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Game of Thrones – La Recensione (no spoiler)

peter dinklage in una scena tratta da Game of Thrones

Attenzione: l’articolo che segue non contiene spoiler significativi su Game of Thrones.

C’è chi l’ha amata visceralmente, e chi l’ha detestata. Chi si è avvicinato alle serie tv grazie a essa, e chi non ha mai superato i pregiudizi che le giravano intorno nei primi tempi. Chi ci si è approcciato senza avere la minima idea di cosa potesse essere un fantasy, e chi ha poi capito che il fantasy, in realtà, c’entra solo fino a un certo punto. Ogni potenziale definizione a proposito di Game of Thrones è estrema, polarizzante. Una delle migliori serie tv dell’ultimo decennio, se non addirittura di sempre? Sì, forse. Una delle peggiori in assoluto, visto soprattutto come è andata a finire? Parliamone.

Insomma, è chiaro: Game of Thrones ha unito e diviso in egual misura. Ha regalato una delle massime espressioni della golden age televisiva, trasportando sul piccolo schermo uno sforzo produttivo degno dei migliori kolossal cinematografici. Ha fatto sognare, per poi cadere nell’amara disillusione. Resterà in ogni caso negli annali televisivi, nel bene e nel male. E allora, parliamone un po’. Parliamone soprattutto con chi non l’ha mai vista ed è riuscito nell’impresa straordinaria di non incappare in spoiler massivi nel corso degli anni. Perché sì: tra le altre cose, Game of Thrones è anche una delle serie tv più spoilerate di tutti i tempi. Vabbè, iniziamo: c’è molto da dire.

La trama di Game of Thrones, senza spoiler

Jon Snow nell'ultima immagine di Game of Thrones
Credits: HBO

Una sintesi brevissima della serie tv HBO andata in onda tra il 2011 e il 2019, disponibile in Italia su Sky e Now. In un mondo di fantasia di stampo prevalentemente medievale, un continente assimilabile all’Europa, Westeros, è caratterizzato da un clima politico a dir poco instabile. Diviso in regni autonomi (ma non indipendenti), è guidato dal potere centrale della capitale, Approdo del Re, in mano alla casata Baratheon. I Baratheon sono strettamente legati a una delle casate più ricche dei sette Regni coinvolti, i Lannister, attraverso il matrimonio del Re, Robert, con Cersei. Il quadro preliminare (molto preliminare) si completa con il lontano Regno del Nord, guidato dagli Stark e, in particolare, dal patriarca Eddard. Eddard è molto legato a Robert dai tempi in cui l’alleanza da loro guidata portò a una Ribellione nei confronti della casata che aveva dominato Westeros per secoli: i Targaryen.

I Targaryen, sopravvissuti con due soli eredi giovanissimi che sono determinati a riconquistare il Trono di Spade, sono confinati in un altro importante continente dello scacchiere di Game of Thrones, Essos.

Esso corrisponde a territori mediorientali e dell’est europeo, spingendosi fino all’Estremo Oriente con inserzioni tuttavia associabili alle storiche Repubbliche marinare. Completano il quadro preliminare Dorne, regno indipendente che trova una corrispondenza variegata tra l’Europa ispanica e il Nord Africa, e, soprattutto, il “mondo libero” che si staglia oltre la cosiddetta “Barriera”, una gigantesca muraglia di ghiaccio che delimita i confini nordici di Westeros ed è protetta da una fratellanza di reietti.

Qui il mondo di Game of Thrones ospita delle nutrite schiere di “bruti”, considerati selvaggi dalle popolazioni del continente. E qui si cela tra le nevi del rigido Inverno perenne una minaccia millenaria per l’intera umanità. Le inserzioni fantasy sono dettate da alcune creature misteriose che sembravano esser parte di leggende non corrispondenti al vero, nonché alla presenza sul territorio in tempi recenti di imponenti draghi connessi principalmente alla casata Targaryen, tali da aver garantito loro l’egemonia per un lunghissimo periodo.

Ci sono poi ulteriori elementi fantasy che caratterizzano Game of Thrones, ma non possiamo entrare oltre nel dettaglio.

Quello che conta davvero, alla fine dei conti, è la dinamica geopolitica che porterà a incontrare i membri di numerosissime casate di Westeros, membri influenti di Essos e del Regno di Dorne, i cui fragili equilibri si riflettono in una costante lotta per il potere su diverse scale. Al centro c’è il Trono di Spade, il trono del Re dei Sette Regni costituito, per l’appunto, da numerose lame, e una spietata e imprevedibile lotta tra presunti dignitari, eredi più o meno accreditabili per la successione e soggetti di natura machiavellica che ribaltano gli orizzonti con azioni subdole. Da una parte, tutto ciò. Dall’altra, un Inverno con la I maiuscola che incombe costantemente, tanto da averne fatto il motto della casata Stark. Prima o poi, forse, “arriverà” davvero.

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