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L’estate nei tuoi occhi: un buon prodotto estivo che gronda di cliché

L'estate nei tuoi occhi
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Amazon Prime Video sembra ormai aver preso il volo con la produzione di serie tv per ragazzi. Basta far riferimento alla meno recente I Know What You Did Last Summer o la decisamente meglio riuscita Cruel Summer per far venire in mente alla maggioranza degli spettatori la tipologia di prodotto in questione (dove l’estate sembra essere il comune denominatore). Questa volta Amazon, per farci compagnia nelle calde giornate di giugno, ci ha proposto L’estate nei tuoi occhi, serie televisiva di sette puntate uscita sulla piattaforma il 17 giugno. Prodotto che, com’era prevedibile, non regala niente di nuovo e, pur essendo tutto sommato abbastanza riuscito, ci lascia ben poco. La nostra recensione di L’estate nei tuoi occhi, un buon prodotto estivo che gronda di cliché.

L'estate nei tuoi occhi

Basata sull’omonima trilogia per ragazzi di Jenny Han, L’estate nei tuoi occhi ci racconta una storia tanto semplice quanto accattivante nella sua prevedibilità: la (quasi) sedicenne Belly si accinge a passare l’ennesima estate a Cousin, luogo dove è ambientata la serie, nella casa al mare di amici di famiglia. Belly a Cousin ci è cresciuta, e attende ogni anno con trepidazione il momento di tornare: dopo il divorzio dei genitori, la ragazza non vede l’ora di passare un’estate indimenticabile in compagnia dei suoi due migliori amici, Conrad e Jeremiah, e del fratello maggiore Sean. Ma l’amore è nell’aria, e per Belly l’estate imminente potrebbe rivelarsi molto diversa da come se l’era immaginata…

Questa è la premessa di L’estate nei tuoi occhi, una serie per ragazzi che fin da subito non ha troppe pretese e si presenta come il prodotto che è: un leggero passatempo per chi vuole tirare il fiato e immergersi negli suggestivi paesaggi estivi, tra country club e feste sulla spiaggia. Non solo l’ambientazione, anche i dialoghi e le scelte narrative aiutano in qualche modo lo spettatore a rilassarsi: sembra tutto già scritto, dimenticabile, scorrevole. E qua troviamo già la prima pecca, perché uno dei grandi errori della serie è la scelta (consapevole o meno) di non mettersi mai alla prova, dalla prima all’ultima puntata. La sensazione generale al termine della visione è quella che si prova dopo aver riletto per l’ennesima volta un romanzo che si conosce molto bene: non c’è niente di nuovo.

L’estate nei tuoi occhi non corre nessun rischio e si rivela l’ennesimo (e non necessario) teen drama romantico a tinte pastello, dove l’aspetto più memorabile sono le bellezze statuarie dei protagonisti.

Ma andiamo per gradi. Belly è una protagonista femminile del tutto dimenticabile, che si ritrova coinvolta quasi suo malgrado in un triangolo amoroso davvero prevedibile, e non basta il buon lavoro fatto dall’attrice Lola Tung per fare in modo che ci resti impressa. Viene lasciato davvero poco spazio alla sua crescita personale e sembra che acquisti rilievo all’interno della storia solo nel momento in cui viene affiancata dagli altri personaggi, soprattutto maschili. Gli altri protagonisti di questa storia poliamorosa non sono da meno: da una parte abbiamo Conrad, il bello e dannato, un ragazzo problematico e scontroso che nasconde, guarda un po’, un gran cuore; dall’altra abbiamo il fratello minore Jeremiah, vivace, divertente e tanto gentile da diventare fastidioso. Il cosiddetto golden retriever boy, per intenderci. Uno l’opposto dell’altro, i due fratelli si contendono le attenzioni (e l’amore) della protagonista, in un continuo scambio di frasi non dette, cambi repentini di comportamento e frasi fatte ogni due scene. Non aiuta il fatto che il titolo della serie originale, così come il romanzo, sia The Summer I Turned Pretty, quasi a voler sottolineare un invisibile divario tra i belli e coloro che lo sono un po’ meno.

L’estate nei tuoi occhi è infarcita di cliché dall’inizio alla fine: questo non è necessariamente un male, soprattutto quando la prevedibilità è voluta. Ma non è questo il caso, e così facendo la serie creata da Jenny Han finisce per allontanare gli spettatori da una narrazione che, sebbene sia coinvolgente come solo questi prodotti sanno esserlo, risulta spesso e volentieri artificiosa. Lo show, tra l’altro, non manca di presentare interessanti spunti di narrazione che però in un modo o nell’altro non vengono approfonditi correttamente (se non addirittura dimenticati). Dalle difficoltà della madre di Belly, scrittrice appena divorziata in preda ad un blocco dello scrittore, al rapporto travagliato tra Conrad e i genitori, i quali sembrano far di tutto per far risplendere il fratello minore, relegando il maggiore ad una figura sullo sfondo. O ancora il tema della malattia, che arriva a toccare le due famiglie in maniera non troppo sconvolgente ma comunque toccante.

l'estate nei tuoi occhi

Viene in parte spontaneo interrogarsi sulle ragioni che spingono le grandi piattaforme streaming ad investire in continuazione su prodotti che sono sì piacevoli, ma anche interscambiabili. D’altra parte è vero che, sebbene spesso si desideri trovare qualcosa di nuovo in televisione, ciò che già si conosce è confortante. Il genere romantico sarà sempre popolare, che sia più o meno di qualità. Tutto questo per dire che L’estate nei tuoi occhi è banale, ma non un flop. Sicuramente apprezzabile da tutti i romantici là fuori (l’autrice è la stessa di Tutte le volte che ho scritto Ti Amo e sa bene come far appassionare il pubblico), la serie è per certi versi una ventata di aria fresca in mezzo a tante produzioni intense, serie e talvolta pesanti. L’amicizia tra le due mamme dei ragazzi è uno dei punti forti dello show: sulla scia delle protagoniste di L’estate in cui imparammo a volare (qui potete trovare pregi e difetti della serie Netflix), le attrici Jackie Chung e Rachel Blanchard ci raccontano di due donne coraggiose nel loro piccolo, in grado di affrontare la vita un po’ come viene e sempre una al fianco dell’altra.

La serie è già stata rinnovata per una seconda stagione, che ne potrebbe risollevare le sorti così come affossarle definitivamente. Mentre aspettiamo di vedere cosa succederà (anche se chi ha letto i libri sa perfettamente come va a finire) possiamo ascoltare la colonna sonora, estiva e coinvolgente dall’inizio alla fine. Dopotutto, Taylor Swift è sempre Taylor Swift.

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