Don Matteo è tornato giovedì 31 marzo, e c’era pure Don Matteo (qui trovate la recensione)! L’ultima stagione con Terence Hill (ma non è detto…) è tornata con numeri da capogiro: 6.541.000 telespettatori per uno share del 29,9%, un risultato che ha annientato sia la concorrenza che gli alleati. Come Mr. Quentin Tarantino che, in onda su Rai 2 con C’era una volta a… Hollywood, ha ottenuto solo 721 mila telespettatori, per uno share del 3,83%. Ma del resto si tratta di un confronto sterile. Don Matteo giocava in casa mentre Tarantino si è affacciato sugli schermi Rai per un salutino: il suo pubblico è altrove. Tant’è. Comunque la vediate, dopo 20 anni il parroco di Spoleto non ha perso la sua capacità di mietere vittime, anche fuori dallo schermo, e di mandare su tutte le furie sia gli avversari che i fedelissimi. Infatti l’escamotage narrativo della puntata d’esordio, in cui Cecchini rivive la stessa giornata in un loop temporale per un omaggio gustoso a Ricomincio da capo, ha diviso il suo pubblico. Alcuni telespettatori, pensando che si trattasse di un errore, hanno manifestato il loro disappunto sui social per “l’incompetenza degli sceneggiatori” e per la “trama incasinata.” Ma non solo, anche qualche collega ha avuto da ridire. Come Milena Miconi, infuriata per il trattamento riservato a Laura Respighi. Insomma, da vera rock star delle sagrestie, Don Matteo è tornato to rock our world fino alla quarta puntata, quando cederà il posto al collega più giovane e ancora più ribelle. Quindi godiamocelo finché è nei paraggi e tuffiamoci nella seconda puntata, intitolata Amore e Rabbia, andata in onda in prima serata giovedì 7 aprile su Rai 1 e in streaming su RaiPlay, in cui tutto è tornato alla normalità.
Amore e Rabbia (13×02)
Qualcuno scappa con un neonato in una sacca sportiva mentre qualcun altro è stato ucciso con una freccia al petto. Inizia così la 2° puntata di Don Matteo 13. Per fortuna (!?) che il parroco era a zonzo per le campagne ed è intervenuto sul luogo del misfatto, avvertendo di corsa il maresciallo Cecchini. L’avvocato Lorenzo Guglielmi è stato ferito al cuore con la sua stessa balestra, una delle tante della sua collezione che lucida ogni mattina. Il neonato nella sacca, invece è Clementino, il quale è in fuga con il suo fratellastro, Federico Limoni (Mattia Teruzzi), l’altra new entry della stagione. Il ragazzo problematico, che Don Matteo deciderà di aiutare, si trovava a fuggire dalla villa proprio al momento dell’omicidio dell’avvocato. Ma, anche se sembra difficile da credere, non è lui l’assassino. Federico cercava solo sua madre, la quale ha problemi di droga (non ben specificata) e non fa che deluderlo.
Il piccolo Clementino, invece, sta male e viene ricoverato in ospedale perché è in crisi d’astinenza. Guglielmi, a quanto pare, conosceva la madre, che è originaria di Spoleto, e Federico non stava facendo altro che ripercorrere le sue tracce. Intanto Don Matteo accoglie il ragazzo, che pensa di spaccare le panche della chiesa per protestare contro una vita grama. Ma saprà come farsi perdonare a fine puntata, per la gioia di Natalina. Le indagini sull’omicidio Guglielmi proseguono, ma a tentoni. Del resto, l’unico che pare impegnarsi davvero è il parroco. La madre di Federico riappare e racconta tutto al capitano, la quale è presa da altre faccende personali. Il mistero si infittisce: il collegamento con la vittima dell’omicidio c’è, ma non è quello che pensiamo noi. La mamma di Federico potrebbe essere stata la testimone dell’incidente stradale che anni prima ha costretto la sorella di Ada Guglielmi, Andreina Fossa (Miriam Previati), sulla sedia a rotelle. A quanto pare Lorenzo potrebbe essere il responsabile dell’incidente che ha travolto la cognata. Oppure no? Il colpo di scena non tarderà ad arrivare e alla fine il pirata della strada si rivela più vicino di quanto temessimo. Così come l’assassino dell’avvocato.
Anna e Marco si stanno riavvicinando oppure è solo un’impressione per distoglierci dalla vera domanda?
Valentina, la figlia di Anceschi, si è sistemata da zio Nino e inizia ad ambientarsi a Spoleto. Dà consigli, fa amicizie, ma continua a bere e porta a casa perfino delle bizzarre conoscenze venete. Anche l’affinità con il PM Nardi si fa sempre più profonda, al quale il personaggio di Emma Valenti dispensa importanti lezioni di vita dal sapore medievale, tipo “l’amicizia tra uomo e donna non esiste”. Intanto Cecchini suggerisce a Marco di stare accanto alla sua “amica” Anna, che dopo la fuga di Sergio sembra distrutta. E zoppica pure. Chissà! Magari l’uscita di scena di Sergio riavvicinerà i due quasi sposi. La nostra attenzione comunque è tutta su loro due. Forse un subdolo depistaggio per distoglierci dall’unica vera domanda: come uscirà di scena Don Matteo? Come di consueto, se nella puntata seguiamo da un lato il misterioso caso di omicidio, dall’altro, troviamo il misterioso comportamento del capitano Olivieri.
L’umorismo di Amore e Rabbia, infatti, nasce da un curioso equivoco tra Nino Cecchini e Anna Olivieri. Il maresciallo sospetta che Anna voglia suicidarsi. Una conclusione piuttosto logica cui è arrivato dopo averla sorpresa mentre scavalcava la ringhiera al belvedere Matteotti. Ma non sa che Anna non vuole farla finita, ma sta solo cercando qualcosa. I livelli di dark humor di Don Matteo partono quindi da vette elevatissime in questa tredicesima stagione. Il maresciallo scambia pillole, origlia, si nasconde nei bagni per hackerare il computer di Anna e organizza una staffetta sanitaria per non lasciare sola il capitano. Così il dolcificante diventa sonnifero e Marco, che prende troppi caffè, va k.o nel giro di qualche tazzina. Il comportamento di Anna è sempre più sospetto e il maresciallo è sempre più preoccupato. Insieme a Marco, che si addormenta sulle lapidi di gente sconosciuta, la pedinano perfino al cimitero, credendo che stia scegliendo la sua futura tomba. Ma il capitano è alla ricerca di qualcosa e sta seguendo un apecar.
In realtà Olivieri sta cercando l’anello di Sergio che ha perso in preda a un impeto di rabbia. Ma ora basta veramente: è arrivato il momento di andare avanti. Anche per Cecchini, il quale a fine puntata capirà che Anna non voleva affatto suicidarsi. Tutto è bene quel che finisce bene. La seconda puntata torna nei canoni consueti di Don Matteo. Niente loop temporali divertentissimi e niente stravaganze originali. Una puntata sottotono, dunque, classica, nostalgica e tranquilla. Peccato! Come sempre, Terence Hill risolve il caso, con l’aiuto dell’assistente vocale, e continua a far pedalare la controfigura. Ma di Sergio e di Don Massimo, nemmeno l’ombra. La terza puntata potrebbe essere quella decisiva? L’addio al parroco più amato dello Stivale, e non, è sempre più vicino. E noi siamo sempre più curiosi.
Ci ritroviamo quindi in prima serata su Rai 1 e in streaming su RaiPlay alle 21.20 giovedì 14 aprile per la terza delle dieci puntate di Don Matteo 13, che ci accompagnerà fino al 2 giugno.