipato. Tuttavia, nel corso degli episodi e delle stagioni, le protagoniste si mostreranno nella loro forma prismatica e stratificata, mantenendo solo come cornice i cliché iniziali.

Susan Mayer è un’illustratrice e una donna divorziata (il marito l’ha tradita con la sua segretaria), con una figlia adolescente ben più matura di lei, sbadata ai limiti del possibile, che combina guai ogni volta che prende un’iniziativa e che, proprio alla veglia funebre dell’amica, incontra e s’innamora perdutamente del nuovo vicino di casa: l’affascinante idraulico Mike Delfino. 

Lynette Scavo era una pubblicitaria di successo, prima di mollare il lavoro per occuparsi incessantemente dei suoi quattro figli (delle pesti di prima categoria!), mentre il marito Tom si assenta spesso da casa per motivi lavorativi.

Bree Van de Kamp non ha un capello fuori posto. Quando pensi a una donna perfetta, così perfetta da sembrare finta, immagini lei. Di questa perfezione sono però stanchi i figli Andrew e Danielle, e, ancora di più, il marito Rex. I Van de Kamp sembrano la famiglia del Mulino Bianco in salsa americana, ma nel silenzio delle mura domestiche, la verità è un’altra.

Gabrielle Solis è molto avvenente e sensuale. È sposata con Carlos, un uomo ricchissimo e arrogante, che pensa così tanto agli affari da non rendersi conto che sua moglie ha una relazione clandestina con il giovanissimo giardiniere.

Serie Tv

Lo sviluppo dell’episodio pilota ci mostra quanto incasinate siano le vite delle protagoniste. 

Susan non è la sola interessata a Mike, se lo contende con Edie Britt, che gode della fama di mangiatrice di uomini. Convinta che i due stiano consumando una notte di passione, la goffa illustratrice si intrufola nell’abitazione della sua acerrima nemica dandole accidentalmente fuoco, salvo poi scoprire che Edie non si stava intrattenendo con Mike. Gabrielle si ritrova ad escogitare un sotterfugio per fuggire da una festa e tagliare l’erba del proprio giardino per evitare che Carlos licenzi il suo amante. Lynette abbandona la veglia funebre dell’amica perché i figli hanno ben pensato di fare un bagno in piscina in un momento tanto inappropriato e si scontra con il marito Tom per la gestione della vita familiare. Bree uccide quasi il marito servendogli un piatto pieno di cipolle alle quali lui è allergico dopo aver appreso la volontà di Rex di divorziare stremato dall’esasperata e finta perfezione in cui la donna vuole far vivere la sua famiglia. 

L’alternarsi di queste vicende, ognuna avvincente a modo suo, conferisce alla narrazione un ritmo che permette allo spettatore di goderne appieno.

L’episodio si conclude con la ripresa del mistero che lo ha aperto. Zach, il figlio adolescente di Mary Alice, svegliatosi nel cuore della notte sorprende il padre dissotterrare un baule dalla piscina. Cosa era nascosto sotto il fondo?

L’indomani le quattro protagoniste stanno sistemando gli effetti personali dell’amica defunta quando scoprono una lettera sospetta: “So quello che hai fatto, mi dà la nausea, dirò tutto”. 

Con questo cliffhanger, che si va a sommare ai finali lasciati sospesi nelle storie personali delle casalinghe disperate, termina un pilot veramente formidabile che apre la porta alla visione di una delle serie tv più godibili che ci siano mai state presentate.