La terza stagione di Fargo giunge al suo giro di boa, mettendo nuovamente in evidenza la fallacità del basilare desiderio umano al mantenimento dell’ordine.
L’uomo tenderà sempre a volersi adattare al soverchiamento di una situazione pur di dimostrare la sua superiorità , ma sarà costantemente vittima della propria attitudine al caos. E questa sembra essere la maledizione che affligge i fratelli Stussy. Ormai la loro faida assume tratti sempre più agguerriti e l’ultimo sgarro di Ray costringe Emmitt a scavare nel suo lato oscuro.
Anche se il minore dei due è sempre più schivizzato dalla compagna Nikki, che tesse le fila del suo ingordo piano senza però curarlo nei minimi dettagli. Ray e Nikki non sono due criminali, ne tantomento ricattatori, e compiono un errore dopo l’altro. L’ennesima e goffa recita ai danni di Emmitt, in cui Ray deve nuovamente indossare la parrucca, non raggiunge lo scopo desiderato.
I novelli estorsori non calcolano che il DVD piazzato, non proprio furbamente, fuori di casa di Emmitt potrebbe essere raccolto dal primo passante, che si palesa nella moglie di quest’ultimo, Stella.
Torna ricorrentemente il tema del l’inadeguatezza dei soggetti in questione, che sembrano non essere all’altezza delle situazioni in cui vengono calati. E ciò si ricollega alla loro, prevalentemente innocente, indole. Ed è da cui che scaturiscono la maggior parte degli errori. Il titolo della puntata è emblematico di ciò: “La casa dello scopo speciale“. Che fu la dimora dello Zar e della sua famiglia, luogo che doveva proteggerli ma che si trasformò nella loro tomba.
Infatti la famiglia reale fu assassinata proprio in quella casa, scenario che si rivelò totalmente inadeguato al proprio “speciale scopo”. Ci ricolleghiamo molto probabilmente alla critica che Emmit rivolge a Sy, quando lo accusa di non essere stato funzionale alla sua causa: quella di tenere a bada Ray. Infatti il ricco Stussy, distrutto dallo sgarro subito, e inerme di fronte a questo nuovo ricatto inizia a rimuginare sui suoi metodi e sull’eccessivo approccio bonario.
Per la prima volta sembra essere toccato nel profondo e autorizza Sy a “liberarsi dalle proprie catene e a gettare la chiave”, perché secondo il servizievole avvocato esse hanno compromesso il suo lavoro.
Ma non è dei vincoli di Emmitt che egli deve preoccuparsi. Perché prima di ottenere la liberatoria dal proprio socio Sy è stato protagonista di un brutale faccia a faccia con Varga. Il tenebroso neo-socio della ricca azienda Stussy Ltd non digerisce la devozione e la complicità che lega Sy ed Emmitt. E deve quindi mettere le cose in chiaro, rispettando sempre i dettami delle sue regole, attraverso il “rito della tazza“.
L’umiliante trattamento consiste nel trafiggere l’orgoglio del malcapitato che deve capire di essere oppresso dal legame e che l’obbiezione non è concessa. Quindi “il miglior padre del mondo” è costretto a bere da una tazza “stuprata”. E ciò rappresenta una avvertimento di quel che può succedere in caso di ritorsione.
Fargo, grazie al suo umorismo perverso, fa degenerare la situazione rimarcando i severi vincoli del ricatto.
E il il rito della tazza non è altro che un nuovo punto di partenza nel rapporto tra Varga e Sy. Perché tutto quello che verrà dopo sarà un meccanismo di azione-punizione mirato all’educazione e al controllo del protettivo avvocato. Infatti ègli continuerà ad assecondare le direttive di Emmitt che, ignaro di quanto accaduto a Sy, lo incita a chiudere per sempre la faida con Ray. Egli però ha finalmente capito che per farlo deve interloquire con la burattinaia che si cela dietro il teatrino.
Quindi per la prima volta si vede costretto ad un confronto con Nikki. Sia per Sy che per Emmitt è diventata palese la sua completa colpevolezza nello scoppio del terremoto Ray, che sempre più ipnotizzato asseconda ogni richiesta della compagna. Tanto da chiederle di sposarla subito dopo essere stato licenziato per colpa sua e poco prima di chiudere per sempre con il fratello. L’ossessione per Nikki destabilizza la logica e la tempestività di Ray.
E mentre Sy si trova faccia a faccia con la sua rivale, Emmitt ha un confronto con Ray. Senza il suo tutore non ha più freni ed è finalmente libero di sfogarsi tirando fuori tutta la sua rabbia. Ray invece trasforma la sua frustrazione in odio accanendosi a sua volta contro Emmitt.
Nel frattempo che i due Stussy accendono ancor di più il focolare del conflitto Nikki rimane vittima dell’ennesimo malinteso della vicenda. Infatti Varga è convinto che Sy sia in combutta con la bella compagna di Ray. I due starebbero orchestrando tutto quanto e, in conseguenza del rito della tazza, Nikki deve perire sotto gli occhi di Sy. Perché se il secondo è funzionale alla scalata di Varga la prima è solo una spina nel fianco. Da estirpare con la violenza.
“È questo che succede dopo la tazza”. La poetica maldestra e letale di Fargo.
Ray trova la sua compagna priva di sensi e piena di orribili ferite nella vasca. L’iniziale sgomento lo pervade ma presto questa claustrofobica sensazione si trasformerà in rabbia prima, e in sete di sangue poi.
Il Lupo si è svegliato?