Vai al contenuto
Home » Recensioni

Fallout – La Recensione dell’attesissima serie Prime Video tratta dal capolavoro videoludico

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Persone ferite per terra. Un misterioso personaggio sfregiato raccoglie il proprio cappello. L’impressione è quella di trovarsi in un villaggio western, eppure altri elementi ne tradiscono l’estetica. Sembra che Sergio Leone abbia incontrato George Lucas, con qualche accenno al Dottor Stranamore. Una ragazza in tenuta blu irrompe sulla scena. Ha un forte senso di giustizia e padroneggia una lingua raffinata e rispettosa, decisamente poco adatta al contesto. Cerca di fermare il misterioso cowboy, ma a quanto pare le sue munizioni non servono a nulla. Quando parla, il Ghoul sembra davvero uscito dal Vecchio West. Una persona in armatura robotica interviene; la protagonista sembra provare un certo sollievo. Il Ghoul però non è dello stesso avviso e trova persino ironico quanto sta avvenendo.
Finalmente la serie di Fallout è arrivata.

Abbiamo descritto la scena che, qualche giorno fa, Amazon Prime Video (qui puoi trovare la serie in streaming) ha mostrato in anteprima. È ben diversa tuttavia dalla prima scena della serie, la quale invece ci proietta in un’estetica anni ’50, durante una festa di compleanno. Un attore, Cooper Howard, sta interpretando un cowboy. Di lì a poco una devastante esplosione ci fa capire che siamo in una realtà alternativa alla nostra. L’America ha subito un attacco atomico.

Un attimo di luce e una gigantesca nube a fungo segnano l’inizio delle vicende di Fallout

Fallout (640x360)
La locandina di Fallout

“The mission of the Vaults should be important to everyone. To come up to the surface one day and restart civilization.”

“La missione dei Vault dovrebbe essere importante per tutti. Emergere un giorno in superficie e riavviare la civiltà.”

219 anni dopo incontriamo Lucy (Ella Purnell), una ragazza che vive in un vault antiatomico, il Vault 33. Questi sono rifugi all’interno dei quali vive parte della popolazione umana. Vivono con rigore e grande organizzazione. Ignorano cosa vi sia davvero all’esterno e vogliono solo ripopolare l’America. Ci si sposa tra vault diversi ma, prima del matrimonio essenziale per arrivare alla procreazione sana, è normale persino “spassarsela” con cugini dello stesso vault. Lucy sposa un ragazzo del Vault 32, il quale però si rivela un predone. Durante lo scontro, il padre (Kyle MacLachlan) viene rapito e condotto all’esterno.
La ragazza comincia così il suo viaggio al di fuori del vault, andando alla ricerca dei rapitori. Il mondo esterno però è diverso da quello che credeva. Ben presto si troverà a fare i conti con creature mostruose, compagnie paramilitari e ghoul.

Facciamo nel frattempo anche la conoscenza di altri due protagonisti. Maximus (Aaron Moten) è l’opposto di Lucy. Cresciuto nel mondo esterno, ha vissuto una vita di grande sofferenza. Non conosce altra realtà oltre alla distopia esterna e alla Confraternita d’Acciaio. Si tratta di un’organizzazione paramilitare di cui il ragazzo fa parte.

Il terzo protagonista è il Ghoul, ovvero Cooper Howard (Walton Goggins). È l’attore che abbiamo visto all’inizio del primo episodio, sopravvissuto per oltre 200 anni. Le radiazioni non l’hanno ucciso, sfregiandolo orribilmente ma lasciandolo in vita. È cinico, crudele. Eppure avrà alcuni momenti drammatici durante la stagione. Proprio lui è il protagonista di uno dei più struggenti della serie.

Estetiche anni ’50, western e post-apocalittica si uniscono in una storia intrisa di ironia e sarcasmo. Le sequenze sopra le righe sono numerose, fondendosi costantemente con dramma e momenti intensi

Fallout (640x360)
Una scena della serie Fallout

“What you’re doing is insane. It isn’t like the Vault out there. It’s big.”

“Quello che stai facendo è folle. Non è come il Vault là fuori. È immenso.”

Non approfondiamo oltre per evitare spoiler. La serie però è, senza alcun dubbio, enormemente riuscita. Dalla critica è stata subito accolta con grande entusiasmo. Visivamente è spettacolare. La sequenza iniziale in cui Cooper Howard assiste all’esplosione atomica in lontananza, sullo sfondo della metropoli, è magnifica.
Jonathan Nolan dirige i primi episodi, ma non mancano grandi nomi anche in seguito. In particolare citiamo Clare Kilner, la quale ha diretto anche alcuni episodi di Gen V e della bellissima House of the Dragon. Il Vault 33 è ricreato alla perfezione e riesce a concentrare una piccola società in un luogo ristretto.

Da non sottovalutare è anche la terribile e affascinante Zona Contaminata. Immensa, infinita: un perfetto mondo post-apocalittico. L’estetica western e anni ’50 le conferisce un fascino unico.
Tutto questo rispecchia perfettamente ciò che i videogiocatori si aspettavano: ritrovare le caratteristiche fondamentali della serie. A cominciare dalla protagonista, una persona nata e cresciuta nel Vault 33 che si ritrova catapultata nel mondo esterno. Un mondo esterno violento, sopra le righe e totalmente assurdo. Non tutti potrebbero apprezzare questo aspetto, altri invece (come il sottoscritto) lo troveranno irresistibile. Ci sono veri e propri momenti splatter.
Non era facile fondere assurdità a dramma e riflessioni sui conflitti. Gli abitanti dei vault hanno vissuto credendo di essere gli eletti, coloro che un giorno avrebbero salvato e ripopolato il mondo. Tuttavia all’esterno li vedono come privilegiati che hanno scelto di nascondersi e separarsi dalla realtà.

Lucy, imbevuta delle dottrine del Vault 33, deve fare i conti con una realtà diversa dalle aspettative. Gradualmente deve accettare di cambiare prospettiva

Fallout (640x360)
Una scena della serie Fallout

“I’ve had a rough week. Practically every person I’ve met out here has tried to kill me.”

“Ho avuto una settimana difficile. Praticamente ogni persona che ho incontrato qui ha cercato di uccidermi.”

Le aspettative di Amazon Prime Video per Fallout sono evidentemente molto alte. Ne è la prova la decisione di rendere visibile gratuitamente il primo episodio su alcuni canali Twitch. Il budget investito è enorme e, a quanto pare, la serie sarebbe già stata rinnovata per una seconda stagione. Todd Howard ha recentemente dichiarato che attendeva questo prodotto da 16 anni. Una lunga attesa molto sentita anche dai fan della serie videoludica. Non sorprende dunque che il progetto abbia coinvolto Jonathan Nolan e Lisa Joy. Due nomi non proprio da nulla, trattandosi delle menti dietro a Westworld.

Fallout è una serie videoludica RPG che inizia nel 1997 e che ha molti grandi titoli al suo attivo. Per la serie tv si è deciso di ambientare le vicende sulla costa ovest americana, come il primo videogioco e il bellissimo spin-off New Vegas. Scelta non scontata, considerato che Fallout 3, ambientato sulla costa orientale, è forse il titolo più amato. Lo stesso Nolan ha ammesso di aver trascorso molte ore su Fallout 3.
Non viene però trasposta una storia già narrata, si sceglie una narrazione originale. Non solo: i creatori hanno scelto di realizzare un vero e proprio Fallout 5. Infatti la narrazione è ambientata 9 anni dopo rispetto a Fallout 4.

Nonostante la serie sia addirittura canonica per il mondo di Fallout, non è affatto necessario aver giocato ai videogiochi per apprezzarla. Non mancano però alcune rivelazioni che cambiano e intervengono su elementi di lore fondamentali

Todd Howard è stato coinvolto appositamente per creare una narrazione coerente. Coerenza non solo riferita alle vicende passate, ma anche a quelle future. Si tratta di un’operazione transmediale molto raffinata. La serie tv infatti è considerata perfettamente canonica.

Jonathan Nolan ha messo subito in chiaro che non sarebbe stata ricercata una pedissequa fedeltà al materiale originale. D’altronde, a differenza di serie videoludiche come The Last Of Us, Fallout è un videogioco narrativamente meno lineare e ben più dispersivo. Gli spunti narrativi sono infiniti, trattandosi di un mondo molto vasto. La lore è il “vero” cuore degli eventi.
Jonathan Nolan ha comunque apertamente dichiarato di non aver fatto fanservice. A costo di scontentare qualche fan, la scelta di Nolan è stata quella di creare qualcosa di originale. Anche se qualcuno non sarà felice di ciò, si tratta sicuramente della scelta migliore. Naturalmente il risultato può essere buono solo se creatori e sceneggiatori conoscono il materiale originale. Solo in questo modo è possibile apportare cambiamenti coerenti e ampliare la narrazione senza incongruenze. Il motto è: cambiare senza stravolgere.

Gli attori sono perfettamente in parte. Tra tutti però Walton Goggins ed Ella Purnell emergono più degli altri

Fallout (640x360)
Cooper Howard alias il Ghoul in Fallout

“Hello out there. I’m here to show you a wonderful place. A veritable Camelot of the nuclear age not made by God Almighty, but the working man. You could be a hero by purchasing a residence in Vault-Tec Vault today. Because if the worst should happen tomorrow, the world is going to need you to build a better day after.”

“Ciao là fuori. Sono qui per mostrarti un posto meraviglioso. Un vero e proprio Camelot dell’era nucleare non creato dal Dio Onnipotente, ma dall’uomo lavoratore. Potresti diventare un eroe acquistando una residenza nel Vault-Tec Vault oggi. Perché se domani dovesse succedere il peggio, il mondo avrà bisogno che tu costruisca un giorno migliore dopo.”

Ella Purnell nei panni di Lucy è magnifica, interpretando perfettamente l’ingenuità del personaggio e le forti credenze apprese nel Vault 33. Kyle MacLachlan non è da meno. Ma una particolare menzione la merita Walton Goggins nei panni del Ghoul/Cooper Howard. Solo un grado attore è in grado di alternare, in modo così convincente, un attore divo, nonché padre amorevole, a una creatura violenta e volgare. Come dichiarato da Walton Goggins, il personaggio di Ghoul trae ispirazione dal genere western. Ha deciso di imitare Paul Newman in Butch Cassidy e alcuni personaggi della serie Gunsmoke, creando così un uomo ironico e crudele al tempo stesso. È proprio sulla contrapposizione tra il prima e il dopo che si gioca questo personaggio.

Forse l’unico personaggio che impiega un po’ di tempo a fare breccia negli spettatori è quello di Maximus. Aaron Moten, attore con grande esperienza in ambito teatrale, svolge perfettamente il suo ruolo. Maximus però subisce numerose ingiustizie e violenze. Probabilmente è difficile entrare in empatia perché succube degli eventi. Raramente prende una forte decisione autonoma. Gradualmente riesce comunque a emergere. Bisogna concedergli tempo per svilupparsi adeguatamente. Nelle prossime stagioni emergerà ancora di più.

Certi elementi sembrano talvolta un po’ “finti”. Il mondo di Fallout però è sempre stato caratterizzato da un’estetica dissacrante, a metà tra realismo e animazione

Fallout (640x360)
Una scena della serie Fallout

“Can you tell me what’s happened in the last 200 years?”

“Puoi dirmi cosa è successo negli ultimi 200 anni?”

Non molto tempo fa vi abbiamo parlato di quanto ci piacerebbe vedere una serie tv tratta da The Elder Scrolls. Proprio negli ultimi giorni Todd Howard, pur riconoscendone le difficoltà, ha affermato che non è affatto da escludere. Il successo di Fallout però, come sostenevamo noi stessi, è essenziale non solo per vedere una trasposizione di The Elder Scrolls, ma per l’intero futuro delle serie tv tratte da videogiochi. Di fronte a pessimi prodotti o a parziali delusioni, come avvenuto con la serie Netflix di The Witcher o La Ruota del Tempo, era importante continuare a seguire la strada tracciata dall’ottimo The Last Of Us (come dicevamo qua). Grandi budget devono essere destinati a tecnici e artisti di grande valore. Oltretutto il materiale videoludico originale non deve essere stravolto, ma adattato con rispetto.

Se The Last Of Us aveva un compito relativamente più semplice, in quanto la narrazione del videogioco era già molto lineare e cinematografica, la situazione di Fallout era ben diversa.
La missione però può dirsi perfettamente compiuta. Fallout è una grandissima serie. Possiamo trovare alcuni aspetti un po’ più deboli, come il personaggio di Maximus che deve ancora emergere del tutto. Siamo però solamente alla prima stagione e ancora la strada è lunga. Ciò che abbiamo visto finora è incredibile. Dopo Gli anelli del potere, che ha faticato a convincere il pubblico, Amazon Prime Video ha fatto perfettamente centro. Fallout può affiancarsi a The Boys e Invincible tra i migliori prodotti in corso per la piattaforma.

È nata una nuova epoca per le trasposizione di serie videoludiche? Se saranno tutte così, speriamo proprio di sì.