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Dune: Prophecy 1×04 – Inizia a delinearsi la resa dei conti

Con i suoi poteri Desmond è protagonista assoluto di Dune: Prophecy 1x04
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Dune: Prophecy 1×04 e sui precedenti episodi della serie tv di HBO

Quella di questa settimana è una puntata che si spezza, quasi esattamente, in due tronconi. Il primo, con un ritmo più compassato, spiana la strada alla riunione del Gran Consiglio e illustra il fittissimo gioco di inganni e manipolazioni che le varie parti in causa preparano proprio in vista dell’incontro. Il secondo, che parte proprio dalla riunione delle grandi casate, porta a una repentina accelerazione e ci regala diverse cose di cui dobbiamo necessariamente parlare. Dopo la puntata di settimana scorsa (di cui qui potete recuperare la recensione), Dune: Prophecy 1×04 rimette l’aspetto narrativo al centro dell’attenzione, facendo fare alla trama diversi passi in avanti.

Siamo al giro di boa. Lo scorso episodio è stato fondamentale per inquadrare meglio le due protagoniste, questo invece ci dà l’esatta misura di cosa sta per scatenarsi nel prossimo futuro. La resa dei conti è sempre più vicina e crepe e fratture stanno spuntando con vigore crescente sia nella Sorellanza che nell’Imperium. Andiamo, dunque, a fondo di ciò che abbiamo visto in Dune: Prophecy 1×04, parlando, dopo un passaggio sulla prima parte, soprattutto di ciò che accade nei momenti finali. I più importanti dopo una lunga fase preparatoria che ci ha condotto allo show di Desmond durante la riunione del Gran Consiglio.

Le trame e gli inganni di Dune: Prophecy 1×04

Partiamo, dunque, dal primo blocco di Dune: Prophecy 1×04 (visibile, come sempre, su Sky e NOW). Questa parte è molto ragionata, anche troppo a dire il vero, e ci mostra come le singole parti (nello specifico Imperium, Sorellanza, Ribellione e Grandi Case) si preparano all’attesissimo Gran Consiglio che promette di ridisegnare gli equilibri del potere. È molto interessante osservare i preparativi e specialmente il modo in cui ognuno cerca di curare i propri interessi sfruttando proprio le mosse degli altri. È tutto un gioco di manipolazione (di cui avevamo già parlato due settimane fa), in cui la parte più debole appare, per assurdo, proprio l’Imperatore Javicco Corrino. Lui stesso non riesce a capire bene i fini di Desmond Hart, ma considerando il suo appoggio e soprattutto il suo spaventoso potere lo tiene buono al suo fianco. Sua moglie però gli fa delle pressioni. Sua figlia delle altre. E intanto i nemici tramano.

La Ribellione studia un attacco durante la riunione. Valya punta invece a sventare proprio quell’attacco per guadagnare una posizione di favore nei confronti dell’Imperatore. Intanto le Grandi Case puntano a minare il potere di Corrino aprendo un’inchiesta per la morte di Pruwet Richese. Si delinea un quadro intricatissimo, risolto con inattesa semplicità proprio da Desmond. Lui sventa il piano della Ribellione, e di conseguenza anche quello di Valya. Accoglie le accuse di Ynez e fa sfoggio del suo enorme potere giustiziando i colpevoli del pianificato attentato. L’unico passo a vuoto del soldato è quel residuo di sangue che lascia a disposizione di Valya, ma per il resto è Desmond (e assieme a lui, per il momento, l’Imperatore Corrino) a uscire con in mano il bandolo di una matassa aggrovigliata all’inverosimile. E a occupare, adesso, la posizione di maggior vantaggio.

L'Imperatore Corrino col suo seguito in Dune: Prophecy 1x04
Credits: HBO

Il sogno delle sorelle

Prima di fiondarci sul finale, c’è un altro elemento di cui parlare, che si distende tra la prima e la seconda parte di Dune: Prophecy 1×04. Particolarmente significativa è la scena della trance di gruppo che Tula organizza dopo quel sogno condiviso che ha agitato il sonno delle sorelle. Manipolate dalla spezia (attenzione qui, la spezia sta giocando un ruolo importante ed è, di fatti, il ponte con la storia che ben conosciamo di Paul Atreides), le donne iniziano a disegnare e tutte, partendo dalle loro ansie, arrivano allo stesso epilogo. Sabbia, un verme e poi due occhi che si aprono nell’oscurità. Al di là della suggestività della scena, ci sono delle cose da sottolineare qui. Innanzitutto il collegamento, banale ma importante, tra la spezia e il disegno del verme. Soprattutto, però, quegli occhi, che ci fanno intendere che ci sia “qualcosa” proprio all’interno dei vermi, che sicuramente si ricollega, ancora, alla spezia.

Questo schema ci riporta a Desmond. Come abbiamo visto, il soldato ha incontrato il verme nel deserto di Arrakis e, in qualche modo, è sopravvissuto ereditando anche il suo incedibile potere. Ora, ci viene da pensare che Desmond possa aver incrociato quello sguardo disegnato dalle sorelle. Al risveglio, una di loro ha esclamato “Dio ci guarda” e anche questa frase è significativa. Intanto perché i vermi (Shai-Hulud) sono considerati dai Fremen delle manifestazioni della divinità. E quindi il collegamento di sopra si rafforza.

Poi, perché da qui viene da chiederci se ci sia qualcosa di trascendentale anche in Desmond. Oppure se la sua condizione sia da ricondurre semplicemente alla spezia. Quello sguardo sembra essere ciò che ha “elevato” Desmond ed è sicuramente ciò che ora terrorizza le sorelle. C’è un legame profondo tra queste situazioni, plasmato dalla spezia e suggellato da un’altra cosa importantissima che accade nel finale: la resurrezione di Lila.

La nata due volte

Proprio negli ultimi istanti di Dune: Prophecy 1×04, vediamo una tormentata Tula vegliare sul corpo di Lila. In preda a sogni inquietanti, che preconizzano lo smascheramento di ciò che accadde davvero a Madre Dorotea. Comunque, quando la sorella Harkonnen si risveglia, non trova il corpo della sua protetta, salvo poi vederla arrivare finalmente destata e palesemente disorientata. Grazie alla spezia, Tula è riuscita a ridare la vita a Lila. Lei, ora, è colei che è nata due volte. Una nel sangue, la nascita normale. E una nella spezia, usata appunta da Tula per ridestarla dopo l’Agonia.

Non è tutto così lineare, però, perché pure Desmond risponde alla definizione del “nato due volte”. A questo punto ci sono ben due chiavi per la resa dei conti, e non è detto che una escluda l’altra. Anzi, è molto probabile che tutto rientri in un disegno ampio e definito. Sarà molto interessante capire il ruolo di Lila, nonché la reazione di Valya alla scoperta di ciò che ha fatto Tula. E anche quella delle altre sorelle, soprattutto in un momento così delicato per le Bene Gesserit, in cui antiche fratture si stanno riprendendo la scena.

Sopra ogni cosa, però, bisognerà capire la reale identità di Desmond e soprattutto ciò che effettivamente gli è accaduto su Arrakis. Molte teorie circolano a riguardo. Alcune mutuate dai libri, altre più prettamente legate alla narrazione nella serie tv di HBO. Il nodo è chiaramente quell’incontro col verme, che potrebbe aver fatto rinascere Desmond, potrebbe averlo benedetto o addirittura sostituito. Non ci sbilanciamo per il momento su nessuna delle soluzioni, ma è chiaro che il ruolo centrale è giocato dalla spezia, che ha infuso quei poteri in Desmond e lo ha insignito di un ruolo fondamentale nel quadro che si sta delineando.

Harrow Harkonnen viene guidato da Valya per la riconquista del potere della sua casa
Credits: HBO

Altri elementi dal finale di Dune: Prophecy 1×04

Ci sono, prima di salutarci, altri due elementi di cui parlare. Il primo si riallaccia a ciò che abbiamo appena detto. Sta prendendo piede, nella Sorellanza, una frangia di “fedeli a Madre Dorotea”. Un fenomeno da non sottovalutare, perché la forza delle Bene Gesserit ci sembra proporzionata alla sua unità e in questo momento le fratture si stanno facendo sempre più spesse. Con Valya lontana, Tula impegnata con Lila e la paura che sta divorando molte sorelle, il ritorno ad antiche credenze e a una posizione più conservatrice (quella, appunto, di Madre Dorotea) appare come una soluzione naturale. E il rafforzamento di questa posizione può ostacolare moltissimo i panni di Valya, specialmente se la verità sulla morte di Dorotea verrà a galla.

L’altra scoperta importante che si consuma nelle ultime battute di Dune: Prophecy 1×04 è quella relativa al potere di Theodosia. La sorella possiede l’abilità mutaforma, un tormento per lei, ma un’arma preziosissima per Valya (e ci aspettiamo che la usi, infatti, presto per i propri scopi). Quest’ultima, inoltre, tra mille difficoltà, sta piano piano dando vita al proprio disegno. Intanto ha riportato la casa Harkonnen nel Gran Consiglio, ed è un inizio. Ora avrà a che fare con Desmond, Lila e la questione della resa dei conti. Sul piano personale, però, Dune: Prophecy 1×04 è stata per lei un successo. L’ultimo confronto con lo zio e l’incontro con Theo sotto forma di Griffin sanciscono la sua personalissima “resa dei conti”. Preso, definitivamente, il controllo della famiglia, Valya è pronta a combattere, alimentata da quel senso di rivalsa che in lei non si è mai sopito.

A questo punto, dunque, possiamo calare il sipario su Dune: Prophecy 1×04. Abbiamo assistito a una puntata piena di cose interessanti, ma anche di momenti un po’ troppo compassati. Certamente il quadro delineato in vista degli ultimi due episodi sembra molto suggestivo, con la profezia che sta emergendo e si sta finalmente ritagliando il suo ruolo centrale. Manca poco ormai, e la resa dei conti ci sembra sempre più vicina.

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