SPOILER ALERT! NON LEGGETE OLTRE SE NON AVETE VISTO O NON VOLETE SAPERE NIENTE DELL’EPISODIO 13X13, “IT ONLY GETS MUCH WORSE“ DI GREY’S ANATOMY
Nelle ultime settimane, Grey’s Anatomy ha risolto in maniera anche semplicistica la faccenda di Alex Karev, lasciando che De Luca ritirasse le accuse, e tenendo calda la situazione Webber-Minnick, mostrandoci un po’ di umanità da parte di quest’ultima.
Sebbene continuiamo, insieme a Richard, a diffidare di lei, l’attenzione s’è spostata più sulla dottoressa Miranda Bailey, che nella sua ricerca di autorità ha sospeso Meredith, e sulla mamma Avery, che tiene segreto il suo coinvolgimento al marito (una recensione più completa è disponibile qui).
A quanto pare 13 stagioni di Grey’s Anatomy non hanno insegnato a nessuno dei medici quanto potenzialmente disastroso possa essere tenere un segreto, come appunto mentire ai propri consorti, o anche alle proprie figlie.
Nella scorsa puntata, per fare un esempio, abbiamo conosciuto la madre adottiva di Maggie, che ha scoperto di avere un tumore ed, a causa dell’atteggiamento scostante della figlia, ha deciso di non parlargliene.
Ma vediamo cos’è successo nella puntata 13×13,
di venerdì 17 febbraio (chissà che fortuna):
Kepner prende il posto di Meredith
Kepner è stata nominata sostituta della dottoressa Grey, fino a nuovo avviso, e dalla prima scena la si vede molto disposta verso la dottoressa Bailey.
Il suo cambio sostanziale di atteggiamento mette in allerta il team Webber, portandoli a farsi domande sulla sua fedeltà alla causa.
Kepner non fa per niente pena però, quando andando dai pazienti più affezionati di Meredith, viene chiamata da una “Not-Grey”. Nonostante ciò, la signora in questione dovrà cedere il passo e lasciarsi operare il tumore che l’affligge.
Kepner però non riesce ad estrarre il tumore, si scontra con Maggie e la caccia dalla sala operatoria e riesce anche a litigare con Avery perché lui, come noi, non riesce a capire da che parte sta.
Eccetto che lei glielo dice chiaramente: è convinta di essersi meritata il posto da primaria, dimenticandosi completamente la provvisorietà della situazione, e giustifica tutto con un “sto solo facendo il mio lavoro”.
Arriva persino a sminuire la situazione per la quale, fino a qualche giorno prima, considerava di straordinaria importanza.
Alla fine Kepner chiede conferma a Catherine che non centrasse nulla con la sua promozione ed entrambe, sgradite a casa, finiscono a cena fuori.
Webber non è particolarmente contento oggi
Dopo la nottata passata a riflettere e litigare con Catherine, Richard arriva in ospedale ancora litigando, e lei svela come abbia “portato all’attenzione della Bailey un problema”, senza però assumersene la responsabilità .
Fatto antipatico che riferirà anche a Avery, nel momento in cui propone di ricorrere alla madre per aiutare. Inoltre, perché non basta mai, Webber viene assegnato da April alla fase due.
La fase due è la seconda parte della formazione secondo Minnick, in cui gli specializzandi prendono il controllo della sala operatoria dall’inizio alla fine della procedura, mentre i chirurghi responsabili devono assisterli.
Non proprio un miglioramento nella sua giornata, anzi. Peggio ancora perché è proprio stata April a praticamente ordinarglielo.
Warren quindi va in sala operatoria ed incappa nella moglie, che scopre che è proprio Richard ad aiutarlo nell’operazione e, nonostante il marito le chieda di starne fuori, lei decide che sarebbe appropriato non ascoltare ed infilarsi per vedere un po’ come va.
Ulteriore segno di sfiducia nel suo insegnante. In tali condizioni è scontato che i due inizino a litigare e riescono facilmente a rovinare la prima operazione di Warren, che non si preoccupa a dirlo in faccia ad entrambi.
Richard si rende conto di aver fallito nell’insegnare oggi, ma è sopratutto deluso perché Miranda era la sua preferita ed ora è contro di lui.
Gli specializzandi sono esaltati dalla fase due
Chiaramente gli specializzandi scelti (a caso, si dice) sono su di giri. Si tratta di Stephanie e Warren (che sente ovviamente le classiche più o meno battute sul fatto che è favorito perché sta con il capo).
Eccetto che la paziente di Stephanie è morta, quindi Minnick le propone di trovarsene una nuova, così può fare realmente dall’inizio alla fine.
È un atteggiamento comprensibile e messo lì in maniera simpatica nella puntata, però ad una seconda occhiata si percepisce un’importante contrasto con l’ideologia di Richard del valore di ogni essere umano (che potete rivedere qui).
Apparenza ulteriormente confermata quando si scopre che il paziente è un bambino con dei calcoli ed Edwards ha dovuto trattenersi dal festeggiare e Minnick l’ha incoraggiata, invece, di essere pure entusiasta e di non farsi coinvolgere troppo dai casi.
Purtroppo però il bambino muore dissanguato sul tavolo operatorio e sia Minnick che Edwards ne escono devastate. Minnick non riesce ad evitare che Stephanie si senta in colpa per l’accaduto, proprio perché lei stessa non è mai passata attraverso ad un’esperienza del genere.
Non avendo risposta da lei, Edwards si rivolge a Webber che sa esattamente cosa dirle, riconoscendo l’importanza dell’avvenimento e del ricordo.
Insieme vanno ad avvisare i genitori del poverino, ma Arizona ha attraversato lo stesso processo con Minnick e le due arrivano giusto in tempo per vedere Edwards che provvede al suo dovere, sostenuta da Richard.
Questo insieme di cose fa schizzare la dottoressa Minnick che viene ritrovata nel parcheggio disperata dalla Robbins che, con il cuore che ha, non può fare a meno di cercare di consolarla, ancora una volta.
Possiamo tranquillamente dire che il team Webber si stia disgregando intorno agli eventi quotidiani, ma anche Miranda inizia a rendersi conto che le manca il supporto di persone a lei molto vicine.
Minnick si è accorta che Webber è comunque il pilastro a cui la gente si sostiene e speriamo molli un po’ la presa, ma sopratutto l’arroganza di saper tutto che l’ha caratterizzata dall’inizio.