Le favole non sono altro che brutali lezioni di vita nascoste dietro limpide metafore. Il messaggio che esse racchiudono, molto spesso, è la rappresentazione del principio bestiale della natura umana. È il caso della celebre opera del compositore russo Sergej Pokof’ev, che funge da sottofondo per questo nuovo maestoso, poetico e stupendo episodio di Fargo.
“Pierino e il Lupo” è l’ennesima storia di come il bene cerchi di sconfiggere il male nel proprio habitat naturale. Perché tale oscuro scenario ha il potere di affascinare e attirare ogni essere. La banalità delle nostre vite spesso ci istiga ad avventurarsi in luoghi dove l’oscurità regna sovrana, in modo tale da assaporare il brivido che il pericolo ha il potere di instillare. Ma come ogni favola la morale è sepolta nel profondo. L’opera di Prokof’ev ci insegna che Pierino per sconfiggere il Lupo deve coalizzarsi con il Gatto, l’Anatra e l’uccellino. La famelica bestia può essere estirpata dal bosco solo dopo che tutti i personaggi abbiano azzerato i propri rancori.
Ma i personaggi di Fargo non sono usciti da una favola. La moralità della propria indole è tra le cose più discutibili dell’universo. L’uccellino Emmitt non sembra poter contare sull’aiuto dell’Anatra Ray. Quest’ultima è completamente assuefatta dal Gatto Nikki, quasi come se l’amore fra i due costituisse una catena che opprime il povero Ray. Egli vede Nikki come un dono dal cielo, ma il suo capo tende a ricordagli che l’Angelo potrebbe essere un diavolo. La morbosa attenzione di Ray degenera nel ringraziamento spassionato davanti al suo licenziamento. Sembra non capire affatto l’entità del prezzo che sta pagando. I piani nella sua mente per un roseo futuro assieme alla sua bellissima fidanzata pregiudicano i suoi freni inibitori.
La conseguenza delle azioni indotte dall’ammaliante Nikki iniziano a gravare pesantemente. Esse non solo mettono in ridicolo Ray, costretto persino a mascherarsi per derubare il fratello, ma lo stanno logorando lentamente. E ciò è rimarcato dal fatto che trovi sempre appagamento nella pochezza di ciò che ottiene. Persino l’esigua somma di denaro trafugata potrebbe bastare a placare la sua sete di rivalsa, ma essa non sazia il famelico Gatto. Che vuole sempre di più.
Gloria in tutta questa storia è Pierino. Il ragazzino coraggioso cui il destino affida il compito di sconfiggere il lupo. La donna continua la sua crociata solitaria cosciente del fatto che le conseguenze finiranno col gravare sulla sua vita. Ma, come il narratore sottolinea, Pierino non ha paura dei lupi. Ed è per questo che l’etica di Gloria rappresenta il problema e la soluzione a tutto l’intrigo che funge da filo conduttore a questa triste vicenda. Lei ha il dono di scrutare parvenze di verità in un mare di menzogne.
E se è vero che esistono tre tipi di verità, secondo il monologo di Yuri, Gloria potrebbe rappresentare la terza. La stessa utilizzata da Putin. Ed è la conseguenza che deriva dal soverchiamento di essa che scatenerà il trambusto cui Fargo ci sta indirizzando. Gli equilibri iniziano a diventare eccessivamente precari ed è dunque inevitabile che si giunga molto presto all’inferno sulla Terra. Le coincidenze cominciano ad ammucchiarsi forsennatamente disegnando i contorni di quella che sembra essere la via da seguire. Il sentiero che porta al bosco. Dove l’Anatra, l’uccellino e il gatto stanno finendo nelle grinfie del Lupo.
Solo Pierino può ristabilire l’equilibrio, ma contro un nemico come Varga servirà molto più del coraggio di un bambino. Questa oscura presenza, camuffata sotto trasandate spoglie, continua a tessere la ragnatela del suo illeggibile e malvagio piano. Emmitt e Sy vengono sempre più schiacciati dal peso del maledetto accordo. I due malcapitati perdono battaglie su battaglie costringendo altri a pagare il conto per loro. L’avvocato Irv prima di tutti ha sperimentato la foga malsana e sanguinolenta di Varga, ed ora persino Ray è in pericolo data la sua implicazione nella vita di Emmitt. Nulla può impedire al Lupo di perseverare la sua battaglia e la faida tra i due fratelli deve restare un misero contorno ininfluente. Perché le armate mongole stanno arrivando, e quando lo faranno, la scelta tra cuore e portafoglio pregiudicherà la differenza tra vivere e morire.