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Elf Me – La Recensione del film di Natale di Prime Video

Elf Me
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Elf Me, il film di Natale di Prime Video

Il Natale arriva in anticipo su Prime Video. Dal 24 novembre è disponibile Elf Me, splendida favola natalizia con un cast di prestigio che annovera l’irresistibile Lillo, Anna Foglietta, Caterina Guzzanti, Claudio Santamaria e il giovanissimo Federico Ielapi. Amazon osa moltissimo con un film che, per la narrazione italiana, rappresenta quasi un unicum. Elf Me si distanzia molto dalla tradizione di film natalizi cui siamo abituati, rifacendosi a un patrimonio internazionale, attingendo dalla grande commedia internazionale e facendo ampio uso di effetti speciali, per un film in cui la fantasia davvero non ha limiti. Una scommessa vincente, dunque, per Prime Video, che con questo film dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia nel campo della produzione italiana.

Tra citazioni a grandi classici come E.T e Apocalypse Now e un clima che riporta a pietre miliari del cinema come I Goonies, Elf Me incarna a pieno uno spirito natalizio puro e genuino, che mette al centro del proprio racconto il sogno e la fantasia. Addentriamoci, ora, nell’analisi di questo gioiellino di Natale di Prime Video, un film capace di far divertire ed emozionare grandi e piccini, riunendo le famiglie come solo lo spirito delle feste sa fare.

Elf Me
Caterina Guzzanti e Lillo (640×360)

Una favola natalizia tra elfi e magia

Elf Me si caratterizza come una classica favola natalizia, che prende luogo nell’immaginario paesino di San Luca al Monte, vicino Roma, dove la neve e le luci di Natale creano un clima sospeso nel tempo. Qui arriva Trip, l’elfo costruttore interpretato dal formidabile Lillo, che erroneamente spedisce se stesso nel tentativo di spargere per il mondo i suoi peculiari giochi. Trip irrompe nella casa del piccolo Elia (Federico Ielapi), che sta vivendo un periodo complesso, segnato dalla separazione dei suoi genitori e dall’addio del padre. Elia è rimasto con sua madre, Ivana (Anna Foglietta), una donna che possiede un negozio di giocattoli tradizionali e che, nonostante le difficoltà, non smette di sognare e di cullare suo figlio nell’incanto della fantasia. Elia è un bambino dislessico e perseguitato dai bulli, ma è anche dotato di una grandissima forza interiore e, proprio grazie alla magia di Trip, riuscirà a far funzionare il negozio di sua madre e ad attirarsi le simpatie di Giada, la ragazzina per cui ha una cotta.

Il gruppo deve vedersela però col malvagio Ciocca, uno sconclusionato e perfido imprenditore interpretato da Claudio Santamaria, letteralmente irresistibile col suo dialetto ciociaro. Ciocca, capendo che il successo del negozio di giocattoli di Ivana viene dalla magia di Trip, rapisce l’elfo e lo costringe ad animare i suoi pupazzi, gli inquietantissimi Buddy-Buddy, ma per fortuna Elia e i suoi amici arrivano a salvarlo e sconfiggono il malvagio imprenditore, salvando anche la vita dell’elfo che, se non fosse tornato entro Natale al Polo Nord, sarebbe morto. Il finale è il più classico lieto fine delle favole: Elia si ricongiunge con suo padre e ritrova la serenità che ogni bambino dovrebbe avere.

L’incanto e la magia di Elf Me sono favoriti anche dalla caratterizzazione dei personaggi, davvero molto efficace. Trip è il più classico degli aiutanti magici, che finisce per diventare il migliore amico del protagonista e assolve a una spielberghiana funzione di figura paterna surrogata, mentre Ivana possiede un cuore immenso, incarnando tutti i valori di gentilezza e genuinità che si associano a una figura materna. Micidiale, come detto, Ciocca, un villan grottesco e spietato, perfetto per una commedia del genere. Da sottolineare anche l’ennesima, ottima, prova del piccolo Federico Ielapi nei panni del dolce Elia.

Elf Me tra Spielberg e I Goonies

Abbiamo parlato nell’introduzione dell’impressionante apparato citazionistico di Elf Me, che si rifà a moltissimi film del passato. Dominante nella pellicola di Prime Video è la presenza di Steven Spielberg, apertamente richiamato nella scena in cui le biciclette di Trip ed Elia volano e presente anche nella citata meccanica dell’assenza della figura paterna, elemento cardine nella filmografia del cineasta statunitense. Trip diventa quel riferimento paterno che Elia ha perso e permette una crescita, simboleggiata dall’imparare ad andare in bicicletta, emotiva e personale. Fondamentali per il ragazzo sono anche i suoi amici e qui s’innesca l’impianto in stile Goonies, con i giovani che danno vita a una serie di situazioni imprevedibili e divertenti, mantenendo sempre il loro spirito genuino.

Elf Me si dota di tutti i connotati della grande commedia internazionale e punta con decisione anche sugli effetti speciali, con un lavoro in questo ambito raramente visto in Italia. Sotto questo punto di vista, il film di Prime Video può davvero mostrare una strada nuova, certificando che un lavoro di qualità con gli effetti speciali è possibile. D’altronde, una favola come si deve ha bisogno della sua dose di magia e in questo Elf Me non delude, portando l’incanto direttamente nelle case degli spettatori.

Anna Foglietta e Federico Ielapi (640×360)

Il tema dislessia

Un plauso a parte merita la scelta di affrontare in un film del genere un tema così delicato, e spesso sottovalutato, come la dislessia. Al giorno d’oggi ancora non c’è una grande coscienza sull’argomento e molti bambini fanno fatica, perché disturbi legati alla dislessia troppo spesso non vengono riconosciuti o spesso vengono sottovalutati, anche negli ambienti scolastici, causando tutta una serie di problematiche che sarebbero ampiamente evitabili con la giusta attenzione. Importante, dunque, il messaggio lanciato dal film di Prime Video, in tal senso, che ci mostra come Elia possa essere messo in difficoltà dalla sua dislessia, ma anche come ogni ostacolo si possa superare, con un orologio apposito, ad esempio. In un film impregnato di sani valori, questa attenzione al tema della dislessia è una chicca, cui va reso davvero tanto merito.

Questo Natale 2023, dunque, rischia di essere davvero memorabile grazie a Prime Video. Elf Me, come abbiamo mostrato, va a coprire uno spazio che, nella produzione italiana, era sguarnito, e sotto questo punto di vista il film di Amazon, oltre che grande protagonista di questo periodo di feste, può essere anche un modello per la produzione a seguire. Con Elf Me, Prime Video conferma la sua attitudine internazionale, presente in molte opere italiane, e sforna un altro successo, grazie al concorso di tantissimi fattori vincenti nella pellicola.

Operazione riuscita. Scommessa vinta. Il Natale porta la firma di Prime Video, della bontà di Trip, dell’enorme cuore di Ivana, della genuinità di Elia e, perché no, anche della malvagità di Ciocca. Anche il cinema italiano, ora, ha la sua grande favola di Natale, che attinge a piene mani dalla tradizione americana, ma la reinterpreta in una maniera assolutamente unica.