Tre giorni! Ben tre giorni per scoprire chi è quella donna e perché Don Massimo la raggiunge nel cuore della notte. Il passato oscuro del giovane è tornato a tormentarlo, tingendo di nero la trama dell’ultima puntata, la decima. Per fortuna che alla linea comica ci ha pensato ancora una volta Nino Frassica. Matrimoni impresti – nel vero senso della parola – preti colpevoli, bugiardi e omonimi: l’ultima puntata di Don Matteo è una slavina di equivoci. E l’uso del termine “slavina” non è un caso. Quella dell’ultima puntata di Don Matteo 13 (causata da Cecchini) è dolorosa, inarrestabile e travolgerà tutti. Perfino Don Massimo è fuori fase. Il suo mandato, durato cinque puntate, è stato impeccabile. Indagava, consolava, puniva e perdonava. Invece nell’ultimo episodio sembra essere allo sbaraglio. Il poveretto è ridotto uno straccio. Eppure, ora che sappiamo di più sul suo passato tenebroso, gli vogliamo un po’ più di bene. Insomma, il prete di Raoul Bova è promosso a pienissimi voti. Così come l’intero cast con il quale Bova ha saputo creare un equilibrio inaspettato e molto naturale. A questo punto viene naturale chiedersi se la quattordicesima stagione ci sarà. Non è sicuro che il nuovo prete ritorni nella fiction. In fondo Terence Hill voleva solo alleggerire il carico di lavoro. Don Massimo potrebbe essere stato solo una soluzione momentanea. Sta di fatto che il sostituto ha passato l’esame del pubblico di Rai 1. Il penultimo appuntamento di martedì 24 maggio ha registrato un nuovo trionfo, conquistando di nuovo 5.572.000 spettatori pari al 30.2% di share. Chi si augurava il flop sarà rimasto deluso. L’ottimo lavoro svolto dal giovane prete – e dagli sceneggiatori nel fronteggiare l’assenza del titolare – potrebbe determinare le sorti della prossima, eventuale, stagione. Il bilancio complessivo della fiction senza il suo volto storico è indubbiamente positivo. Nel finale, poi, è successo di tutto. Ma sopra ogni altra cosa, il maresciallo Nino Cecchini ha risolto il caso, attingendo al serbatoio di insegnamenti impartiti dai due preti. La tredicesima stagione ci lascia dunque con un titolo poco fraintendibile, Dimenticando Don Matteo, ma in qualche modo Don Matteo è tornato: vediamo insieme perché.
La nostra guida informativa su Don Matteo 14 (cast, trama, data e news)
Dimenticando Don Matteo (13×10)
Mi sei mancato lo sai? Resta con me questa notte! L’unica volta che Don Massimo non arriva per primo sulla scena del crimine è a causa di una possibile défaillance amorosa. L’indomani di quella strana notte, infatti, una donna viene investita da un pirata della strada. Sta bene, si è solo rotta un paio di ossa. La macchina bianca, la cui targa è finita a terra durante lo scontro, è quella di Natalina. Sbagliamo oppure il prete era andato a trovare la donna misteriosa proprio con una macchina bianca? Natalina, infatti, ha prestato la macchina a Don Massimo senza una ragione troppo convincente. L’unica cosa che conta però è che, per la prima volta, Don Massimo è il presunto colpevole della puntata. Non sarà Don Matteo, ma è un bravo prete, dice Cecchini. Il maresciallo, in questa decima puntata, è stranamente scaltro e non crede alla dichiarazione di colpevolezza del prete, tantomeno all’omissione di soccorso. Don Massimo, intransigente com’è, non l’avrebbe mai fatto, figuriamoci lasciare la macchina sulla Statale. Dunque l’ultimo caso di Don Massimo potrebbe essere Don Massimo stesso!
Poi quel bacio tra la donna e il parroco, che evoca in noi strani déjà-vu. Ma concentriamoci sull’evento più importante: i carabinieri hanno indagato tutto il tempo senza nessun prete a guidarli. La puntata avrebbe dovuto intitolarsi “Miracolo a Spoleto”. Per fortuna che il nuovo prete, in appena quattro puntate, ha insegnato loro tutti i trucchi del mestiere. Nino Cecchini e Anna Olivieri riescono perfino a trovarlo in compagnia della donna misteriosa, quella che ha investito la donna. Si tratta di Elena Muraco (Gioia Spaziani), la moglie di un boss della Ndrangheta uscito dopo 12 anni dal carcere. Spoleto però già chiacchiera. Tempo un quarto d’ora e il marito di Elena piomba nella canonica di Spoleto. Il figlio di Elena, Salvo, è proprio quel bambino rimasto ucciso anni prima durante le operazioni per stanare il boss condotte dal prete quando era ancora carabiniere. Un episodio che lo tormenta ancora. Ma a nulla sono valsi gli sforzi di Don Massimo per proteggere la donna: il boss ha ucciso la moglie e poi è corso a confessarlo al parroco. L’uomo incolpa il prete, alias Matteo Mezzanotte, sia dell’omicidio che della presunta relazione amorosa con la vittima. Il segreto confessionale, infatti, impedirebbe al prete di rivelare ciò che il colpevole gli ha confessato. Un twist scaltro, ma questa regola non dovrebbe valere quando di mezzo c’è un omicidio. Capiamo bene: il sostituto di Matteo Bondini ha lo stesso nome di battesimo del titolare? Finalmente ora sappiamo la vera storia di Massimo, o meglio Matteo, il quale porta questo nome in onore del parroco anziano che ha aiutato i suoi genitori.
Viva gli sposi!
Mentre Don Massimo combatte contro il suo oscuro passato, accuse di omicidio e drammi amorosi, Cecchini ha portato Elisa a cena fuori, sacrificando la partita dell’Italia. Ma il furbetto ha seguito l’incontro dallo smartphone fino a quando, in preda all’esultanza, acconsente – per sbaglio – a sposare Elisa. L’equivoco dell’ultima puntata di Don Matteo è diabolico. La poveretta è di nuovo vittima della sbadataggine di Cecchini. Intano Sergio La Cava (Dario Aita) è tornato per dare delle spiegazioni ad Anna. A quanto pare voleva prendersi del tempo per capire cosa fare. Così ha deciso di presentarsi nell’ultimo episodio: Sergio ama Anna, ma ha avuto paura. Nove puntate di latitanza e nemmeno la decenza di trovare una scusa più originale. Poi la bacia, a tradimento, e le infila l’anello di fidanzamento in tasca. Proprio quello che troverà la mamma di Anna, credendolo del suo fidanzato. La slavina cresce di minuto in minuto e assomiglia sempre di più a uno tsunami. L’umorismo della decima puntata di Don Matteo 13, sebbene la piega tragica che ha preso la vita di Don Massimo, è impareggiabile. Il guaio in cui l’ha cacciato quel distratto “sì!” gli sta costando la reputazione e anche lo stipendio. Il ristorante, infatti, reclama già quattro mila euro di acconto.
Ma tu, il vino lo vendi o lo bevi?
Maresciallo Nino Cecchini, 13×10
Le cose non vanno meglio per Anna e Marco, i quali fanno a gara a chi ha sabotato più matrimoni. Marco però ha sabotato anche la sua relazione con Valentina, ormai stanca della gelosia e delle esitazioni del PM. E dopo nove puntate, finalmente, abbiamo sentito ciò che volevamo sentire:
Vale, hai ragione. Penso ancora ad Anna, non riesco a farne a meno.
Marco Nardi, 13×10
Arrivati a metà puntata la situazione è critica: Marco è tornato single, Ines disegna la sua famiglia dei sogni (Anna, Ines, Sergio) e Cecchini è stato intrappolato in un matrimonio imprevisto. Tuttavia – come accade sempre – davanti alla felicità di Elisa, il maresciallo si scioglie e fa la cosa giusta: lo tsunami ha spazzato via anche i dubbi. Il matrimonio si farà, ma prima va recuperato l’anello che Sergio ha dato ad Anna. L’equivoco della doccia si aggiudica così il premio come momento più esilarante della stagione. Il PM bagnato nella doccia con la mamma di Anna è pura follia. Un momento: Sergio è bagnato? Quindi l’anticipazione del bacio della puntata scorsa non era né un’allucinazione né un sogno! Sergio e Anna – finalmente – si baciano. L’indomani mattina però, nemmeno il tempo di bere una spremuta d’arancia, le cose si complicano. Il messaggio di Valente deve aver scombussolato il povero PM.
Risolviamo però un problema alla volta. Sergio, intanto, è fuori dai giochi, così come la speranza di prendere un Chinotto con Olivieri. Don Massimo ha perso il suo aplomb invidiabile, brancola nel buio e prende a pugni il boss nella chiesa. L’intervento del vescovo (Magalli) lo farà tornare in sé. Tu sai perché Don Matteo indagava? Perché voleva salvare i colpevoli, stargli vicino, come faceva Gesù. Gli dice. Chi si è smarrito merita di essere amato. I carabinieri, però, non sono dello stesso avviso. Tutte le prove conducono a Don Massimo, il quale non vuole collaborare perché il segreto confessionale è inviolabile. Il prete viene quindi arrestato davanti a una Spoleto furente di rabbia: una sequenza di memoria evangelica in cui qualcuno scaglia addirittura la prima pietra sul prete peccatore.
Marco e Anna, a che punto siamo?
Valentina ha lasciato Marco (era ora) e ha deciso di andare per un po’ a Roma (e alla pokéria chi ci pensa?). Elisa, dopo aver scoperto l’equivoco, si rifiuta di sposare Nino. Marco e Anna, invece, si rincorono indecisi mentre il prete è in galera. Quando tutto sembrava essere perduto ecco che l’intuito di Nino Cecchini salva sia la situazione sentimentale di tutti quanti, sia Don Massimo. Tirato a lustro, in alta uniforme e a bordo della Rolls-Royce bianca, il maresciallo riconquista la sua Elisa, ma quel gesto romantico spingerà anche Anna Olivieri a tornare da Marco Nardi. Tanto lo sapevamo che la scelta di “giocare da sola” non era un’opzione plausibile. Le accuse cadono, Don Massimo esce di prigione e ora ha perfino due matrimoni da celebrare. Terence Hill, come temevamo, non è tornato. L’unica incertezza resta però la salute di Greta Alunni.
L’ultima puntata di Don Matteo 13 è stata un crescendo di emozioni, sorprese, ritorni, colpi di scena, amicizia, tanti baci e tanto amore. Non abbiamo certo dimenticato Terence Hill, ma la presenza di Raoul Bova ne ha reso l’assenza più tollerabile. L’idea di ritrovare ancora il nuovo prete ci solletica, anche Natalina e Nino ormai lo amano. Soprattutto ora che sappiamo che il suo vero nome è Matteo! La produzione però non si è ancora pronunciata definitivamente. Vuole aspettare l’esito della puntata finale per capire se dare una chance a Don Matteo 14. Gli ascolti decideranno le sorti, ma a giudicare dai numeri favorevoli delle puntate precedenti – e dal lieto fine che tutti sognavamo, che ha confermato ancora una volta Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico come due tra i volti Rai più amati – gli sceneggiatori possono iniziare a tirare fuori le penne. E così possiamo continuare a chiamare la fiction di Lux Vide ancora Don Matteo! E voi, che ne pensate? Com’è stato Don Matteo senza Don Matteo, quello anziano?