Vai al contenuto
Home » Recensioni

Gomorra 05×09 e 05×10 – La recensione del finale di serie

Gomorra
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Attenzione, seguono spoiler di Gomorra 5, l’attesissima stagione finale.

È finita così, una delle serie tv italiane tra le più innovative e appassionanti che il panorama nostrano abbia mai visto. Le ultime due puntate conclusive della quinta stagione di Gomorra, 05×09 e 05×10, sono andate in onda ieri sera 17 dicembre su Sky Atlantic chiudendo un’avventura durata sette anni come non poteva essere conclusa altrimenti: con la sconfitta. La resa dei conti iniziata tra Gennaro Savastano e Ciro di Marzio, lo sapevamo sin dal principio, ci avrebbe regalato tante soprese amare. Ma la morte dei due frate’ non lo è stata affatto. Eravamo consapevoli fin dal loro primo incontro a Riga che la morte li aspettava impaziente. La fine era inevitabile. Non sapevamo però come sarebbe accaduto. Le penultime due puntate preannunciavano l’apocalisse. La venuta di un nuovo regno, quasi divino. Ma così non è stato. E anche l’Immortale, dopo tutto, può morire. È finita dunque come è iniziata, come si legge sulla pagina Gomorra_serie_official:

Vogliamo concludere questo viaggio così, proprio come lo abbiamo iniziato. Ci tenevamo a ringraziarvi per chi ci ha seguito e supportato per tutti questi anni. Ma lasciatevi guidare da un finale che spiega la vita più di mille parole: “Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in silenzio”.
Ognuno di voi può cambiare tutto con piccole scelte di amore verso se stessi e gli altri.
Infinitamente: GRAZIE

Questa non è una crociata, è una carneficina

Ciro

Ciro di Marzio, come Gesù Cristo quando entrò nella città santa di Gerusalemme accompagnato da una folla festante, rientra nel suo quartier generale dopo aver seminato caos e distruzione tra le piazze di Gennaro. Ma quei toni evangelici che ci avevamo accolto sin dall’inizio della quinta stagione di Gomorra, stanno per svanire. I compagni dell’Immortale sono contenti, ma non è ancora finita. Gennaro, invece, sa che è la fine e già corre ai ripari. Una barca è pronta per portarlo via, insieme a Pietro e Azzurra, per ricominciare una nuova vita. Lui non è come suo padre, lui sa che la famiglia è quello che conta davvero. Ma c’è un problema da risolvere: il magistrato, ormai un fascio di nervi, non ha ancora scoperto dove tengono Pietrino. La vedova di ‘O Galantommo, invece, è stanca di aspettare. È consumata dal desiderio di vendetta e la sua insistenza non lascia altra scelta a Ciro che agire. Tutti sanno che è il piccolo Pietro la carta vincente: chi lo ha in mano prende tutto il piatto. L’Immortale vuole una vendetta lenta, vuole che il regno dei Savastano, quello in cui è cresciuto, finisca per sempre. Nunzia vuole solamente la testa del suo nemico.

Il mondo di Gennaro è andato in pezzi: è solo un altro nessuno

Gennaro Savastano Gomorra

Gennaro guarda con i suoi occhi la sconfitta. Gli apostoli del nemico lo hanno lasciato senza niente. E in quello stesso luogo, dove è iniziata la sua avventura criminale insieme a Ciro che gli guardava le spalle, vede il disappunto della sua gente. Un Re sconfitto senza rispetto né amici fraterni. I bagagli sono pronti, per lui non resta che l’esilio. Gennaro ha finalmente capito qual è il piano di Ciro. Non basta ucciderlo: vuole cancellare il suo nome. Azzurra è l’unica a sapere, come sapeva Shakespeare, che un nome non significa niente. Per lei sono altre le cose importanti. Ora, dopo tanto dolore, finalmente possono ricominciare da capo. Ma suo marito ormai è perduto.

‘O Maestrale, il primo a cadere

'O Maestrale

Il series finale di Gomorra non è più una litania né una crociata: è un intervento chirurgico. Una sequela cruda e cieca di cadaveri e di soldati che cadono uno dopo l’altro. ‘O Munaciello, che ha scoperto che Luciana è ancora viva, confida a Don Angelo l’intenzione di Gennaro di scappare. Lui vuole liberarsi del boss e propone un’alleanza al suo braccio destro perché è stanco di avere padroni. Dopo tutto, ‘O Munaciello crede di tenerlo in pugno sapendo il suo segreto. Ma ‘O Maestrale, che si fida solo di sua moglie, si rivolge a Ciro. Uno scambio con l’esercito dei vincitori è l’unica possibilità di finire questa guerra e di uscirne vivi. Don Angelo è un uomo di parola ma, la sua lealtà, Gennaro Savastano non se la merita. Luciana è l’unica persona che è sempre stata al suo fianco. Così dopo averla messa al sicuro, sotto la protezione degli uomini di Ciro, ‘O Maestrale conduce l’Immortale al nascondiglio dove tengono in ostaggio Simone, il figlio del magistrato. Ed è qui, subito dopo aver ottenuto quello che voleva, che Di Marzio, con un colpo in testa, si libera di lui. Perché gli infami hanno sempre vita breve. In quello stesso momento anche sua moglie, Luciana, trova la morte in un campo, giustiziata a sangue freddo mentre tentava la fuga.

Con ‘O Maestrale fuori dai giochi, ‘O Munaciello non ha altra scelta che assecondare il nemico. Lui non ha padroni, è una serpe che segue all’occorrenza chi può dargli un vantaggio immediato. Ma per quelli come lui, la fine è spesso impietosa. Sarà Gennaro, in un impeto di rabbia nella 05×10, a schiacciarlo, proprio come un verme. Con una scusa, ‘O Munaciello convince Azzurra a seguirlo per calmare il piccolo Simone che è fuori controllo e avrebbe tanto bisogno di una figura materna che lo tranquillizzi. Ma al posto del bambino terrorizzato, c’è l’Immortale, fiero e silenzioso. Ciro ha il piccolo Pietro, quindi può usarla a suo piacimento per tendere un’imboscata all’uomo con cui ha ancora un conto in sospeso.

‘O isso o figlieto, scegli Azzu’

L’ultima cena

Azzurra Gomorra

Azzurra non ha altra scelta. L’ultima puntata di Gomorra, la 05×10, inizia con un’ultima cena. Pietro è l’unica cosa che conta e anche Gennaro, al suo posto, avrebbe fatto lo stesso. Durante il pasto, tra un boccone e un singhiozzo, Genny cade a terra svenuto. Azzurra chiama i soccorsi, che altri non sono che gli uomini dell’Immortale, che portano suo marito dritto nella tana del lupo. I toni sono sempre più cupi, le scene squisitamente notturne. Ormai è calata la notte e non siamo più sicuri di tornare a rivedere la luce del sole. Gennaro riprende lentamente conoscenza tra il volto sconcertato della moglie e quello soddisfatto del suo vecchio frate. Ciro pretende un’ammissione pubblica. Davanti a tutti quanti, sia ai suoi uomini che a quelli del suo nemico, Gennaro dovrà dichiararsi sconfitto.

Così tutti sapranno che il figlio del Re è morto per mano del figlio di nessuno.

L’impero dei Savastano è fernut, per davvero

Gomorra 5

Donna Nunzia finalmente può guardare in faccia colui che ha ucciso l’amore della vita sua. Lei lo vuole morto ma, ancor prima, vuole sentire la sua sofferenza. In attesa del “grande momento”, Nunzia prende con sé Azzurra, a garanzia. L’Immortale ha organizzato un discorso d’addio in pompa magna. Tutta la criminalità organizzata è riunita per assistere alla nascita di un mondo dove il nome dei Savastano non conta più niente. Davanti a tutti, al fianco di Ciro, Gennaro fa il suo ultimo discorso. Un discorso di commiato pieno di rimpianto, parole che non avrebbe mai voluto pronunciare. Il nemico, finalmente, si è inginocchiato.

Sono un Savastano nato per comandare, uccidere e fare i soldi. Da oggi Secondigliano appartiene a voi. Appartiene a te (Ciro).

L’ultimo viaggio

Gomorra 5

Questa doveva essere la notte di una nuova rinascita. Ma come sappiamo, dal sangue non nasce mai nulla di buono. L’Immortale ha ottenuto quello che desiderava: la caduta di un impero. Ma deve ancora onorare il suo accordo con la vedova de ‘O Galantommo, la quale vuole Gennaro morto. A questo punto, in noi, crescono dei sentimenti contrastanti. Gennaro e Ciro sono di nuovo insieme e si dirigono alla casa famiglia per prendere Pietro. Ciro voleva che tutte le cose finissero dove erano cominciate. L’Immortale, senza dare garanzie, vuole risparmiare Gennaro e la sua famiglia, a patto che scompaiano per sempre. Quell’ultimo viaggio in macchina pesa come un macigno. I confini tra odio e amore si perdono e la tensione diventa intollerabile: sia per noi, sia per loro.

Volevamo mangiare il mondo. Ma il mondo ha mangiato noi.

Una finale sordo, senza più simbolismi, con infamia e senza lode

Gomorra morte Ciro Gennaro

Gli ultimi minuti di Gomorra richiamano le suggestioni asciutte delle stagioni iniziali e del film. Non c’è più traccia di epicità o di solennità. La fine è arrivata. L’Inferno s’è spalancato e li sta inghiottendo. Perché è questa la fine a cui vanno incontro quelli come loro. Non c’è rinascita, non c’è vittoria e non c’è redenzione. Ciro aveva già predisposto tutto e con un’imboscata tradisce la sua alleata, Nunzia, colpendola a sorpresa. Proprio colei che ha reso possibile la sua vendetta, che ormai sembra essere una manifestazione di amore. Dopo aver recuperato Pietro e liberato Azzurra, Ciro accompagna Gennaro e la sua famiglia in spiaggia, dove un motoscafo li aspetta. Ma il dolore e il rimpianto dell’Immortale sono ingestibili. La confusione lo porta quasi a compiere un gesto estremo, quello di uccidere un bambino. Proprio nel momento in cui decide di risparmiare la vita agli ultimi Savastano rimasti, gli uomini della vedova li colgono in un’imboscata. Il sogno di una vita normale per Gennaro non è mai stato possibile. Ma per Azzurra e Pietro potrebbe esserci ancora la speranza di una vita “normale”. Così, sotto ai colpi di pistola, Gennaro riesce a far salire sulla barca moglie e figlio.

Ciro Di Marzio e Genny Savastano, dunque, sono di nuovo a fianco a fianco. Con le spalle al muro, non gli resta che allearsi per l’ultima volta. Ancora loro due, soli contro tutto. Tra le barche e la sabbia, avvolti dall’oscurità, in una sparatoria fuori controllo, i due pretendenti al trono trovano la fine per mano di un nessuno qualunque. Una fine che non ha nulla di epico o di eroico. Non è importate nemmeno vedere il volto di chi ha sparato. Forse è stato Carmelo Lo Diacono o forse qualcun altro di poco conto. Niente ha più importanza. In Gomorra non ci sono Re e non ci sono Messia. Quello che conta davvero è che nessuno è immortale, neanche l’Immortale.

Gennà, stamme io e te ‘nsieme, fino ‘a fine

LEGGI ANCHE – «Gomorra farà vincere l’amore» – Tutte le anticipazioni dalla conferenza stampa di Gomorra 5