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Gossip Girl – La recensione del finale del reboot (che è stato cancellato)

Gossip Girl
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Per l’ultima volta: benvenuti, che ci crediate o meno siamo arrivati alla fine. Questo meraviglioso circo di trash, bugie e lucidalabbra sfavillanti sta giungendo al termine e con lui le nostre recensioni. Recensioni che, esattamente come Gossip Girl, speriamo vi abbiano tenuto compagnia e, ogni tanto, vi abbiano fatto ridere. Un po’ come questo reboot che, sebbene non sia chissà che grande prodotto e sia inciampato più di una volta, abbiamo imparato ad amare. Salutiamo quindi Gossip Girl così, con il sorriso di chi sa quanto manchevole sia questo prodotto e la consapevolezza di apprezzarlo proprio per questo. La nostra recensione del 2×10 che è un vero e proprio scacco matto.

Chi muova la regina, ancora non lo sappiamo.

Gossip Girl
Kate e Julien (640×360)

Va bene, va bene. Questo finale non è neanche lontanamente profondo e poetico come quello de La Regina degli Scacchi, ma vi possiamo assicurare che la metafora è azzeccata. Che cos’è stato infatti Gossip Girl, fino a questo momento, se non una complicatissima e divertente partita a scacchi?

GG, fino a questo momento, non ha mai avuto così tanto lavoro per le mani. Dopo la scorsa puntata, infatti, i ragazzi stanno mandando tips a destra e a manca sulle malefatte dei genitori da ogni parte del mondo. Una bella soddisfazione, direte voi: almeno possiamo sperare che Gossip Girl sia effettivamente servito a qualcosa. Mica tanto, rispondiamo noi. Perchè Camille de Haan, che sta iniziando sempre di più ad assomigliare ad una versione di serie B di Cersei Lannister (comprese le corna collezionate), sta cercando di scoprire l’identità di GG con una determinazione mai vista in quella che sembra una pessima partita di Cluedo. Peccato che i personaggi, questa volta, non siano neanche lontanamente affascinanti come i Mr. e Mrs. del popolarissimo gioco da tavolo. Max, che dimostra di non aver imparato assolutamente nulla in due stagioni, è regredito allo stadio nel quale l’avevamo conosciuto all’inizio: da un locale all’altro, da una droga all’altra, da un amante all’altro per soffocare il dolore e la profonda inadeguatezza che sente. E nemmeno lo vedremo più: ci saluta così, in un vicolo buio con una sigaretta in bocca e l’aria da scemo. Che peccato.

Gossip Girl (640×360)

Come li avevamo conosciuti, seduti vicini vicini sugli iconici gradini del Met, così si congedano da noi: insieme. E quale luogo migliore per una dipartita coi fiocchi del popolarissimo Met Gala, dove celebrità più o meno conosciute si riuniscono per dare sfoggio dei loro abiti (dando anche a noi lontani italiani la possibilità di commentarne i look su TikTok)? Tra un passo falso e l’altro (perché ormai sappiamo che Obie almeno una volta ad episodio deve combinare un mezzo pasticcio) i ragazzi mettono giù il primo piano sensato dall’inizio di questo reboot: dopo essere riusciti ad entrare nell’account personale di Gossip Girl (incredibile come in due stagioni nessuno abbia pensato di chiedere aiuto alla tecnologia, ma non è il caso di concentrarsi sui particolari a questo punto) scelgono Zoya come asso nella manica. Quest’ultima (poverina), proprio sul tappeto rosso del Met Gala davanti a decine di giornalisti, fingerà pubblicamente di essere GG, che sarà a questo punto costretta a svelarsi per mantenere lo status. Piano geniale, se ci pensate bene: per battere il nemico devi pensare come lui. Una narcisista patologica come GG non potrebbe mai sopportare di farsi rubare la scena in questo modo.

Sembra inutile dirvi che il piano non funziona. Sembra ancora più inutile ricordarvi come, ancora una volta, Gossip Girl parta con delle premesse interessanti che poi non è in grado di sviluppare. Addirittura è proprio questo ultimo episodio a dimostrarci che la più grande pecca di questa serie è la pessima scrittura dei personaggi. E si, stiamo parlando di Julien. Un personaggio partito con delle ottime premesse, che poteva portare una ventata di aria fresca nel panorama delle protagoniste femminili, è caduto come una pera nel momento in cui alla narrazione si è affiancata un po’ di complessità. E allora distruggiamo tutto a favore del trash, no?

Bello però vedere in questo finale la realtà che incontra la fantasia: da Julien che indossa un iconico abito di Taylor Swift a GG che indossa i panni del commentatore dei look sul red carpet, è divertente notare come la televisione ricordi la vita reale più di quanto pensiamo.

Gossip Girl (640×320)

Per aggiungere un cliché dietro l’altro, poteva mancare la comparsa del nostro bellissimo paese a portare una ventata di aria fresca, e caldissima, alla visione? Tra inquadrature di una Roma che sembra deserta (fatta eccezione per i nostri protagonisti) e uno stereotipo sull’Italia dietro l’altro vediamo i ragazzi trascorrere una piacevole vacanza finalmente liberi da Gossip Girl. HBO comunque ci sa fare, e sfrutta le bellissima ambientazione che tanto sa di Vacanze Romane per salutarci, consapevole che a noi italiani basta scorgere il Colosseo per strapparci un sorriso di soddisfazione. La nostalgia si sente, eccome se si sente.

Ma non è ancora finita, perché anche se Kate è uscita di scena (con enorme soddisfazione da parte nostra, aggiungeremo) non si può dire lo stesso per ciò che l’ha fatta tanto penare. Gossip Girl potrebbe diventare un’app, forse la peggiore del mondo: un luogo dove milioni di adolescenti potranno spiarsi a vicenda e rivelare i reciproci segreti senza timore alcuno. Spaventoso e vagamente irrealizzabile, anche se ormai tutto è possibile. Ci congediamo quindi così, con questo nervosismo che striscia sotto pelle; meno male che è tutto finzione. O forse no?

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