Ed eccoci qui con la recensione dell’ultima puntata di questa stagione di Grey’s Anatomy: “Ring of fire”.
Innanzitutto Stephanie Edwards è VIVA. Siano lodati gli dei! Avevo davvero creduto che fosse morta. Infatti, avevo già stilato una lista con gli insulti peggiori da rivolgere a Shonda Rhimes. Fortunatamente non mi sono serviti, li conserverò per la prossima volta, considerando che in Grey’s Anatomy nessun personaggio è al sicuro (soprattutto se piace al pubblico). Nonostante sia salva, la nostra povera Stephanie ha guardato un’altra volta in faccia la morte. Dopo essersi ustionata a causa dell’esplosione di una bombola di gas, cerca di aiutare la piccola Erin, feritasi nell’esplosione. Purtroppo, però, la ferita della piccola è tutt’altro che superficiale e – tra le fiamme – la Edwards deve trovare un modo per aiutarla.
Riesce a trovare un modo per evitare la fuoriuscita di sangue dalla ferita. Ma nel frattempo le fiamme aumentano e la stanza si riempie di fumo: le due non possono più restare in quel posto. Stephanie bagna una coperta e, dopo aver preso la bambina in braccio, attraversa le fiamme; si ritrovano nel corridoio, ma purtroppo non possono scendere. Le fiamme stanno dilagando nei piani inferiori. L’unica possibilità che hanno è arrivare sul tetto. Durante il loro tentativo di raggiungere il tetto, il mio cuore batteva a mille per l’ansia; come se non bastasse, la Edwards perde il badge e non può aprire la porta che le condurrà sul tetto. In quel momento ho pensato che fosse davvero finita per lei. Se fosse morta bruciata viva assieme alla bambina, questa sarebbe diventata la morte più triste nella storia di Grey’s Anatomy dopo quella della povera Lexie, schiacciata dall’aereo su cui viaggiava.
Giunte sul tetto, la piccola Erin collassa: la ferita ha cominciato a sanguinare di nuovo. Ho creduto fino all’ultimo secondo che avrebbero fatto morire la bambina. Per fortuna arriva l’eroe del giorno: Ben Warren che, assieme ai pompieri, ripercorre il percorso fatto dalla collega fino a trovarla. Quando arrivano da lei, la trovano impegnata a fare il massaggio cardiaco a Erin ormai in fin di vita. Ancora una volta, grazie alla sua intraprendenza e alla sua bravura, la Edwards salva una vita. Ho amato quando ha detto alla Minnick di sparire dalla sua vista mentre continuava a rianimare la piccola e convinceva la Bailey ad operare nel corridoio del pronto soccorso. Ma purtroppo il susseguirsi di esperienze traumatiche (la morte del suo primo paziente che tra l’altro era un bambino, il litigio con il padre di un altro paziente e soprattutto il peso della sua infanzia trascorsa in ospedale), la porta ad abbandonare il programma di specializzazione. Stephanie ha fatto un percorso meraviglioso in Grey’s Anatomy e sicuramente ne sentiremo tutti la mancanza.
Procedendo con la storia: finalmente la Bailey ha aperto gli occhi. Finalmente è rinsavita. Finalmente ha capito che grave errore ha fatto assumendo Eliza Minnick. Dopo l’evacuazione dell’ospedale per via dell’esplosione e dell’incendio, Jackson, non riuscendo a trovare Stephanie, aveva chiesto alla Minnick di avvisare le autorità. Ma la donna, troppo presa dal protocollo da seguire e dai suoi pazienti, se ne dimentica. Se non fosse stato per Jackson e Warren, la piccola Erin sarebbe morta. Dopo tutto il trambusto, Cathernie convoca la Bailey, la Minnick e Webber per discutere di quanto accaduto ed Eliza ha il coraggio di scaricare le colpe su quel povero Richard.
Peccato che stavolta Miranda abbia deciso di smettere di giocare. E dunque, prima che Webber possa replicare, lei specifica che l’unica colpevole in quella situazione è la Minnick. Se Richard non avesse permesso alla Edwards di ritornare al lavoro dopo la sospensione, probabilmente la piccola Erin sarebbe morta. Ho amato il momento in cui la licenzia e – anche se indirettamente – si scusa con Webber dicendo che loro al Seattle-Grey non sfornano robot, ma sfornano medici che provano sentimenti. Finalmente va via la Minnick, non riesco a spiegare a parole quanto sia felice. Mi spiace solo un po’ per Arizona.
La puntata mi è piaciuta moltissimo e ripeto quello che ho detto nella scorsa recensione, mi sembra di guardare il vecchio Grey’s Anatomy, quello che ti faceva stare con il fiato sospeso fino alla fine di ogni puntata, quello che ti faceva emozionare come un bambino davanti a un negozio di giocattoli. Però, nonostante questo, Shonda deve trovare a tutti i costi un modo per farmi/ci soffrire e come lo fa? Ovviamente distruggendo anche l’ultima speranza che i Japril possano tornare insieme. Proprio nella scorsa recensione ho parlato di alcuni atteggiamenti tra Jackson e Maggie che non mi piacevano. Durante questo episodio, tutto si fa chiaro. Ed è proprio April a fare chiarezza. Si accorge dell’atteggiamento apprensivo della Pierce nei confronti del suo ex-marito. Conoscendo Jackson, si rende conto che anche lui prova qualcosa per lei. Le consiglia addirittura di dichiararsi all’uomo. E mentre lei spingeva un’altra donna nelle braccia del suo unico e vero amore, nella mia testa passavano le immagini della dichiarazione d’amore di Jackson al (non)matrimonio di April e Matt.
Tra l’altro questa storia fra Pierce e Avery fa troppo Marco ed Eva de “I Cesaroni”. Ricordiamoci che Maggie e Jackson sono imparentati adesso. Lei è la figlia biologica di Richard e lui è il figlio di Catherine e Richard e Catherine sono marito e moglie. Anche se non ci sono legami diretti di parentela, i due sono fratellastri tecnicamente. SUPER WEIRD! Che Grey’s Anatomy si stesse trasformando in Beautiful lo sapevamo già, ma questo è davvero troppo. Per favore Shonda, io mi appello a te: ti prego fa’ qualcosa per far tornare insieme i miei Japril.
Ma siccome rovinare una sola coppia non bastava, anche Meredith si trova a dover lasciar andare il suo nuovo interesse amoroso per farlo tornare da sua moglie. Nello scorso episodio, degli ufficiali dell’esercito si erano presentati a casa di Owen per comunicargli la notizia del ritrovamento di sua sorella. Sua sorella era la moglie di Nathan. È la stessa Grey a dare la notizia all’uomo che stava frequentando. E così, mentre sono soli, gli dice che Megan è viva. In questa scena Riggs mi ha fatto troppa tenerezza, soprattutto quando, con gli occhi lucidi, le diceva “non è divertente” credendo che Meredith lo stesse prendendo in giro. Sono felice per lui, ma mi spiace troppo per la nostra dottoressa Grey che non ce la fa proprio ad avere una gioia. Proprio quando aveva deciso di dare un’altra possibilità all’amore, proprio quando aveva trovato il coraggio di andare avanti dopo la morte di suo marito, è costretta a rinunciare al suo nuovo interesse amoroso.
La crescita che ha avuto Meredith in Grey’s Anatomy mi stupisce sempre. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui si è comportata con Riggs. Ha dimostrato grande maturità. Allo stesso tempo, però, mi dispiace davvero tantissimo per lei. E come se non bastasse, mi stava cominciando a piacere questa nuova coppia. Anche se, lo ripeterò per sempre, nessuno potrà mai essere all’altezza di Derek. Ora non ci resta che aspettare la prossima stagione per sapere cosa succederà con l’arrivo di Megan. Sono davvero curiosa di conoscere questo personaggio. Chissà come cambieranno gli equilibri.
Ancora una volta Shonda Rhimes ci ha tenuti incollati al computer e ci ha regalato un episodio magnifico. Che altro dire se non: Shonda, sei “grande, grande, grande”! Ma prima di lasciarvi, mi piacerebbe sapere cosa vi aspettate dalla prossima stagione di Grey’s Anatomy. Scrivetelo nei commenti.
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