Rieccoci puntuali con Doc – Nelle tue mani 2×07/2×08 dopo la pausa sanremese che ricorderemo per slanci e cadute indimenticabili, ma anche perché ci ha dato del tempo di qualità per riflettere su quanto accaduto negli episodi precedenti del medical drama trasmesso su Rai 1.
Con gli episodi andati in onda giovedì 10 febbraio è chiaro che siamo giunti al mid season di questa seconda stagione, poiché i colpi di scena che aspettavamo sono finalmente arrivati e alcuni con nostra piacevole sorpresa hanno sortito l’effetto sperato, provocando stupore e una buona dose di lacrime. In Doc – Nelle tue mani 2×07/2×08 la scena è affidata al dramma di Giulia e al dolore per la perdita del suo bambino a causa del Covid -19. L’arrivo di Silvia, puerpera che ha manifestato delle complicanze subito dopo il parto, scoperchia la scatola dei ricordi e delle sensazioni di Giulia che, come flashback fugaci, riportano in vita i momenti di felicità con Lorenzo e la seguente tragedia consumatasi nel Policlinico Ambrosiano, lasciandola nel presente davanti al nido con sguardo perso e la mente fin troppo carica di pensieri. Come immaginavamo, anche questa volta si fa avanti Damiano, dipinto strategicamente durante tutta la prima parte di Doc 2×07 come un padre e un medico affascinante e amorevole. Sicuramente un’immagine confortante che alimenta l’evoluzione della coppia che ha saputo farsi amare nonostante tutto.
Questo è uno dei primi momenti di Doc – Nelle tue mani 2×07/2×08 in cui la sceneggiatura dimostra la sua pigrizia.
Il momento tra i due medici è toccante, specialmente grazie all’espressività di Matilde Gioli che ha saputo anche solo con lo sguardo esprimere la solitudine, il dolore e la mancanza provate dal suo personaggio. Nella scena del nido è commovente il sostegno che Damiano cerca di darle per combattere il senso di abbandono e di solitudine, poiché apre una breccia alla speranza di non essere più sola. Ma per quanto la scena sia pane per i fan della coppia, non è una novità né un plot twist, anzi la narrazione continua a percorrere senza sforzi la strada più semplice e scontata che, guarda un po’, permette “casualmente” a Damiano di scoprire la famosa certificazione nascosta illegalmente, alla fine degli episodi. Che i personaggi, nel salto dalla prima alla seconda stagione, fossero stati svuotati dei loro aspetti interessanti lo avevamo capito. Ma c’è da chiedersi a quale pubblico abbiano pensato quando hanno creduto che questi espedienti narrativi potessero stravolgere o catturare l’attenzione a lungo.
Inoltre, che i personaggi femminili di questa serie fossero stati costruiti seguendo i dettami degli anni novanta nello stile Incantesimo lo sapevamo, ma anche questa volta non possiamo esimerci dal considerare quanto pigra sia stata la sceneggiatura decidendo di sfruttare la retorica così telefonata del cuore del feto che batte per convincere Giulia a continuare la gravidanza in vista della famiglia felice. Sorvolando sulla visione politica tipicamente Rai che potremmo tirar fuori da questa storyline, si tratta di una scena composta da frasi fatte e inserite nelle fiction sin dalla prima apparizione degli ecografi in scena. La sceneggiatura avrebbe potuto scegliere di rappresentare il cambio di idea del personaggio in modo differente, sforzando solo un po’ di più l’immaginazione, anche perché non tutte le donne cambiano idea sentendo esclusivamente il cuore che batte.
Mentre Giulia lascia che il solido e strategico piano vada in fumo, Andrea deve affrontare test assurdi e illegali.
La sua degenerazione sembra sia durata poco dal momento che in Doc 2×07/2×08 comprende come doversi comportare in reparto e quali siano le risposte che la commissione si aspetta. Ѐ stata convincente la scena in cui capisce di potersi davvero affidare ai suoi colleghi e, dunque, di poter sacrificare se stesso nel caso in cui la situazione lo richieda. La scelta di sostenere il test piuttosto che seguire l’intervento sulla paziente ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo perché si prospetta una crescita positiva del personaggio.
Altrettanto interessante è stata la rivelazione che lo coinvolge nella morte di Lorenzo. Come accennato, in questo mid season i misteri che hanno tentato di nascondere attraverso una noiosa e irritante reticenza dei personaggi sono stati finalmente svelati. Tra questi vi è la dinamica della morte di Lorenzo, che pensavamo fosse stato ucciso per salvare Carolina. In questi episodi i sogni di Andrea sembra siano stati il solo trucchetto narrativo perché hanno avuto il compito di depistarci almeno in parte. Infatti, sebbene Carolina sia coinvolta, non è per salvare lei che Andrea ha lasciato che Lorenzo morisse e, inoltre, non lo ha ucciso volontariamente. Fondamentale in questa storyline è il senso di colpa che spinge i due medici, padre e figlia, a mentire su ciò che è accaduto anche se a conti fatti non c’è nulla su cui sia necessario mentire.
In Doc – Nelle tue mani 2×07/2×08 purtroppo la pigrizia della sceneggiatura si sposa con incoerenza e assurdità.
Giungiamo quindi a Edoardo Valenti e Carolina Fanti, la versione sconclusionata dei due starcrossed lovers in corsia. Prima della settimana di pausa avevamo scoperto che Edoardo assumeva occasionalmente cocaina per darsi una spinta in più durante i turni difficili ed emotivamente stancanti. A livello narrativo una scelta come questa potevamo anche accettarla, se non fosse che tutti nell’ospedale ne sono consapevoli e lui non ha la premura di nasconderlo. Al contrario, nel momento in cui Carolina glielo chiede, veste la maschera da “reietto alternativo” e afferma di non volerlo nascondere perché… lui è un medico e sa quando fermarsi.
Mai bugia più grossa fu pronunciata da un tossico, ma ciò che sconvolge è che gli sceneggiatori hanno permesso da un lato che Andrea Fanti fosse indagato e perseguitato dalla commissione dell’ospedale per scelte accettabili, mentre Edoardo Valenti che fa parte della commissione di valutazione e che è un neurochirurgo che assume sostanze stupefacenti alla luce del sole è lasciato indisturbato da tutto l’ospedale, che tra tutte le altre cose sospetta di questa sua dipendenza. Ѐ difficile restare seri e appassionati davanti a una sceneggiatura autolesionista. La reazione più logica dinnanzi a questa incoerenza narrativa è quella di una risata rassegnata, poiché tutto è così drammaticamente esagerato da apparire come una barzelletta dolceamara.
La nostra salvezza è il finale di Doc – Nelle tue mani 2×08.
In Doc – Nelle tue mani 2×07/2×08 è infatti la scena in cui Giulia scopre della morte di Lorenzo a strapparci il cuore dal petto e a farci dimenticare i punti deboli di questa stagione. Il momento in cui Andrea, con le lacrime agli occhi, lo rivela alla collega ci trascina in una bolla di disperazione, dove le parole sono affidate solo alle immagini, alle espressioni, accompagnate da una colonna sonora che mai come nel finale si rivela perfetta. Già in Doc 2×07 Matilde Gioli è stata convincente nel consegnarci i sentimenti di Giulia, ma nella 2×08 supera ogni aspettativa riuscendo a trasmetterci tutto il dolore e la paura senza usare le parole.
Nella medesima scena sorprende positivamente la regia che, per quanto semplice, coglie dei primi piani necessari durante il rapido susseguirsi di eventi che portano alla rivelazione cardine. Da questo punto di vista, si può dire che la prima parte della stagione si chiude colpendoci dritto al cuore, nonostante la scena trash del ballo in corsia.
Purtroppo di strada ne deve ancora fare per recuperare quanto perduto, motivo per cui il nostro voto resta sempre 6/10.