Il mondo del crime si dimostra essere quasi sempre una garanzia per la piattaforma streaming Netflix che ha deciso di cominciare il suo 2024 con produzioni che hanno immediatamente preso posto nella Top 10 delle Serie Tv più viste. Tra queste sorprese spicca Detective Forst, una produzione crime che gli appassionati al genere non potranno in alcun modo ignorare. Chiunque abbia amato titoli come L’Uomo delle Castagne sentirà di certo un richiamo nei confronti questa nuova produzione che, in mezzo ai suoi personaggi, decide di innalzarne uno praticamente onnisciente: l’ambientazione. Il freddo clima del Nord, insieme alla sua natura, sarà uno dei protagonisti principali di questa narrazione, il diavolo ma anche l’acqua santa. In modo quasi sorprendente, la natura all’interno di Detective Forst cambia schieramento scena dopo scena, diventando un personaggio dinamico pronto a sabotare o aiutare i protagonisti di questa vicenda. Tratta dal libro di Remigiusz Mróz, un autore che in Polonia viene considerato come uno dei maestri del crime, Detective Forst ci porta con sé all’interno di una narrazione gelida non solo dal punto di vista climatico, ma anche umano. Quel che accade nella serie supera infatti tutti i limiti umani, portandoci dentro una storia in cui la violenza e gli atti spregevoli sono all’ordine del giorno.
Detective Forst non è una Serie Tv capolavoro, non è una Serie Tv che racconteremo ai nostri nipoti. Ma è una Serie Tv che sa dire quel che vuol dire. E a volte va bene anche così
Prima di ogni cosa, bisogna fare una premessa: Detective Forst è arrivata, paradossalmente, nel momento peggiore in cui potesse arrivare. Distribuita l’11 gennaio e di genere crime, la serie ci porta con sé all’interno di un contesto freddo e ruvido in cui l’ambiente funge anche da protagonista. Leggendo questa descrizione, capirete immediatamente dove vogliamo arrivare. Solo pochi giorni dopo, una grandissima Serie Tv crime è tornata sui nostri schermi mettendo al centro della narrazione anche il contesto gelido in cui viene ambientata. Stiamo parlando, ovviamente, di True Detective, una Serie Tv che sa come rubare la scena facendo dimenticare tutte le serie simili che abbiamo visto. In questo senso, Detective Forst se l’è vista davvero brutta. Dopo soli quattro giorni dalla sua distribuzione, stava per essere messa da parte definitivamente senza neanche un attimo di tempo. Tutto questo, come racconta la Top 10 Netflix, non è successo, ma sappiamo che è solo una questione di settimane.
Tra qualche mese Detective Forst non sarà più in cima alle classifiche, ma questo non vuol dire che non abbia svolto bene il suo lavoro. Non tutte le Serie Tv nascono per essere immortali, e questa non aveva di certo questa intenzione. Voleva essere solo quel che è stata, ottenendo forse anche più di quanto si sarebbe mai aspettata. Sbizzarrendosi tra personaggi ben raccontati e un intrigante mistero di fondo, Detective Forst ci apre la porta verso il confine tra la Polonia e la Slovacchia. Nel mezzo, troviamo lui: Wiktor Forst, un detective come forse già ne abbiamo visti. Atipico e non convenzionale, Forst non conquista la simpatia dei suoi superiori che lo vedono sempre come fuori luogo rispetto al da farsi. Rimosso per questa ragione dai suoi casi, il detective non ha alcuna intenzione di rinunciare cominciando a indagare per conto proprio. Il ritrovamento di due corpi porta infatti Forst a entrare a contatto con un mondo che pensava di conoscere e di cui invece non sa nulla, proprio lui che è sempre un passo avanti a tutto. Il bagno di sangue creato dal serial killer che nel frattempo continua ad agire indisturbato, porta il Detective a mettere in dubbio il suo passato e il suo presente, le persone che ha conosciuto e quelle con cui condivide tuttora la sua vita. In questa indagine non sarà però da solo: accanto a lui ci sarà infatti Olga, una giornalista con cui condivide l’atipicità e l’ostinazione, due caratteristiche forse fondamentali in un caso come questo.
Come anticipato, Detective Forst non sarebbe la stessa senza il lavoro della macchina da presa. Tra scenari panoramici e riprese intime, questa Serie Tv innalza il suo livello anche grazie al contesto in cui viene ambientata che, immediatamente, diventa un personaggio a sé stante di cui non conosciamo nulla. Ambigua e pronta a voltarci le spalle da un momento all’altro, l’ambientazione diventa l’aiutante del serial killer, la mano che sostiene i due protagonisti, il ghiaccio che avvolge i corpi senza vita delle vittime.
La freddezza degli eventi e del contesto si sposa bene con la storia personale dei protagonisti che, seppur già visti, riescono a interessare il telespettatore. Attraverso una serie di domande dalle risposte quasi impossibili, Detective Forst ottiene la nostra attenzione senza dover per forza fare numeri da circo. Non si ostina e non si innalza a capolavoro di genere, non si sottovaluta ma non si accontenta. Vivendo nel mezzo, questa Serie Tv si caratterizza per l’umile accettazione del suo destino, ottenendo però anche qualcosa di più. Il motivo? Ha le idee chiare, sa cosa vuole dire e utilizza gli espedienti narrativi adatti per farlo. Non si chiede più di quel può dare, ma non si chiede neanche di meno. L’umiltà e la dignità di questa scelta permettono alla serie di diventare un guilty pleasure, una buona produzione da guardare in un weekend invernale che, alla fine, viene accettata e apprezzata per quel che è, anche se per il tempo di un viaggio breve in Top 10.
Nei prossimi mesi lascerà le posizioni che occupa oggi, ma per Detective Forst va bene così. Probabilmente non finirà nella lista delle migliori Serie Tv del 2024, ma allo stesso modo non la citeremo in quella delle peggiori. Tramite questa lezione di accettazione del proprio potenziale, Detective Forst insegna a molte Serie Tv che hanno deciso di strafare dove hanno sbagliato, in cosa avrebbero potuto raddrizzare il tiro. Se avessero accettato la loro natura senza forzarne una diversa, probabilmente il mondo delle Serie Tv non conterebbe al suo interno così tanti titoli che, non sapendo più come dire quel che volevano, hanno smarrito la strada finendo per perdersi del tutto. Come detto, questo non è il caso di Detective Forst, una Serie Tv che è riuscita a sopravvivere nella stessa settimana di distribuzione di quel colosso di True Detective. E poco importa se il giro in cima alle classifiche sarà breve, perché questa nuova produzione Netflix ha raggiunto il suo obiettivo rimanendo fedele a se stessa e alla sua natura, e questa cosa non potrà mai toglierla nessuno. E di quante altre Serie Tv possiamo dire lo stesso?