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La terza stagione di Glee chiude il capitolo sull’adolescenza e si apre all’età adulta

Glee
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Glee è ormai una Serie Tv nota a tutti, e anche se non l’avete vista, sicuramente l’avrete sentita citare da qualche parte.

Essendo uno dei telefilm che mi ha segnato maggiormente, ho deciso di portare avanti le recensioni di intere stagioni, ed ecco perché oggi sono qui a parlarvi della terza stagione di Glee. 

Dalla scorsa stagione (di cui potete trovare una recensione qui) non sono molte le cose che sono cambiate. Ci siamo fermati a quella che poteva essere una situazione idilliaca, dove quasi per tutti i personaggi le cose sembravano girare per il verso giusto: Rachel e Finn di nuovo insieme, Kurt e Blaine che danno origine ad una storia estremamente romantica bypassando un gran quantitativo di stereotipi e delle loro stesse paure, e persino Brittany e Santana iniziamo, pian piano, ad accettare il loro rapporto e il loro modo d’essere.

Quindi, cos’è che rende questa stagione di Glee diversa da quelle che abbiamo visto finora? La risposta è piuttosto semplice: il punto di svolta. Questa terza stagione risulta dare un vero e proprio stacco tra quello che è il classico periodo dell’adolescenza all’ingresso nell’età adulta, in genere rappresentato dall’università o, in generale, dalla vita dell’individuo dopo le superiori.

In tutto ciò, Glee di certo non perde le sue caratteristiche fondamentali: il sistema narrativo resta sempre lo stesso, e persino i temi trattati alla lunga un po’ si ripetono. Ma ciò che conta è che se ne mettano in luce sempre nuove sfaccettature, permettendo così allo spettatore di conoscere un determinato argomento o situazione a 360 gradi. 

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Se ci pensiamo bene, questo momento di cambiamento non è poi una cosa così inusuale. Qualsiasi teen drama, o almeno i più famosi, come One Tree Hill, The OC e anche Gossip Girl, arrivano a un momento in cui è necessario vedere i personaggi crescere, più di quanto non abbiano già fatto nelle stagioni precedenti. Il cambio di ambientazione risulta essere l’elemento fondamentale di questo cambiamento, dato che ogni essere umano sa quanto sia abissale la differenza tra mondo scolastico e vita vera.

Altra consuetudine è che questo tipo di svolta nella trama avvenga tra la terza e la quarta stagione. Un po’ come se si arrivasse ad un giro di boa, in cui o si spicca il volo o ci si schianta rovinosamente al suolo. Da questo punto di vista Glee ha spiccato splendidamente il volo, con questa terza stagione! Peccato però che non sia riuscito a mantenere la rotta nelle stagioni successive. 

Con l’arrivo di questa stagione di Glee ritroviamo, come sempre, tutti i personaggi e tutte le storie che fino ad ora abbiamo imparato ad amare e ad adorare. In quanto Serie Tv adolescenziale, in questa stagione come in quella precedente, si preferisce concentrarsi di più sui giovani studenti piuttosto che sugli insegnanti, anche perché, per loro, il cambiamento è davvero minimo.

Sapevamo dall’inizio, infatti, che Will Schuester fosse un uomo dalla spiccata umanità e con un lato romantico estremamente forte, tanto che ora arriva finalmente a chiedere la mano di Emma. La loro è probabilmente una delle poche relazioni su cui non ci sono dubbi, ma solo matematiche certezze. Però non preoccupatevi: l’exploit di questa stagione non dura poi tantissimo, ed è inevitabile che finiranno per toglierci anche questo.

Un piccolo cambiamento, forse un po’ più forte di quanto anticipato nelle scorsa stagione di Glee, è quello che coinvolge Sue Sylvester. Abbiamo già avuto modo di appurare quanto l’antagonista per eccellenza del Glee Club si trovi, in realtà, ad avere un cuore e un’anima, più forse di quanto non si cerchi di dare a vedere. Con l’inserimento della sua gravidanza, in questa stagione, si vedrà come sarà costretta ad appoggiarsi totalmente, o quasi, alla sua umanità, anche se questo non le permetterà di perdere del tutto il suo carattere autoritario e competitivo.

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Ritorna Rachel Berry, e anche se l’abbiamo già vista crescere nel corso delle passate stagioni di Glee, vediamo che anche qui continua a rinnovarsi. Questa volta non ci sono drammi a livello sentimentale, quanto più a livello personale e decisionale. Nel corso della stagione, infatti, Rachel si troverà a dover affrontare il suo futuro, a combattere per i suoi sogni che aveva fin da bambina. Ma non sempre le cose vanno per il verso giusto.

Il suo provino per entrare all’università dei suoi sogni va male, e per un momento, per quanto breve possa essere, si ritrova a dover rimettere in discussione ogni cosa, specialmente il suo talento. Ci vorrà tutta la sua forza di volontà e il supporto dei suoi amici per farla combattere ancora. Neanche da chiederselo, alla fine Rachel riuscirà ad entrare alla NYADA.

Non dobbiamo pensare, però, che la sua relazione venga del tutto silurata in questa stagione. Anzi, è qualcosa che influenza moltissimo anche le sue decisioni per il futuro. La sua storia con Finn procede a gonfie vele, talmente tanto che, nella paura della separazione, perché entrambi dimostrano di avere ambizioni diverse l’uno dall’altra, vorrebbero compiere il gesto romantico quanto avventato di sposarsi quando ancora stanno frequentando il liceo.

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Si tratta di una scelta legittima, ma è anche un tipo di trama già utilizzato in altre Serie Tv, e non sempre ha avuto un finale felice. Anche in questo caso, tra l’altro, prima per un imprevisto che coinvolge Quinn e poi per dare la possibilità alla stella del Glee Club di seguire i suoi sogni, il matrimonio non viene celebrato. 

Non so dire se questa fosse o meno la scelta giusta, considerati quelli che saranno gli sviluppi successivi della Serie Tv. Però devo ammettere che, sul momento, l’ho trovata una buona idea, dato che sarebbe probabilmente stato un matrimonio affrettato che avrebbe fatto imbestialire i fan più che farli felici. 

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Anche Finn si trova comunque ad avere uno sviluppo in questa stagione, per quanto non esattamente produttivo ed esagerato. Il suo personaggio capisce di non sapere con esattezza cosa farà della sua vita dopo le scuole superiori. Insomma, una cosa normale, che tutti i giovani prima o poi attraversano. Il fatto è che Finn sembra rimanere in quella situazione troppo a lungo, e che non abbia nemmeno poi tanta voglia di mettersi in gioco.

Alla fine tenterà addirittura il provino per l’Actor Studio, più per poter andare a New York con la sua fidanzata che per una vera passione. Sembra quasi che, tra Rachel e Finn, la possibilità di coltivare la loro relazione diventi decisamente più importante della loro crescita futura. Forse questa è la loro più grande pecca: pensare che il loro sentimento debba essere più forte della loro individualità. 

Da un certo punto di vista, però, la storia di Rachel e Finn in questa stagione migliora proprio perché i due protagonisti tentano in qualche modo di venirsi incontro, e di arrivare, finalmente, a capire l’arte del compromesso. Questo non vuol dire che i litigi tra loro manchino del tutto, ma se non altro vengono attenuati notevolmente. Tra l’altro, dobbiamo dire che se non altro non hanno quasi più interferenze esterne, specialmente da Quinn.

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A dirla tutta, tra l’altro, Quinn in questa stagione ha ben altre cose a cui pensare rispetto alla relazione del suo ex. Nella scorsa stagione l’avevamo lasciata senza più obiettivi, con la perdita di tutte le sue certezze e con questa voglia quasi malsana di voler far tornare tutto alla normalità, come prima della sua gravidanza, che abbiamo visto nella prima stagione di Glee.

Noi spettatori sappiamo però meglio di lei che questa cosa non è possibile, ma il problema sta proprio qui, nel fatto che Quinn tutto questo non riesce ad accettarlo. Perciò in una stagione la vediamo passare dal look simil punk alla totale (o quasi) redenzione. Ci vuole più tempo del previsto perché l’ex cheerleader si renda conto che non può assolutamente cambiare il passato, ed è solo quando se ne accorge che decide di rimettersi in carreggiata.

Ricordiamoci però, che continua a fare diverse cose stupide lungo questa via, prima fra tutte cercare di riavere sua figlia. Questo risulta essere il suo ennesimo tentativo di ritrovare una stabilità che non può più avere, e, presa coscienza di questo, sembra volersi concentrare sul suo futuro. L’incidente la metterà fuori gioco per un breve periodo, che la porterà anche a rivangare le vecchie abitudini, vedi l’ossessivo desiderio di diventare reginetta, ma fortuna vuole che anche questa fase passerà.

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Crescita limitata ma comunque significativa nel corso di questa stagione di Glee l’hanno avuta invece Kurt e Blaine. Quest’ultimo, in particolare, ha dimostrato di amare tanto il suo fidanzato da trasferirsi in un’altra scuola per poter stare con lui. Su di loro in realtà c’è davvero ben poco da dire, almeno come coppia. Continuano a vivere la loro relazione in maniera tranquilla, salvo forse per una limitata intromissione da parte del nuovo capitano degli Usignoli, Sebastian… Ma si sa, sono scaramucce da liceo!

La crescita di Kurt nello specifico non è esagerata. Come la sua amica Rachel segue i suoi sogni, si impegna al massimo per fare tutto ciò che può per entrare alla NYADA, e gli mancherebbe davvero poco per riuscire ad entrare. La sua audizione è praticamente perfetta, ma alla fine viene premiata più la tenacia della sua amica. Quindi Rachel entra, Kurt invece no. 

Questo è il tipo di cosa che, in genere, può portare a degli scompensi emotivi, ma dato che tutto questo viene mostrato nelle ultime puntate, quindi quelle relative al diploma, viene dato davvero poco spazio al lato emotivo da questo punto di vista. La cosa verrà analizzata un po’ di più all’inizio della quarta stagione, in cui si riuscirà a capire effettivamente che strada hanno preso tutti i neodiplomati del liceo Mckinley.

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Piccola menzione speciale deve essere riservata anche a Mercedes. Già dall’inizio di Glee noi sappiamo che Mercedes è una donna orgogliosa di ciò che è, e che nonostante abbia avuto dei momenti in cui pensava di dover cambiare, si è resa conto che non ne valeva la pena e ha preferito rimanere se stessa, con i suoi pregi e i suoi difetti.

La crescita del suo personaggio continua su questa lunghezza d’onda, dimostrando di non voler essere diversa e di non rinunciare mai alla sua identità. Come tutti i suoi amici, la ragazza ha dei sogni, la sola differenza è che non sa come raggiungerli. Non ha lo spirito di Rachel, nonostante lotti a lungo con lei per gli assoli nel Glee Club, e non ha l’esuberanza di Kurt. Ma il suo talento è spiccato tanto quanto il loro.

Il trucco sta nel lasciarlo veramente venire fuori, e ci riuscirà solo con il supporto di Sam, suo ex ragazzo con cui avrà, tra l’altro, più di un ritorno di fiamma. Dato che però questo è un dettaglio che in questa stagione viene visto solo per pochi episodi, preferisco approfondirlo nelle prossime recensioni di Glee. 

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La vera rivelazione di questa stagione di Glee, però, ai miei occhi, è lei. Santana Lopez, la giovane ragazza ispanica che nella scorsa stagione ha cominciato, anche se molto lentamente, ad accettare la sua sessualità per come è. Il punto è che in realtà lei non ha fatto ancora coming out, né con la scuola né con i suoi compagni del Glee Club.

Sfortuna vuole che si troverà obbligata a doverlo fare, in quanto sembra che sia stata sentita una parte di una sua discussione con Finn. Una parte in cui si ammetteva chiaramente il suo amore per Brittany, e che sarà poi utilizzata per uno spot propagandistico per le elezioni a cui Sue sta partecipando.

Santana viene avvisata in tempo, ma non si sente comunque pronta a esporre questo suo modo di essere al mondo. Dato il suo odio per le etichette, per lei è molto più difficile esprimere ad alta voce la sua sessualità, in quanto teme ripercussioni di qualsiasi genere su di lei, sulla sua famiglia, sui suoi amici… Insomma, teme un cambiamento. 

Si tratta di un cambiamento che sarebbe arrivato in ogni caso, e al quale non si arriva sempre preparati del tutto. La grandezza e l’importanza di questo cambiamento (ammesso che si possa comunque definire tale) sono date da come la persona stessa vive la cosa. Perciò, considerando come va il coming out di Santana, il cambiamento in sé risulta essere lievissimo se non inesistente.

Il rapporto che più cambierà per lei è quello con sua nonna, ma avremo modo di tornarci molto più avanti.

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Dal momento in cui Santana accetta se stessa, comincia a progredire ulteriormente anche la sua storia con Brittany. Le due ragazze non hanno più paura, non hanno più bisogno di nascondersi e si sentono tranquille anche a scambiarsi qualche dolce bacio per i corridoi. Questo dovrebbe essere la normalità, e se ci sono ancora ambienti in cui il bacio tra persone dello stesso sesso è un tabù… Beh, credo sia arrivato il momento che alcune cose cambino.

Anche la storia di Brittany e Santana ha quindi, in questa stagione di Glee, un finale felice. Peccato che Brittany, che dovrebbe diplomarsi con i suoi compagni, sarà bocciata e dovrà ripetere un anno. Non è esattamente una delle situazioni più allegre da affrontare, ma Santana saprà dare alla sua ragazza il supporto necessario per tornare sulla retta via.

Questa stagione di Glee, quindi, si presenta come un cambiamento, come un passaggio tra due momenti della vita di un individuo. Non solo, si dà la spinta per poter aprire nuove porte e nuovi orizzonti alla storia di questa Serie Tv.

Che poi questo venga fatto nella maniera migliore… lo vedremo insieme!

Alla prossima recensione!

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