Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Frammenti di Lei
Spesso tendiamo a pensare che la verità sia solo positiva. Ma altrettanto di frequente ci rendiamo conto di quanto quest’ultima faccia male a chi deve rivelarla e, per riflesso, a chi la subisce. Il dolore è legato all’obbligo di non poter più tacere o di non avere il tempo per addolcire la pillola perché si è con le spalle al muro. Frammenti di Lei è incentrato proprio su questa urgenza. Ci insegna, così, ad essere risoluti: la verità fa davvero male ma non c’è altra scelta se non quella di prenderla di petto e affrontare a testa alta le conseguenze che ne deriveranno, perché ce ne saranno eccome. Show thriller disponibile su Netflix a partire dal 4 marzo 2022 ed estratto dall’omonimo romanzo Pieces of Her di Karin Slaughter, ha tanti punti di forza con qualche interrogativo.
Tra i romanzi della scrittrice, Frammenti di Lei è quello che sembrerebbe aver avuto meno successo di pubblico viste le recensioni online.
Nonostante sembri insolito, vista la premessa, è stato l’unico, almeno per ora, che la piattaforma ha deciso di trasformare in serie Tv. Rispetto al libro, edito nel 2018, la serie è stata proposta con alcuni adattamenti per renderla un vero e proprio thriller contemporaneo che, pian piano, scopre i misteri che aleggiano attorno alla protagonista interpretata da una magistrale Toni Colette. Composta da 8 puntate di durata variabile tra i 40 e i 70 minuti, Frammenti di Lei è una serie che parte a bomba. Lo spettatore quasi non fa in tempo a inquadrare i personaggi principali che si arriva al punto di rottura. Nelle prime due puntate, infatti, il piede è ben saldo sull’acceleratore e non lo molla nemmeno per un secondo.
Siamo in Georgia, in una tranquilla località di mare in cui vivono una mamma, Laura, e sua figlia Andy.
Il loro rapporto è un po’ complicato ma, soprattutto, abitudinario e al limite della noia. Quando un giorno, senza preavviso, la situazione esplode. Andy e Laura sono in una tavola calda, dopo la fine del turno di Andy al 911 come centralista, per festeggiare i suoi trent’anni. Durante il pranzo entra un ragazzo armato di pistola che uccide una donna di cui è apparentemente innamorato, sua madre e un testimone per poi dirigersi spedito verso Andy, poiché è ancora in divisa. È qui che subentra Laura: con uno scatto protegge la figlia ed elimina l’aggressore diventando una vera e propria eroina, nonché un fenomeno mediatico a tutti gli effetti. Tuttavia, la donna, vorrebbe fare di tutto per non mostrarsi pubblicamente e sviare l’attenzione che cresce a dismisura nei suoi confronti. Perché? Cosa nasconde Laura Oliver? Chi è davvero la logopedista dalla frangetta bionda? Queste sono le domande che assillano lo spettatore e non solo. Anche Andy è decisa a scoprire cosa si nasconda dietro il comportamento inspiegabile di sua madre. Laura, infatti, alterna momenti di apprensione e tenerezza per sua figlia, ad alcuni di freddezza assoluta in cui cerca di allontanarla il più possibile.
È qui che il racconto continua a scorrere mostrando diversi pezzi di un puzzle che segue due linee temporali differenti.
Da un lato abbiamo Andy, fisicamente lontana da casa e intenta a scoprire chi sia sua madre, cosa nasconda e, soprattutto, perché. Dall’altro, invece, vediamo Laura che cerca di scappare da un passato ingombrante che, però, ormai sente alle calcagna. Nel corso degli episodi assistiamo a mezze verità, segreti e colpi di scena, che purtroppo la narrazione non riesce a sostenere sempre con lo stesso ritmo incalzante dell’inizio. È un racconto particolare, infatti, che potrebbe scoraggiare per questo la pratica del binge watching. Dopo molti picchi di tensione, che ci fanno saltare dalla sedia, gli episodi centrali sono lenti e descrittivi, forse anche più del dovuto. Tentano di mostrare il passato di Laura nei minimi dettagli aggiungendo informazioni che, alle volte, non sono necessarie alla comprensione del mistero. Inoltre, sappiamo molto poco del personaggio di Andy. Vediamo alcuni flashback molto veloci della sua infanzia, ma la storia non li spiega o approfondisce usando la figura della figlia solo come mezzo di investigazione per portare lo spettatore alla conoscenza della verità sulla madre. Al contrario, i salti all’indietro che riguardano Laura Oliver sono interessanti. Il plot coinvolge vecchie associazioni terroristiche e il programma di protezione testimoni rendendo abbastanza fitto il mistero attorno alla figura della donna. Peccato che poi non approfondisca tematiche accennate come: l’avidità aziendale, la corruzione politica o la questione del terrorismo interno.
In sostanza, quindi, Frammenti di Lei è una ricerca spasmodica della verità.
La domanda cardine, che Andy ripete più volte dando voce ai nostri pensieri è: quanto conosciamo le persone che abbiamo accanto? È qui che diventa chiaro un altro aspetto della serie: parliamo dell’oscillazione frequente tra thriller puro e dramma personale incentrato proprio sul difficile rapporto madre-figlia. Abbiamo già detto di come la tensione non sia costante nel percorso narrativo, ma dobbiamo ammettere che l’emozione è tenuta sempre molto alta.
Ciò è dovuto a due fattori: alla sceneggiatura e agli attori.
Gli episodi, diretti da Mike Spiro firma di Better Call Saul e Downton Abbey, rendono Frammenti di Lei più simile a una lunga partita di poker, fatta di rilanci ben studiati, che a una corsa sulle montagne russe. La serie, è giusto sottolinearlo, riesce a riprendersi nei due episodi finali, riportando ritmo e tensione agli inizi del racconto. Per quanto riguarda il cast, Laura Oliver è interpretata da Toni Colette che rende perfettamente la complessità del personaggio che le è stato affidato. È in grado di generare, anche solo con la mimica facciale, fascino e attese in uno spettatore consapevole che non riuscirà a conoscerla mai fino in fondo. È, inoltre, un volto già conosciuto. Vanta un curriculum lungo di partecipazioni a film e serie Tv, con un Golden Globe come migliore attrice in bacheca. Anche sua figlia Andy, Bella Heathcote, è una vecchia conoscenza. Nota per il video Shot at the Night dei The Killers, è apparsa anche in The Man In The High Castle e in Cinquanta Sfumature di Nero. Non solo i personaggi principali, ma anche i comprimari rendono la serie interessante e scorrevole. A questo proposito, meritano una menzione Gil Birmingham e Omari Hardwick.
In conclusione, Frammenti di Lei è una serie che premia la pazienza dello spettatore ricompensando le attese con un finale al cardiopalma. I colpi di scena non mancano e, soprattutto, rimane aperto uno spiraglio per un’ipotetica seconda stagione. Le carte sono ormai sul tavolo ma la partita è ancora lunga.