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Dexter: Original Sin 1×07 – Il colpo di scena più grande della serie (che non avevamo visto arrivare)

Un'immagine tratta dalla settima puntata di Dexter: Original Sin
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Dexter: Original Sin continua la sua marcia. E continua a cavarsela bene. La serie spin-off prequel di Dexter, ponte che ci porterà poi verso il ritorno del vero Dexter (quello che tutti conosciamo) in Dexter: Resurrection quest’estate su Paramount+, torna come ogni settimana con un episodio scoppiettante, in cui stavolta il momento più eclatante non è frutto di qualche azione di Dexter bensì di un altro personaggio della serie. Uno dei limiti invalicabili di questa serie, come dicevamo nella recensione dello scorso episodio, è quello di non poter modificare in nessun modo gli eventi, di non poter offrire niente di veramente rivoluzionario alla narrazione della vita di Dexter Morgan o degli altri personaggi che abbiamo già conosciuto nella serie madre (da Harry a Debra, passando per La Guerta e Batista). C’è tuttavia un però da considerare. E questo però è legato alla presenza di qualche altro personaggio che nella serie madre non c’era, e che gioco forza è quindi destinato a sparire in qualche modo dalla vita del giovane Morgan. E lo sappiamo, Dexter è una serie che parla di serial killer: in caso di sparizione di personaggi, l’unica opzione possibile è quasi sempre la morte. Ciò che ci immaginiamo più facilmente, però, trattandosi comunque di un dipartimento di polizia, è che la morte dei personaggi in questione sia praticamente sempre una morte da buoni: come accaduto a La Guerta stessa o al detective Lundy, nella serie madre, vittime incolpevoli dei mostri che inseguivano. Più difficile è l’opzione opposta, ovvero una morte da cattivi. Sembra proprio però il destino a cui andrà probabilmente incontro il personaggio del capitano Aaron Spencer, interpretato da Patrick Dempsey. Aaron rivela infatti in questa puntata un terribile lato oscuro ed è protagonista di quello che è il più grande colpo di scena di tutta la serie, al momento. Un colpo di scena che non avevamo minimamente visto arrivare.

Avevamo lasciato Dexter nei guai fino al collo, ma sapevamo benissimo che se la sarebbe scampata in qualche modo

Una delle critiche che avevo mosso a Dexter: Original Sin nella scorsa recensione era legata al cliffhanger di fine puntata, che vedeva Dexter alle prese con la polizia che aveva recuperato pezzi di un cadavere che lui aveva buttato ad Alligator Lake, proprio mentre ne stava portando un altro. Una situazione apparentemente impossibile, da cui però Dexter si divincola agevolmente come previsto: uno stratagemma narrativo qua – il mostrare il cartellino della scientifica, per dimostrare che non è lì per caso – un altro là – Dexter che diventa principale responsabile del cadavere e se lo fa sfuggire nel lago, facendoselo sottrarre volontariamente da un alligatore ma simulando che il tutto sia avvenuto per caso – e il gioco è fatto, ogni rischio viene così neutralizzato. Non c’era molto altro da fare, sia chiaro, e anzi per quello che sarebbe stato l’ovvio, evidente e non modificabile epilogo di questa micro-storia (ovvero, Dexter che puntualmente e logicamente non viene beccato) gli sceneggiatori se la sono cavata anche in maniera credibile. Il punto è quello di evitare cliffhanger di fine puntata su cose che sapremo già come andranno a finire per limiti narrativi non superabili: in fin dei conti è una cosa di cui si può fare tranquillamente a meno.

In un’altra scena, Batista insiste sull’indagare su quel cadavere per risalire all’autore del feroce omicidio, ma Dexter lo convince che bisogna pensare alle cose importanti e attuali, e non a quelle su cui non c’è margine di intervenire. Una scena con un’ottima scrittura, perchè rivela come il giovane Morgan sia già sulla strada per diventare chi diventerà: uno in grado di dissimulare qualsiasi stato di tensione e di cavarsela sempre con calma, raziocinio e interpretando alla perfezione il suo ruolo di uomo sì un po’ strano, ma in fondo buono e integerrimo per quella che è la percezione che restituisce all’interno del tessuto sociale. Uno che non farebbe male a una mosca.

Ma Dexter ce l’ha insegnato: nulla è mai come sembra. E così in questo capitolo numero 7 di Dexter: Original Sin arriva una rivelazione semplicemente clamorosa: il serial killer principale della serie, quello che ha prima imprigionato e poi ucciso un ragazzino negli episodi precedenti, potrebbe essere proprio il capitano Aaron Spencer. E allo stesso modo, sempre il capitano Aaron Spencer è colui che ora ha imprigionato il suo stesso figlio. Tagliandogli anche un dito, puntualmente recapitato nel dipartimento tra lo sgomento di tutti.

Il personaggio di Patrick Dempsey in Dexter: Original Sin
Credits: Showtime\Paramount+

Ma perchè diciamo solo ‘potrebbe essere’?

Nonostante tutto, non è certo si tratti di lui. Anche se è molto probabile. Riavvolgendo un attimo il nastro, Dexter si accorge di una ferita sospetta sul braccio di Aaron: da quella ferita, capisce che è lui a tenere imprigionato il suo stesso figlio e ad avergli tagliato il dito poi recapitato alla polizia. Original Sin decide di non giocare sul filo del dubbio, del sospetto crescente e ci sbatte subito in faccia la realtà in pochi secondi: sì, è proprio il capitano Aaron a tenere imprigionato suo figlio. Nella scena conclusiva della puntata infatti l’uomo va a comprare il cibo che viene dato ai poveri ragazzini prigionieri del mostro della stagione: sempre quello, sempre lo stesso. Aaron con un sorriso beffardo e inquietante dice alla negoziante che quel cibo piace molto a suo figlio, liberandoci quindi di ogni perplessità residua.

E’ quindi lui il mostro della stagione? Sembrerebbe proprio di sì, ma ancora non abbiamo abbastanza elementi per darlo per scontato. Il capitano Aaron potrebbe semplicemente aver acquisito il modus operandi del killer, rapendo il proprio figlio per uscirne poi da eroe quando sarà lui stesso, poi, a ritrovarlo e salvarlo (anche se il dettaglio legato al cibo sembra proprio suggerire che si sia sempre trattato di lui). Data anche la condizione familiare complessa dell’uomo, potrebbe essere una mossa disperata e altamente disturbata col fine ultimo di passare agli occhi di suo figlio, di sua moglie e di tutti come un eroe. Tuttavia è una spiegazione che non sembra sufficiente: il fatto che sia arrivato a tagliare il dito al proprio figlio per rendere credibile questa messa in scena è qualcosa di aberrante, ed è molto più probabile che sia proprio lui l’efferato serial killer di Dexter: Original Sin, il mostro finale che Dexter dovrà sconfiggere.

Sarebbe in fondo un’evoluzione molto simile a quella della prima stagione della serie madre, dove Dexter scoprì proprio alla fine che il killer del camion frigo altro non era che suo fratello Brian Moser. Anche in questo caso, quindi, una persona vicinissima alla sua famiglia, trattandosi dello storico collega e migliore amico di suo padre. La narrazione è quindi pronta a entrare definitivamente nel vivo: la caccia, quella vera, è appena cominciata, e dopo alcuni giri di prova Dexter Morgan si troverà presto davanti al primo turning point decisivo della sua nuova vita da mostro acchiappa-mostri.

Vincenzo Galdieri