Hello, followers! Gossip Girl here.
Your one and only source for the truth behind the scandalous lies of New York’s elite. Been a minute. Did you miss me? I know I’ve missed you. Though you’re probably going to wish I’d stayed away when I’m done. Because I can see you. Not the you you’ve oh-so-carefully curated. The real you. The one hiding just outside the edge of frame. Well, it’s time to reframe that picture. You’ve gotten away with everything a little too long. Now that I’m back, I’m gonna feature your finstas, surface those subtweets, and crack your caches. You can’t hide from me. Never could. And to prove it, there’s a big secret amongst the ruling class at Constance Billard. And as you will soon come to know, no good secret goes unpublished. Watch this space. Or don’t. You’ll hear about it soon enough either way.
Till the, XOXO Gossip Girl.
Eccoci tornati con una nuova recensione su quello che, sicuramente, è il reboot più atteso degli ultimi anni. Nove anni fa si concludeva uno show che ha segnato una generazione intera ma certi addii non sono per sempre ed ecco, quindi, che torna a fare la sua comparsa la voce inconfondibile di Gossip Girl. La rediviva blogger è pronta a dissotterrare qualche scheletro, rivelare parecchi scandali e a far rotolare il pomo della discordia un po’ lungo tutto l’Upper East Side. Nello scorso episodio (qui trovate la recensione) abbiamo lasciato la nuova generazione dell’élite newyorkese alla prese con il ritorno dell’osservatrice onnisciente che, per l’occasione, ha compiuto un efficace upload passando dalla “pagina” del blog al feed di Instagram. Perché Gossip Girl torna? Il motivo così come l’identità dell’iconica voce narrante ci viene rivelato già nei primi venti minuti dell’episodio. I professori della Constance, stanchi di venire continuamente screditati e bistrattati dai propri studenti, decidono di mettere in scena uno spettacolo digitale in cui, per la prima volta dopo moltissimo tempo, saranno loro a riavere il potere. Il primo episodio del reboot oltre a mostrarci la versione 2.0 di Gossip Girl, ci presenta anche i protagonisti principali finiti nel suo mirino e quello che, apparentemente, sembrerebbe il fulcro di questa prima stagione: il particolare rapporto tra le sorellastre Julien e Zoya.
ATTENZIONE! Se non avete visto il secondo episodio di questo nuovo Gossip Girl vi consiglio di tornare più tardi.
Il secondo episodio riprende da dove ci eravamo lasciati. Mentre Julien tenta di salvare il proprio impero social fatto di hashtag e cuoricini, Zoya si domanda se venire a New York sia stata la scelta migliore. Nel tentativo di non venire travolta dallo scandalo comportarsi bene per suo padre, continua irrimediabilmente a finire in qualche guaio e, soprattutto, in qualche post di Gossip Girl. La pagina creata dagli insegnanti non naviga però in acque sicure, alla prese con i problemi quotidiani di un qualsiasi account social. Tutto ciò rende l’intera figura della blogger misteriosa molto meno affascinante rispetto alla prima serie tv. La tangibilità di Gossip Girl è una delle grandi pecche di questo reboot e il passare degli episodi non fa che confermare questa mia teoria. Se, infatti, la voce di Kristen Bell conserva quella nostalgico eco che intriga lo spettatore, i personaggi che la incarnano nel mondo non digitale sono privi di qualsivoglia fascino e rendono tutto abbastanza monotono, piatto, se non addirittura pietoso.
L’enorme punto di forza dello show originale, qui è completamente assente riducendo ogni cosa a frasi del caso pescate direttamente dal manuale su “come-integrarsi-alla-generazione-z”.
Prima di parlare dei tre personaggi che, al momento, suscitano il maggiore interesse, spendiamo due parole per lo strano triangolo che si formerà a breve (non potrebbe essere più telefonata) tra Aki, Audrey e Max. Il precedente episodio tratta i tre in maniera abbastanza superficiale, lasciando intuire un futuro ménage à trois ma senza approfondire minimamente i pensieri e le intenzioni di questi personaggi. Nel secondo episodio non succede molto che li riguardi: Aki sta forse realizzando la sua bisessualità ma le espressioni del ragazzo restano quelle di quando ti dicono che Dark è una serie tv semplice; Audrey ha un rapporto conflittuale con la madre alcolizzata, giusto per non farci mancare anche questo cliché, e decide che il modo migliore per risolvere i propri problemi sia andare a letto con Max; Max a sua volta è la copia sbiadita, quasi trasparente del fu Chuck Bass e non aggiungo altro.
Più interessanti risultano i personaggi di Julien, Zoya e Obie. Qui le motivazioni che li muovono sono abbastanza chiare, c’è un pensiero cosciente dietro tutti quegli abiti firmati e milioni di followers. Julien è una influencer, è superficiale, è legata alle apparenze ma non è cattiva. Le sua azioni non includono quelle di deludere il padre o di far soffrire Obie ed è per questo motivo che riesce a lasciarlo andare. Sicuramente siamo di fronte a una protagonista femminile più matura e “moderna” di quanto non fossero Serena e Blair. Julien mette da parte il gossip alla ricerca di qualcosa di più profondo e che sopravviva a una storia su Instagram. Allo stesso modo, Zoya non è semplicemente la nuova arrivata in città, non è ingenua come Jenny ma consapevole della vasca di squali nella quale sta nuotando.
In questo clima generale di emancipazione e consapevolezza, c’è qualcosa che continua a stonare e quel finale di puntata davvero non l’ho digerito.
La sensazione generale che lo show continua a trasmettere è quello di indecisione. Nello scorso episodio abbiamo lasciato Julien e Zoya sul piede di guerra, pronte a scontrarsi per un match all’ultimo sangue per il titolo di ape regina, con Gossip Girl a mangiare popcorn sullo sfondo. Questo episodio ribalta ogni cosa detta precedentemente. I professori sono costretti a fare un accordo (!!!) per salvare la pagina Instagram e già di per sé questa scelta narrativa è impensabile. Dopo diversi sotterfugi e intrighi, Julien torna a vestire i panni di Madre Teresa e pregare la sorella di rimanere a New York, lasciandola libera di essere sé stessa e frequentare il suo ex-ragazzo-da-nemmeno-cinque-minuti. Quello che manca è dunque un filo logico, una coerenza di fondo che porti avanti la storia. Non importa che sia nel bene o nel male, che si faccino la guerra o che abbraccino lo spirito del siamo tutti fratelli e dobbiamo volerci bene, anche se vorrei aggiungere che lo show è pur sempre Gossip Girl se no l’avrebbero dovuta chiamare Best Friends Girls.